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Il condensatore della Telecaster messicana
Il condensatore della Telecaster messicana
di [user #17731] - pubblicato il

Un nostro lettore trova il timbro della sua Fender Telecaster troppo ovattato quando si chiudono i toni. Una minuscola modifica gli permette di cucirsi addosso una risposta ottimale lasciando intatta la voce originale della chitarra.
Alla fine sono capitolato e mi sono arreso al fascino della Telecaster. Ne ho comprata online una bianca, con tastiera in acero, modello Fender Player Telecaster, made in Mexico nel 2021.
La chitarra è arrivata senza passare da negozi fisici, quindi il setup era quello originale di fabbrica (penso assai sbrigativo).

Il condensatore della Telecaster messicana

Il Setup
Me la sono comunque cavata con poco: ho cambiato le corde montando delle 0.010-0.046 al posto delle 0.009-0.042 originali (troppo morbide per me), ho portato il relief da 0.45 a 0.2 mm, ritoccato leggermente il solco del solo MI cantino nel capotasto e portato l’action al 12° tasto sui 2 mm scarsi. Ho intonato la chitarra: le sei sellette sono un plus a mio parere.

Il Suono
Il suono mi piace, preciso e tagliente quando serve. Però, c’è un però: con tono chiuso i puliti diventano davvero troppo chiusi e le note alte sono eccessivamente smorzate.

L’Elettronica
La spiegazione del comportamento del controllo di tono sta evidentemente nell’elettronica. Infatti misuro:
- PU al manico: induttanza 1.9 Henry, resistenza in continua 8.5 kOhm
- PU al ponte: induttanza 3.5 Henry, resistenza in continua 10.8 kOhm
- Condensatore: ceramico, 0.047 microFarad
- Potenziometri audio CTS da 250 kOhm.

Noto che i valori di induttanza sono inferiori di circa il 10% rispetto a quelli dei pickup al manico e al ponte della mia Stratocaster American Standard del 1998 (che però hanno resistenze in continua inferiori).

I valori di induttanza e capacità della Telecaster comportano, a tono chiuso, una risonanza alla frequenza di taglio non molto pronunciata a 530Hz per il manico e 410Hz per il ponte.
Al salire della frequenza i pickup si comportano come filtri passa basso con una attenuazione di 12 dB per ogni ottava. C’è qualcosa che non mi quadra: la fondamentale del MI suonato al 12° tasto (660 Hz) viene attenuata di circa 10 dB, le armoniche superiori vengono praticamente cancellate.
 
Consulto nel sito Fender i Service Manual (contengono qualche errorino di battitura ma sono utilissimi) di altre Telecaster made in USA e delle Stratocaster. A parte un’eccezione, tutte hanno un condensatore da 0.022 microFarad. Anche la mia vecchia Stratocaster ha il condensatore da 0.022 uF.
Decido quindi, per rendere la Telecaster più utilizzabile, di fare qualcosa che di solito evito: la modifica! Sono ideologicamente contrario alle modifiche, mi sembra di mancare di rispetto a chi la chitarra l’ha pensata e l’ha costruita. Ma questa volta procedo: cambio la lenticchia da 0.047 nF con un condensatore da 0.022 microFarad.
 
Il condensatore della Telecaster messicana

Le risonanze (che coincidono con le frequenze di taglio dei filtri) passano a 790Hz per il manico e 590Hz per il ponte.
La differenza ovviamente si sente e sono convinto di aver ottenuto una miglioria.

In figura la risposta del PU al ponte prima e dopo la modifica.

Il condensatore della Telecaster messicana

Però mi chiedo: ma perché viene montato in fabbrica un condensatore dal valore chiaramente eccessivo? E perché le sorelle americane di questa chitarra ne hanno uno con valore tanto diverso?
Forse perché la Telecaster messicana "va suonata solo distorta" e quindi non si avverte tanto il calo di volume? E chi lo dice? Io suono quasi sempre pulito.

Alla fine della storia sono soddisfatto della Telecaster. Unico neo il peso di 3.8 kg, davvero notevole per l’età (la mia età, non della chitarra che, piccolina, ha pochi mesi di vita).
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