Mentre la chitarra Gibson ES-150 può essere definita "La prima chitarra da Jazz" in assoluto, riscattando la fama di seconda arrivata conquistata dalla storica Brand con la EH150 del 1936, la fama ad essa legata e l'uso in assoluto per il genere musicale per cui fu utilizzata a partire dal 1938 circa, non vanno assegnati solo ad un chitarrista, compositore e arrangiatore per le orchestre di Bennie Moten, Count Basie e Jimmie Lunceford ( ma si sa che suonava anche il trombone) a nome Eddie Durham, nato a San Marcos in Texas il 19 agosto del 1906 e deceduto a New York il e marzo del 1987, cioè colui che a parere di tutti "ha aperto la strada all'uso della chitarra elettrica nel jazz" e primo ad usarla, ma che già nel 1935 fu il primo a registrare con una chitarra amplificata elettricamente con Jimmie Lunceford in "Hittin 'The Bottle" che fu registrato a New York per l'etichetta "Decca", ricordato anche perchè con Edgar Battle compose un brano, "Topsy", diventato un grande successo di Benny Goodman, bensì di più al secondo utilizzatore della stessa a nome Charlie Christian. Per quanto riguarda poi la chitarra, la ES-150, cioè Electric Spanish dal costo di 150 dollari, voglio precisare che aveva preso dalla precedente Lap Steel EH-150 il pickup a barra monobobina, sostituito in seguito da quello che porta il nome proprio del secondo utilizzatore della chitarra, Charlie Christian; essa era una hollow body che continuò ad essere in catalogo Gibson nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale, venendo però rinnovata con l'utilizzo dell'acero laminato, in più nel nuovo modello venne introdotto per la prima volta un pickup P90 e questo strumento fu particolarmente apprezzato nella metà dei successivi anni cinquanta, ma la sua erede ES-150DC andò poi fuori produzione a metà anni settanta. Comunque, per quanto riguarda il pickup, ne esiste anche uno molto simile agli originali pre-war, denominato "Lollar Charlie Christian Pickup", realizzato per chitarre solid-body, vedi anche nella posizione al manico di una Telecaster, ma che per montarlo può richiedere adattamento dello scasso e leggere modifiche anche al battipenna, meno invasivo però nel sistema di fissaggio del Charlie Christian originale, pickup che ha nella struttura un grosso angolare in metallo e il fissaggio mediante tre viti con testa fuoriuscente dalla tavola armonica. Andando al secondo chitarrista, Charles Henry Christian, storicamente si sa che è stato un chitarrista statunitense di jazz e blues, nato a Bonham, in Texas, il 29 luglio 1916, e morto il 2 marzo del 1942 per una polmonite subentrata a Staten Island, dove era ricoverato e stava dando anche segni di ripresa dal suo male principale, la tubercolosi. Come da me già segnalato in un mio vecchio articolo a lui dedicato, c'è un particolare curioso da artista maledetto dopo la sepoltura, non fu mai realizzata l'iscrizione sulla sua lapide funeraria nella sua città natale, dove fu sepolto, lasciando un alone di mistero sul luogo preciso della sua sepoltura. Come musicista lui cominciò con uno strumento più consono ai musicisti coloured all'epoca, cioè la tromba, ma studiò anche altri strumenti, pianoforte compreso, però il suo primo ingaggio nel 1934 fu come contrabbassista nella band locale di Alphoso (Al) Trent. Il cambiamento epocale per lui avvenne con il contatto e ascolto di un pioniere della chitarra elettrica, quell'Eddie Durham sopra citato, a fine anni 30. Attratto dallo strumento da lui utilizzato, comperò prima una chitarra economicissima per cinque dollari tanto per iniziare, passando però subito dopo alla Gibson ES-150, prima chitarra elettrica in commercio con un pickup magnetico che oggi porta il suo nome, collegandola un amplificatore EH-150 sempre della Gibson. Il pickup è stato utilizzato poi anche in altri modelli prodotti dalla Gibson, vedi ES-175, ecc., anzi ho visto che gli stessi modelli dotati però di un solo pickup Charlie Christian, a volte costano di più di quelli che montano o due P 90 e due humbucker.
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