Lo strano caso dello stock spagnolo di palissandro brasiliano
di redazione [user #116] - pubblicato il 23 dicembre 2015 ore 09:00
Quasi insieme, due costruttori di chitarre acustiche annunciano una linea esclusiva basata su una partita di raro palissandro brasiliano. Entrambi parlano di un vecchio deposito spagnolo. Ecco cosa succede quando scuole diverse come Bedell e Breedlove adocchiano lo stesso fornitore.
In liuteria, esistono dei materiali rincorsi come fossero magici, depositari di caratteristiche uniche generate da una rara coincidenza di varietà, densità, stagionatura e fattori atmosferici sia durante la vita degli alberi da cui provengono sia nel periodo di conservazione. Senza scomodare gli innumerevoli studi compiuti sull'abete degli Stradivari, nel settore delle chitarre acustiche è il palissandro brasiliano a rendere turbolenti i sogni di liutai e musicisti. Il legno dalle eccezionali figurazioni castane è stato a lungo tra i preferiti per la costruzione di tastiere su strumenti elettrici e acustici, ma anche una prima scelta per fasce e fondi nelle flat-top, tanto che l'uso intenso (non solo in musica) lo ha portato sulla soglia dell'estinzione. Ora mettere le mani su una tavola di palissandro brasiliano è pressoché impossibile, a meno che non spunti fuori un vecchio lotto dimenticato in qualche deposito in giro per il mondo. Inutile dire che i liutai ci si fiondano sopra come api sul miele. È ciò che dev'essere successo con un vecchio stabilimento poco fuori Madrid, citato sia da Bedell sia da Breedlove nella presentazione al pubblico di una lista di strumenti super-esclusivi basati proprio sull'uso di palissandro brasiliano. È proprio il caso di dirlo: quanto è piccolo il mondo.
In questi giorni invece è Breedlove a fare l'annuncio: nasce la Brazilian Rosewood Series, due Journey che hanno per fascia e fondo proprio il prezioso legno brasiliano. Le chitarre sono simili per forme ma diametralmente opposte per sonorità. Si basano sulle curve Concert revisionate da Breedlove, cutaway per la Journey FS. Il manico è in mogano e la tastiera in ebano come il ponte. I top invece sono abete Sitka per la Journey e sequoia per la Journey FS. La prima è pensata per un tono bilanciato, con bassi ben presenti e sensibile alla dinamica. La seconda impronta la sua voce maggiormente al calore del suono, per piegarsi meglio alle necessità dei solisti e dei fingerstyler, senza rinunciare a bassi profondi e ad acuti comunque presenti.
Nel caso di Bedell come in quello di Breedlove, si parla di liuteria acustica ad alti livelli, con esperienza invidiabile alle spalle e con materiali di indiscusso valore, ora ancora di più grazie alle tavole di palissandro brasiliano di cui entrambi i magazzini sono riusciti a rifornirsi. Proprio come due cuochi che si sfidano ai fornelli con gli stessi ingredienti, la parità di materiali tra i due colossi potrebbe fornire la prova definitiva dell'importanza della maestria di un liutaio al di sopra della semplice bontà dei legni utilizzati. Certo, per esprimere un giudizio bisognerebbe avere sotto mano modelli simili da entrambi i marchi e, come per le Bedell, anche per portarsi a casa una di queste Breedlove sarà necessario sborsare più di qualche migliaio di euro, quindi un test A/B improvvisato in negozio o a casa è improbabile. Eppure, sognare non costa nulla.