Siamo felici di ospitare nuovamente tra le pagine di Accordo la chirurga della mano e dell’arto superiore. Nei sui articoli la Dr.ssa Faccio analizza alcune categorie dei disturbi più frequenti in cui possono incorrere i musicisti. I lettori avranno anche la possibilità di inviare i loro quesiti a domande@accordo.it. e i temi di maggiore interesse saranno trattati all'interno della rubrica.
La postura è un equilibrio muscolare attivo che permette la ripetizione di movimenti con il minimo di tensioni muscolari e di rigidità articolari. Essa dunque non è mai fissa e rigida. Ottenere una buona postura, per il musicista significa: prevenire problemi muscolo-tendinei e articolari, diminuire le tensioni muscolari, ottimizzare la tecnica musicale e il suono e aumentare il piacere di suonare. Analizziamo nel dettaglio quali sono le problematiche più evidenti che possono insorgere nelle posture in piedi e in quella seduta del basso e della chitarra.
POSIZIONE BASSA DELLO STRUMENTO
Portare il basso o la chitarra in posizione troppo bassa, significa costringere il corpo ad adattarvisi, creando squilibri fisici. Gli arti inferiori sono divaricati, le ginocchia estese e il peso del corpo grava sui talloni: questa posizione statica, blocca il bacino, il quale, a sua volta, blocca la parte alta del busto e quindi le braccia, sovraccaricandone i muscoli dinamici (estensori e flessori).
-Il bacino è in retroversione eccessiva (“scivolato in avanti”): in tal modo si appiana la lordosi lombare e per compenso aumenta la cifosi dorsale; ciò significa che le normali curvature della colonna vertebrale non sono rispettate, provocando tensioni dei muscoli paravertebrali.
-Il collo è iperflesso (estremamente in avanti) per guardare lo strumento: di conseguenza si crea tensione a livello del muscolo trapezio.
-Il polso sinistro è iperflesso per ricercare accordi e scale: ciò può causare sovraccarichi tendinei e compressioni nervose a livello del polso.
-La spalla destra è proiettata in avanti, posizione che può portare problemi all’articolazione, come la tendinite del bicipite o la sindrome da conflitto.
POSIZIONE ALTA DELLO STRUMENTO
Anche la posizione opposta, con il basso o la chitarra portati troppo in alto, mette a rischio diverse parti del corpo.
- Il peso della chitarra è completamente sostenuto dai muscoli delle braccia, i quali dovrebbero invece essere deputati esclusivamente all’esecuzione del suono; sono infatti muscoli dinamici, che si stancano più facilmente rispetto a quelli posturali, che sono invece caratterizzati da una lunga durata. La posizione può causare sovraccarichi, tensioni e disequilibri muscolari dei muscoli flessori ed estensori degli arti superiori.
- La testa è inclinata verso sinistra, variando la curvatura fisiologica della colonna cervicale; ciò può causare contratture dei muscoli del collo.
- La spalla destra è rigida, contrattata verso l’alto, con sovraccarico del trapezio e dei muscoli scapolari.
- Il gomito sinistro è iperflesso, con rischio di compressione del nervo ulnare, che passa in una doccia ossea a quel livello.
- Il polso sinistro è iperesteso, il che può portare a squilibri dei tendini agonisti-antagonisti (flessori-estensori).
POSIZIONE SEDUTA
Nella posizione seduta:
- La chitarra è spesso avvolta dalle braccia e dalla schiena del musicista; ciò costringe le spalle ad assumere una posizione fisiologica scorretta: esse intraruotano limitando il movimento delle braccia e, quindi, delle dita sullo strumento, rischiando sovraccarichi muscolo-tendinei e tendinopatie alla cuffia dei rotatori.
- L’ eccessivo avvolgimento della chitarra è causa anche di alterazioni delle normali curvature della colonna vertebrale: un’iperflessione del collo e un’ ipercifosi del rachide dorsale causano dolori e tensioni muscolari.
- Essendo la chitarra uno strumento asimmetrico, il carico del peso a livello degli ischi (bacino) può essere squilibrato, affaticando un solo lato del corpo e sbilanciando il normale asse longitudinale.
- Se l’avambraccio destro si appesantisce sulla cassa, causa una flessione eccessiva del polso omolaterale con conseguente sofferenza muscolo-tendinee e nervosa.
- La posizione seduta è spesso scelta durante le esercitazioni, anche quando la performance sarà effettuata in piedi: ricordarsi che nelle due posture il posizionamento del corpo e, quindi, l’approccio sullo strumento, cambiano; è consigliabile quindi, durante le sessioni di esercitazione, alternare le due posizioni.
Nella storia della musica l’approccio fisico allo strumento, per esigenze di suono e di stile, si è modificato nel corso degli anni; certe impostazioni hanno caratterizzato così fortemente alcuni generi musicali, tanto da divenirne un segno di riconoscimento, un’icona. Ma attenzione! Emulare le grandi leggende della musica può portare, soprattutto nei primi approcci, ad impostazioni scorrette che possono creare con il tempo problemi fisici.
E’ importante ricordare che è lo strumento che deve adattarsi al corpo e non il contrario!
Altri articoli della :
I disturbi muscolo-tendinei sono tra le cause più comuni di dolore tra i musicisti, in particolare per quanto riguarda gli strumenti a corda. Spesso si presentano come sindromi da over-use, che insorgono per uno stress tissutale oltre i limiti anatomici e/o fisiologici. La conoscenza dei principali fattori di rischio aiuta a correggerli e a prevenirli, mentre il riconoscimento dei primi segni e sintomi scongiura il pericolo della cronicizzazione del disturbo.
Le fratture della mano e del polso del Musicista richiedono un’attenzione particolare, da un lato legata al tipo di trauma e di conseguenza al trattamento più indicato per non inficiare i movimenti di estrema precisione e, dall’altro, legata alla sfera emotiva dell’artista.
Il riscaldamento costituisce la parte iniziale e fondamentale di ogni allenamento o di una competizione; per quanto riguarda i musicisti è essenziale non solo prima dei concerti ma anche per le prove e le sedute di lavoro personali. Approfondiamo l’importanza del riscaldamento, partendo dalla sua definizione, dagli effetti che produce sull’organismo e concludendo con qualche semplice esempio di esercizi da eseguire in maniera costante.
“La pratica musicale sottopone il corpo ad elevate richieste fisiche e psichiche. Come gli atleti, i musicisti sono vulnerabili a certe tipologie di problematiche, che se non adeguatamente riconosciute e trattate, possono anche portare alla cessazione della pratica musicale.”
|