di redazione [user #116] - pubblicato il 01 maggio 2018 ore 14:00
Lo staff Fender si espande con una nuova figura di Principal Master Builder, un nuovo Master Builder e due VP per il settore elettrico e merchandising.
Fender dà notizia di nuove assunzioni. In forze al colosso californiano arrivano nuove posizioni esecutive mirate allo sviluppo di strumenti elettrici e alla cura del marchio nel settore lifestyle. Con il 2018 arrivano anche due i primi nuovi Master Builder da sette anni a questa parte.
Max Gutnik è il nuovo Vice Presidente per il settore chitarre elettriche e bassi, mentre Dan Heitkemper è Vice Presidente per il reparto Licensing and Merchandising. Ron Thorn e Kyle McMillin entrano invece a far parte della squadra di Master Builder del Custom Shop.
Max Gutnik vanta oltre 25 anni di esperienza nell'industria musicale e un curriculum ricco di lavori in studio, nel settore delle vendite, del marketing e nello sviluppo dei prodotti. A lui il compito di supervisionare la produzione elettrica.
Dan Heitkemper si occuperà delle licenze del marchio concesse alle aziende e a tutto l'aspetto legato a merchandising, abbigliamento e oggettistica legati al mondo Fender.
Ron Thorn ha alle spalle decine di anni di esperienza nella liuteria con oltre 800 strumenti costruiti sotto il nome Thorn Guitars e, dalla metà degli anni '90, Thorn Inlay è stato il fornitore di intarsi per il Custom Shop. Ora costruirà in esclusiva per Fender col titolo di Principal Master Builder, una nuova carica introdotta nel 2018 e tra le più prestigiose del Custom Shop.
Kyle McMillin lavora da 15 anni nel Fender Custom Shop e ha appena completato i cinque anni di formazione con il Principal Master Builder Yuriy Shishkov lavorando su circa mille chitarre sotto la sua supervisione.
Dopo la recente nascita della divisione italiana per la distribuzione autonoma sul territorio, Fender si dimostra ancora una volta un'azienda dinamica e attiva. Con quest'ultimo annuncio è lecito aspettarsi novità sostanziali nella gestione della produzione in serie quanto nel reparto Custom e nel lifestyle in generale. Noi, naturalmente, vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
Neviù ma oramai chi costruisce più archtop come dovrebbero essere costruite? Intendo ovviamente grandi aziende. Intendo quelle belle chitarre che pure se sono tutte in acero ed hanno le buche ad F
suonano come pianoforti.
Si ok. Ma nei negozi ‘umani’ sarà difficile trovare alcune realizzazioni. Diciamo che per gli umani, ci sono la Custom Shop che di custom hanno l’etichetta. Questo credo sia il messaggio.
non ho manco la cantina, per dire. ma perché si finisce sempre con qualcuno che dice "tu sai fare meglio"? anziché parlare di intarsi e custom shop bisognerebbe che qualcuno finalmente iniziasse a
considerare a RIPARTIRE in fender....
Perchè, va male? Considerato il mercato attuale in contrazione, è il marchio numero uno al mondo, copre dai 100 euro ai 10000, produce chitarre, bassi, amplificatori, accessori. Non comprendo la
critica francamente.
A parte il punto di vista sulla liuteria di Fender per cui non sono in grado di commentare, concordo al 100% la tua critica "tu sai fare di meglio?". Con quel ragionamento non si può più commentare
niente. Se vado al ristorante e mi portano del cibo pessimo ho tutto il diritto di criticare anche se non so cucinare. Questo vale in tutti i campi, a patto che la critica sia fondata.
