di BlindLemonKevin [user #42446] - pubblicato il 12 gennaio 2015 ore 11:00
Prima delle Stratocaster e delle Les Paul che stridevano lancinati solismi alla pentatonica attraverso amplificatori potenti e voluminosi, il blues di Chicago riempiva le strade e la chitarra aveva uno stile profondamente diverso.
Prima delle Stratocaster e delle Les Paul che stridevano lancinati solismi alla pentatonica attraverso amplificatori potenti e voluminosi, il blues di Chicago riempiva le strade e la chitarra aveva uno stile profondamente diverso.
Il Chicago blues, o early electric blues è stato un genere spesso sottovalutato dai chitarristi di oggi in favore del blues moderno. Ha dominato la scena urbana di Chicago per tutti gli anni '40 e '50, periodo in cui l'elettrificazione degli strumenti cambiò radicalmente il modo di fare musica, portando a sonorità e timbri nuovi, soprattutto per la chitarra e l'armonica.
La record company del tempo più famosa nell'immaginario di oggi è certamente la Chess (con la sua satellite Checker), ma non si tratta della prima né dell'unica. Le figure di cui parleremo hanno spesso iniziato incidendo in sessioni per piccole-medie etichette che registravano in maniera spartana, come Aristocrat (che fu acquistata poco dopo la fondazione proprio da Leonard Chess), Parkway, Ora Nelle, Tempo-Tone, JOB, Trumpet, ecc.
Dimenticate per un momento le sonorità delle chitarre blues moderne, create da pedalame vario, amplificatori da 50 watt e Les Paul o Stratocaster. I chitarristi di cui andremo a parlare utilizzavano archtop con pickup magnetici o, successivamente, i primi modelli di chitarre solid-body e si collegavano, per lo più, ad amplificatori valvolari da 5-15 watt. Gli strumenti tipici di un combo Chicago blues sono armonica, chitarra, contrabbasso, batteria e pianoforte. Nel Chicago blues tradizionale la chitarra non è lo strumento solista principale come succede invece nella gran parte del blues successivo. Essa partecipa attivamente al groove generale e sostiene la voce e l'armonica solista con una tecnica mista di accompagnamento standard e frasi di accentuazione ritmica. Se durante il pezzo essa diventa lo strumento solista, non prevarica mai sugli altri in maniera netta. Molte volte, per esempio, i momenti strumentali di assolo sono eseguiti insieme da chitarrista e armonicista o da chitarrista e pianista, con un'interessante interazione tra più strumenti.
Per tenere in caldo gli animi, ecco un bel pezzo di Snooky Pryor con Moody Jones alla chitarra.
"I'm Getting Tired" Snooky Pryor - Voice, Harp Moody Jones - Guitar Alfred Elkins - Bass
In ogni breve articolo mi focalizzerò su un chitarrista, soffermandomi sulla sua biografia e sulle sue collaborazioni con altri musicisti e proponendo un paio di pezzi. Il mio scopo non è quello di scrivere una serie di testi esaustivi (si trovano già informazioni online fornite da persone molto più esperte di me). La mia intenzione è invece quella di presentare uno stile e un periodo su cui c'è davvero tanta confusione, cercando di approfondire e diffondere la conoscenza di alcune figure che apprezzo e che hanno molta influenza sul mio modo di suonare.