Quando noi giovani studenti delle medie superiori, già infettati dall'ascolto della musica Beat e qualcuno, come me, già alla prese con lo studio di uno strumento musicale (che per me fu a metà anni 60 il sassofono contralto, insieme però all'armonica a bocca, strumenti che da allora ancora posseggo, compreso un clarinetto impostomi dal maestro di sassofono), ascoltammo per la prima volta alla radio un brano strumentale eseguito da un gruppo inglese, The Shadows, intitolato "Apache", di colpo cambiammo interessi in merito al succitato studio e ci dedicammo alla chitarra, comperandone inizialmente una acustica o classica; io per lire 7 mila comperai una EKO Fiesta, per passare un anno dopo alle prime elettriche di produzione italica ed economica, vedi Ariston, Crucianelli, Galanti, Hollywood Meazzi e della stessa EKO, però ci colse anche la voglia irrefrenabile di comperare i loro dischi, magari alternandone l'acquisto con quelli di Santo&Johnny, che lo stesso avevano sia scalato le classifiche d'ascolto, specialmente con le loro cover della colonne sonore dei film di 007, che gli interessi di alcuni di noi, infatti da allora non mi sono mai fatto mancare una Lap Steel Guitar. I dischi a 45 giri andavano per la maggiore, ricordo che costavano lire 600, mentre gli album a 33 giri furono da noi acquistati solo qualche anno dopo, specialmente quando l'ascolto dell'HI-FI entrò a far parte delle nostre preferenze, anche perchè le apparecchiature HI-FI in molti non ce le potevamo permettere, magari inizialmente li ascoltavamo ripiegando sui giradischi con caricatore fino a 10 dischi della Reader Digest, venduti anche a rate, io invece ne avevo comperato, in un negozio di elettrodomestici già alcuni anni prima, uno simile rivestito in tela vinilica in due tonalità di grigio, della Radio Allocchio Bacchini, poi regalato a mia cugina Betty. Quale fu poi la mia sorpresa quando riuscii a comperare il loro primo album (Meeting With) "The Shadovs" del 1961, e lessi che era ancora "Mono", però i successivi, già a partire dal secondo "Out of The Shadows" del 1962, erano stereo. In totale ne ho trovati sul mercato solo 6 dei 35 che avevano inciso fino al 2004, più un 45 giri di un brano che prima decidemmo di includere nel nostro repertorio, poi lo togliemmo per far posto ad altri, intitolato "The Miracle", anche questo ce l'ho ancora; comunque di singoli loro ne hanno inciso 36 nel tempo, fino al 1981. Negli anni poi, per completare la collezione delle loro incisione, mi sono dedicato alla ricerca sul mercato dei loro Cd e ne sono riuscito a trovare 3 fino ad ora. In edicola uscirono anni fa degli album a 33 giri della De Agostini, una serie intitolata "Il Rock", ne comperai alcuni e tra questi uno aveva una facciata con inciso i loro brani e l'altra queli dei "The Beach Boys"; meno male, c'era anche il brano che più desideravo ascoltare, "Dance On, che non avevo, eppure era nel nostro repertorio in quei lontani anni 60, ma l'avevamo registrato sul nostro registratore portatile della Geloso.
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