Ti spiego come mai: per una critica motivata si deve capire cosa sia l'oggetto criticato, altrimenti è tutto nel campo del "che ci vuole ad avvitare un manico". Prova a fare una CS Masterbuilt, per
qualità e contenuti, e tocca con mano quanto tempo e difficoltà c'è dietro. Nel mio piccolo ho rifinito a gommalacca una chitarra: ORE di lavoro. Se mi avessero dovuto pagare, sarebbe costata una
fucilata. Ma si, che ci vuole ad avvitare? C'è una legge di correlazione che dice che più si è ignoranti, più è tutto facile, e di conseguenza di poco valore. Se non c'è il rispetto per le
altrui capacità, almeno toccare con mano quanto non facile sia fare le cose.
sono d'accordo, infatti ho detto che la critica deve essere fondata. Il mio concetto è che è troppo facile difendersi con "tu al suo posto sapresti fare di meglio?" visto che io al suo posto non ci
sono. Io non suono a San Siro, ma se sento uno scarpone che ci suona, credo che abbia tutto il diritto di dire che quello è uno scarpone e che non dovrebbe essere lì.
Il settore Lifestyle pare interessante. Magliette Lake Placid Blue e di altri colori evocativi da regalare in giro per la promozione di un nuovo corso! È un team giovane e si spera che abbiano
visioni nuove per il business ed il loro compito è l'essere direttori a quanto si capisce.
Le chitarre showcase che fa possono piacere o no, poi quelle normali che vanno in produzione sono i classici di casa Fender, tranne rare eccezioni. Dire che non sia capace di fare cose tecnicamente
notevoli, essendo specializzato nell'intarsio, è non rendere giustizia. Ma di nuovo, "checcevò".
Hanno due scopi: 1) soddisfare i collezionisti: stai tranquillo che vanno tutte vendute. 2) far parlare ed essere mostrate in eventi come il NAMM: anche qui mi pare obbiettivo raggiunto.
Io una Shishkov l'ho provata, bene.
Non so..era uno strumento favoloso, superiore, se uno non riconosce questo, o non è in grado di valutarlo ci sta, il resto sono parole vuote.
È sempre cosa buona parlare con cognizione di causa.:-)
Poi io mi "accontento" di una Strato normale, è anche troppo per me :-) :-) :-) :-)
il punto è che un'azienda come fender al momento dovrebbe pensare meno a queste cose e molto molto di più a quello che (non) sta accadendo sul fronte delle vendite. e te lo dico da addetto ai
lavori.
Si anche se mi viene in mente l'adagio "come può uno scoglio arginare il mare". Cioè se il mercato chitarre (parlo del nuovo) in tutti ii suoi segmenti è saturo quali misure commerciali può
mettere in campo un colosso come Fender??
Ho come l'idea che la chitarra in sè sia uno strumento che sia in calo in generale con tutta l'elettronica che invade l'home recording.
Da bambino tutti vedevamo i chitarristi come creature mitologiche tra il superoe e un figo senza pari. Oggi temo che i riferimenti che portano i giovani a spendere siano altri.
È un'amara constatazione che condivido, pure ieri al primo maggio mi sono reso conto che la chitarra sta passando in secondo piano nel Rock pop.
Quasi in tutte le band il chitarrista suonava contemporaneamente anche la tastiera tenendosi la chitarra al collo.
Sarà un segno dei tempi..
Però che tristezza
Secondo me state prendendo ad esempio il panorama italiano, che come sempre non fa testo.
In italia è da sempre così, la chitarra è sempre stata in secondo piano, il chitarrista è uno che fa qualche accordino, poco invadente, appena percettibile.
Se consideriamo che anche la patente di guida dei 18 anni, la B, non è più così interessante come un tempo, per i neo maggiorenni, che preferiscono lo smartphone più recente, ecco che il meno
interesse per la chitarra elettrica è il male minore.
Oggi i ragazzi hanno sostituito i chitarristi con i deejay.
I chitarristi sono visti come i dinosauri.
Non mi stupirei di vedere in futuro Djset con macchinari marchiati Fender o Gibson.
Pensa a una piastra Fender MB John Cruz....
Io credo che se uno ha fatto 800 chitarre, ed è stato selezionato per il top di gamma da Fender, in qualche modo sappia il fatto suo, eccome. Poi che sulla targhetta ci sia scritto Master Builder o
Pluto, o Paperino, cambia poco.
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