Aspettavo con ansia un nuovo album dei Metallica, band che seguo e amo fin da quando ho preso in mano la chitarra elettrica per la prima volta. Uscendo da due mezze delusioni con Death Magnetic e Lulu, l’aspettativa era molto alta.
Ho ascoltato Hardwired almeno cinque sei volte prima di scrivere queste quattro righe, il numero minimo di volte necessario a carpire tutte le auto (e non) citazioni presenti nel brano. Al netto del “mi sembra di averlo già sentito”, ammetto che sentire Lars Ulrich partire a pestare come un pazzo sul rullante all’unisono con i downstroke delle chitarre mi ha davvero esaltato.
Tutto sembra tornato al suo posto in effetti. Le ESP che fanno quel bel muro di suono, la batteria che sembra sempre voler essere sopra tutti (in realtà ci riesce anche) e il basso, beh il basso… c’è, almeno nel video.
Il risultato mi piace, è un mix di Kill ‘em All con quel pizzico di Muster of Puppets nelle voci, a tratti prese in prestito da altri rimasti ben più fedeli al genere nel corso degli anni.
Insomma ci sono buone possibilità che il prossimo album dei Metallica possa tornare a farmeli gustare appieno, che insomma mi faccia mettere nella playlist sul treno non più solo loro brani risalenti al 1991 massimo.
Questa è la mia impressione, voi cosa ne pensate?
|