di redazione [user #116] - pubblicato il 02 agosto 2022 ore 17:00
L’attacco morbido e il calore degli Optical Compressor incontra i controlli avanzati di un dispositivo da studio nello stompox Mira, la compressione secondo Walrus Audio.
Nel trattamento del suono in uno strumento musicale, la compressione gioca un ruolo centrale. Un buon compressore è capace di donare intelligibilità, presenza e dettaglio a strumenti che altrimenti rischiano di perdersi nel mix. Con la chitarra è un’arma potente che, una volta addomesticata, regala enormi soddisfazioni.
È proprio ai musicisti più attenti ai dettagli sonori e predisposti al tone-shaping avanzato che Walrus si rivolge con il Mira Optical Compressor.
Soffice nell’attacco, dotato di numerosi comandi per scolpire la risposta nel dettaglio e con tutta l’attenzione di un dispositivo da studio in formato pedale, il neonato compressore ottico affianca il già esistente Deep Six ispirato al celebre Universal Audio 1176, ampliando così la gamma cromatica a disposizione degli utenti Walrus.
I circuiti ottici rappresentano una delle categorie di compressori più apprezzati dai chitarristi, in virtù del sustain generoso che riescono a dare e del loro attacco morbido, naturale. Il Mira ricalca questa precisa filosofia sonora e si prefigge lo scopo di fornire ai musicisti tutto il necessario per esplorare nel profondo le possibilità dei propri strumenti, con controlli intuitivi ma avanzati, particolarmente efficaci.
Il pannello risulta quindi ricco di comandi e comprende anche i parametri solitamente riservate ai dispositivi da studio più espressivi.
Threshold e Ratio, rispettivamente la soglia e il rapporto di compressione, sono due parametri importanti e familiari per qualsiasi utilizzatore di dispositivi simili. Insieme, regolano la vera e propria azione del compressore, che verrà poi dosata da Level per gestire al meglio e compensare il livello d’uscita.
L’inedita manopola Make-Up affina inoltre il livello del segnale compresso per garantire una resa uniforme e più facile da gestire nei mix. Particolarmente utile è anche il potenziometro Blend, che recupera parte del segnale diretto per sfruttare il colore del compressore senza rinunciare all’attacco e alle nuance del proprio strumento.
In aggiunta, le due piccole manopole di Attack e Release permettono di agire con efficienza sui punti in cui il compressore entra in azione, definendo espressività e incisività dell’effetto.
Tra gli accorgimenti singolari applicati dal Mira spicca la presenza di un filtro passa-alto in side-chain a 120Hz, un espediente che permette di ottimizzare il lavoro del compressore facendo in modo che le basse abbondanti della chitarra non vadano a sbilanciare l’innesco della compressione. In questo modo la resa è equilibrata, con la giusta risposta sui bassi e - anche per questo - il pedale si rivela ottimale per l’uso con la chitarra quanto con il basso elettrico.