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Momojiri Guitars Cigno, classica per modo di dire
Momojiri Guitars Cigno, classica per modo di dire
di [user #116] - pubblicato il

Di chitarre strane ne passano in redazione, ma la Cigno è una di quelle difficili da dimenticare. Se non bastasse la forma, ci pensa la quinta corda spessissima, o il manico con una parte di tastiera fretless. Dietro questa bellezza si nascondono le mani dei ragazzi di Momojiri Guitars con qualche idea saltata fuori proprio dal nostro Paolo Pilo.
Momojiri Guitars non è nuovo a sorprese di questo tipo. Basta dare un’occhiata al sito, oppure alla prova della Onda, per capire quanto particolari questi strumenti siano. La Cigno è il primo esperimento (parecchio riuscito tra l’altro) di solid body del laboratorio veneziano. 

La Cigno è nata dall’unione tra il design innovativo di Alberto Festi e William Marinello con le esigenze di Paolo Pilo, che desiderava una chitarra solid body, senza feedback, ma in grado di reggere una quinta corda bella cicciotta, tanto da poter essere accordata un’ottava sotto. L’idea non è del tutto nuova, già Nico di Battista si era lanciato in questo genere di strumenti, e con Paolo ne avevamo già parlato proprio qui su Accordo

Momojiri Guitars Cigno, classica per modo di dire

Per questo strumento i due liutai veneti hanno inciso profondamente un pezzo di acero lievemente fiammato, scavando al suo interno un vero e proprio buco, in grado oltre che di migliorare il bilanciamento e il peso, anche di donare un’estetica curata e alternativa. Per il manico è stato scelto il più classico mogano. Meno tradizionali il pone e la tastiera in ziricote. Quest’ultima ha 12 tasti e un radius da 670mm. I tasti a dire il vero non sono solo 12, ma sui cantini arrivano fino al 16. questa scelta, ci racconta Paolo, è nata dalla voglia di avere una porzione di tastiera fretless per aumentare le possibilità timbriche, ma si è rivelata ottima anche per evitare che, con una action bassa come quella che usa Paolo, le corde sbattessero contro gli ultimi tasti sferragliando. Questo permette di dare delle sonore mazzate quando si accompagna senza per questo sentire fastidiosi rumori indesiderati (chi conosce Pilo sa quanto pesante sia la sua manina destra). 

Il sistema di amplificazione è affidato a LR Baggs, Element per la precisione. Nessun controllo, né di volume né di tono. La Cigno è uno strumento bello diretto e potente. Nonostante le corde di nylon riesce a riversare un bel volume nell’impianto. La scalatura resiste bene anche alla corda da 0,52 montata al posto del classico LA, accordata quindi un’ottava sotto lo standard. Questa scelta permette di avere una sorta di bordone interno agli accordi, una manna per chi, come Paolo, per la maggior parte del tempo accompagna da solo la sua voce (o quella di qualcun altro) senza l’ausilio di altri musicisti. 



La Cigno è una chitarra strana, creata da due artigiani italiani che non hanno mezze misure in quanto a design e scelta dei materiali. Lo strumento non è di quelli che si vedono tutti i giorni nei negozi, è diverso sotto ogni aspetto, dal design alla scala, alla scelta dei materiali. Una chicca che potrete vedere e sentire al prossimo SHG dove Paolo aprirà le danze dal palco principale.
chitarre acustiche cigno momojiri guitars
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di Capra_Poliuretanica utente non più registrato
commento del 05/11/2016 ore 15:14:29
Molto, ma molto interessante!
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di LuigiFalconio85 [user #42411]
commento del 06/11/2016 ore 14:35:46
Veramente una bella chitarra
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di Kit Harra [user #45703]
commento del 20/11/2016 ore 11:23:34
Mi piacerebbe ascoltarla da un musicista con un tocco migliore. Infatti non si capisce bene se frusta perché è la natura della chitarra così com'è, oppure è la mano pesante di colui che la prova. Fatto sta che si sente una frittura dopo l'altra, a parte l'imprecisione esecutiva
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di eugenio01 [user #39191]
commento del 20/11/2016 ore 12:17:42
ma infatti avevano telefonato a Larry Carlton però era già impegnato a viguzzolo
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di Kit Harra [user #45703]
commento del 20/11/2016 ore 20:01:53
peccato, avresti potuto sostituirlo
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