VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Batteria: 50 dischi fondamentali.
Batteria: 50 dischi fondamentali. "Moving Pictures" dei Rush
di [user #46516] - pubblicato il

Neil Peart è stato un'icona della batteria, un riferimento nel rock e nel progressive. La sua recente scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile e doloroso. Celebriamo Peart ricordando "Moving Pictures" l'album capolavoro dei Rush.
Nei primi anni ottanta, l’avvento dell’allora recente movimento punk aveva spinto il pubblico ad ignorare le band considerate complicate e virtuose a favore di un approccio musicale più immediato. Brutti tempi per li gruppi progressive! In questo contingente storico i Rush ebbero la sensibilità di capire come stava evolvendo l’estetica musicale del momento e intrapresero un brillante rinnovamento stilistico. 
Senza snaturare quella che era la loro indole tecnica nella messa in opera delle loro idee, iniziano ad accorciare i loro brani rendendoli più fruibili e colorandoli con una leggerezza inedita che però non ne minava il valore dei contenuti.

Batteria: 50 dischi fondamentali. "Moving Pictures" dei Rush

Neil Peart, pioniere nello sposare le nuove tecnologie con classica batteria acustica, inizia ad inserire nel suo kit dell’elettronica. Anche i testi si liberano della retorica pomposa e dell’utopismo pessimista di tanto progressive e puntano l’attenzione su tematiche razionali e temi più tipicamente rock. Autore della maggior parte dei testi era lo stesso Neil Peart.
"Moving Picture" va in questa direzione stilistica. Sull’onda del successo delle hit come “Tom Sawyer”, “Red Barchetta” e “XYZ” l’album diventa un classico dei Rush e regala alla band un periodo di grandi soddisfazioni e tranquillità.
 


Questo periodo magico della band viene drammaticamente interrotto nel giro di 10 mesi fra il 1997 e 1998 quando un destino spietato si abbatte proprio su Neil Peart. Peart perde la neomaggiorenne figlia in un terribile incidente stradale e, subito dopo, la moglie per una malattia inguaribile. Una sorte feroce che fa piombare il batterista in periodo di stop indeterminato. Peart si stacca da tutto e si rifugia nei viaggi in motocicletta: ne intraprende uno lunghissimo che troverà la forza di trasformare in un libro, “Ghost Rider” lavoro intenso e commovente che non possiamo far altro che consigliarvi di leggere. Bisognerà aspettare il 2002 per vedere Peart di nuovo all’opera con i Rush.
Neil Peart era un fan della tecnica del grande Buddy Rich ma si era lasciato influenzare anche dal Rock di Keith Moon degli Who ed era letteralmente ammaliato da John Bonham, per Peart un vero e proprio idolo. 



Peart è stato un musicista devoto allo studio, che ha sempre continuato a migliorare ed evolversi nei suoi oltre 30 anni di carriera con i Rush, contribuendo a elevare il linguaggio della batteria. Neil Peart è conosciuto per l’eccezionale indipendenza fra i quattro astri, ed è considerato un maestro nel suonare in qualsiasi tempo in maniera musicale e fluida. Nella sua carriera si è distaccato dal drumming comune elevandosi a vera icona della batteria. Basti pensare al suo set: scenografico, ricco di piatti e percussioni di ogni tipo, una sezione di elettronica che compone un drum kit a 360 gradi. Nulla di questa esuberanza in fatto di strumentazione appariva mai come ostentazione di ego. Ascoltandolo e guardandolo suonare, si percepiva immediatamente che ogni singolo tool garantisse a Peart parte irrinunciabile di un insieme che gli garantiva un habitat naturale, un paradiso fatto di percussioni, tutte orchestrate con intelligenza, profondissima conoscenza e - sopra ogni altra cosa – musicalità. Peart sapeva deliziare il pubblico con lunghi assolo senza mai stancare.

album stranieri batteria: 50 dischi fondamentali batteristi moving pictures neil peart rush
Mostra commenti     0
Altro da leggere
Minnemann visto da Guthrie Govan
Tante domande sui linear
Adam Deitch: batterista e produttore
Batteria: 50 dischi fondamentali. Miles Smiles di Miles Davis
Roberto Gualdi: istinto, personalità & felicità
Batteria: 50 dischi fondamentali. Nevermind dei Nirvana
Batteria: 50 dischi fondamentali. Lateralus dei Tool
Batteria: 50 dischi fondamentali. "Enema of State", Blink182
Batteria: 50 dischi fondamentali. "The Madness of Many" Animals As Leaders
I 5 batteristi migliori dell'Universo
Batteria: 50 dischi fondamentali. "Toto IV" dei Toto
Virgil Donati: come nasce una canzone
Batteria: 50 dischi fondamentali: "Rejuvenation" dei Meters
Matt Garstka: rudimenti, tecnica & personalità
Batteria, 50 dischi fondamentali: "Rage Against The Machine"
Batteria. 50 dischi fondamentali: "Toxicity" dei System Of A Down
Lo stile di Matt Garstka
The Framers: il jazz contemporaneo racconta la pittura
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964