di redazione [user #116] - pubblicato il 25 giugno 2016 ore 07:30
Le accordature aperte vanno a nozze con il bottleneck, e la Open G è forse la più diffusa nell'ambiente. Plettrata a vuoto forma un accordo di Sol maggiore, ed è amata nel blues in slide perché permette di suonare intere armonie e melodie senza diteggiature complesse.
Negli ultimi mesi, Ariberto Osio ci ha condotto alla scoperta della tecnica slide applicata alla chitarra elettrica. Abbiamo cominciato con un'occhiata al setup, per ottimizzare una solid body allo scopo e per scegliere il miglior bottleneck a seconda del suono che si ha in mente. Il primo avvicinamento allo stile è avvenuto con l'accordatura standard, ideale per non complicarsi la vita con nuove diteggiature e per inserire qualche passaggio in slide durante un normale concerto elettrico senza dover saltellare tra accordature aperte e più o meno tradizionali. Ora che padroneggiamo alla perfezione il bottleneck e il fraseggio che gli stili in cui è impiegato richiedono (magari fosse così facile, eh?), è il momento di compiere il grande salto verso l'accordatura più diffusa nel mondo della chitarra slide: la Open G.
Volgarmente detta "Sol aperto", la Open G ha la caratteristica di suonare, con tutte le corde pizzicate a vuoto, esattamente come un accordo di Sol maggiore. Questo è il motivo per cui accordature del genere vengono dette "aperte".
Per ottenerla, bisogna abbassare il pitch di alcune corde e, dalla prima più grave, abbandonare la E A D G B E per arrivare a una D G D G B D.
La Open G è probabilmente l'accordatura più usata per chi suona slide, in particolare nel blues, ma fa la felicità anche di molti chitarristi che usano diteggiare i tasti in maniera tradizionale. Keith Richards, seppure con una corda in meno, ne fa largo uso.
Adottare l'accordatura a Sol aperto permette di avere posizioni più intuitive sotto la barretta dello slide. Gli accordi maggiori che nascono sulla tonalità di Sol sono tutti raggiungibili su un solo tasto, e quelli minori richiedono solo di portare il terzo grado indietro di un semitono, mentre le altre note (tonica e quinta giusta) restano immutate.
La Open G è un'autostrada per il bottleneck, e andare alla scoperta delle nuove diteggiature con cui unire arpeggi, scale e frammenti armonici sarà un divertimento relativamente facile da avvicinare, ma illimitato da approfondire.