Ibanez G207CWC: sette corde fuori dal choro (brasiliano)
di Denis Buratto [user #16167] - pubblicato il 19 dicembre 2014 ore 08:00
Di classiche a sette corde non ne passano molte tra le mani dei chitarristi. Una però è passata tra quelle di Paolo Pilo e non abbiamo perso l’occasione di mostrarvi quale utilizzo al di fuori della choro brasiliano o dalla musica russa del XIX secolo. Rimmel e Emozioni, per dire.
Di classiche a sette corde non ne passano molte tra le mani dei chitarristi. Una però è passata tra quelle di Paolo Pilo e non abbiamo perso l’occasione di mostrarvi qualche utilizzo al di fuori della choro brasiliano o dalla musica russa del XIX secolo. Rimmel e Battisti, per dire.
La chitarra classica a sette corde, quindi con corde in nylon, non è certo una novità assoluta. Già dal Rinascimento chitarre a più di sei corde erano diffuse, fino ad arrivare a un picco in Russia nel XIX secolo con numerosissime opere scritte proprio per questo strumento o al Brasile del secolo scorso con Samba e Choro dove la chitarra a sette corde ricopre spesso e volentieri la parte del basso, forte delle settima corda accordata in A e non in B come vorrebbe lo standard. Diciamo che è una novità trovarla nel catalogo Ibanez, anche se la cosa non ci stupisce del tutto. Da tempo la casa giapponese ha via via incrementato il numero delle corde sugli strumenti elettrici fino ad arrivare alle attuali nove corde. Dopo i modelli seven strings presentati nel 2013 semiacustici e acustici una chitarra con corde in nylon non poteva mancare.
La G207 è una classica fatta e finita. La sola differenza è quella di avere un B baso, bello grosso che vibra così vistosamente da sembrare lasco. Come da tradizione ha un manico a 19 tasti, incollato al 12, in mogano con tastiera in palissandro. La corda in più ne allarga la superficie, compensata però da un profilo a C in grado di non infastidire il player nonostante il capotasto da 61,2mm. Molta tradizione anche nella scelta delle essenze per la cassa. Mentre l’abete tedesco crea il top sostenuto da un fan bracing, a raggiera sostanzialmente, del mogano laminato viene utilizzato per fondo e fasce. Il tutto è stato ricoperto con uno spesso strato di vernice e imbellettato con binding lungo tutto il body.
La paletta è ricercata da un punto di vista estetico. La presenza di una meccanica in più è sottolineata da una asimmetricità della finestratura. Anche le chiavette non sono lasciate al caso. Alla Ibanez hanno optato per meccaniche dorate con bottone nero. Per la G207CWC non è previsto nessun sistema di amplificazione nonostante la spalla mancante che è solitamente abbinata a strumenti elettrificati, anche se questo non è un dogma.
Come si diceva all’inizio dell’articolo, una chitarra classica a 7 corde, nonostante la storia più che centenaria, non è uno strumento diffuso. Così come le forme anche il suono lascia stupiti sulle prime. Mentre le sei corde tradizionali suonano come dovrebbero, rotonde, morbide e non esageratamente brillanti, la settima ha un sound tutto suo. Le dimensioni e l’accordatura la fanno vibrare vistosamente, tanto da sembrare fin troppo allentata, tutto nella norma in realtà. Dal B basso non ci si può certo aspettare un volume esagerato ma risulta abbastanza equilibrato con quelle delle altre sei corde. In generale la G207 è uno strumento di buona qualità, il progetto e la realizzazione sono accurati, il tutto per tirare fuori il sound migliore possibile per uno strumento di fascia medio alta.
Ora lasciamo la parola a Paolo, che oltre a farvi sentire come suona l’insolita Ibanez vi mostrerà qualche esempio di utilizzo, tradizionale e non. Siamo consci del fatto che lo strumento in questione non sarà il primo che si vuole provare in un negozio di strumenti. Si tende a snobbare già le chitarre classiche, figuriamoci quelle a sette corde!
Sicuramente avrete notato l’entusiasmo di Paolo, probabilmente pari solo allo stupore di chi non si era mai imbattuto in uno strumento del genere. Una chitarra, la G207CWC dedicata sicuramente a un pubblico ristretto, fatto di musicisti classici, latino americani o semplici sperimentatori. Il prezzo di circa 550 euro poi non è del tutto invitante, anche se li vale tutti. Per chi non era a conoscenza dell’esistenza di chitarre con sette corde in nylon, beh, eccovi la prova, per chi già le conoscesse dia una sbirciata anche al modello a otto corde, ancora più ardito!