Le Nike 1998 di Michael Jordan e la Gibson Flying V 1958
di Vintage Vault [user #63578] - pubblicato il 18 aprile 2023 ore 07:30
Una Fender Stratocaster del 1956 suona talmente meglio dell'equivalente Fender fatto oggi da valere venti volte tanto? E ancora: che senso ha spendere un milione di euro per una Gibson Flying V originale?
Chi ha acquistato una chitarra vintage (Fender Stratocaster 1956) nel 1984, quando le chitarre vintage erano meno vecchie di quanto lo sia oggi una Ibanez Jem 77 FP originale, l'ha pagata 2-3.000 dollari, ovvero il doppio o il triplo del suo clone Stratocaster "vintage reissue 57" appena messa in commercio.
Quarant'anni dopo il prezzo di una riedizione fatta oggi è solo raddoppiato, mentre l'originale del 1956 vale almeno venti volte tanto, se non di più. Come sappiamo le quotazioni di qualunque mercato dipendono dalle leggi della domanda e dell'offerta, ma a volte non è facile capire le ragioni che spingono la domanda a questi livelli. Per esempio Nike "Last dance" usate da Michael Jordan nelle finali NBA del 1998 a 2,2 milioni di dollari o la Martin D-18 E di Kurt Cobain a 6 milioni. Certo, siamo nel campo del "memorabilia" che notoriamente scatena passioni feroci, ma va osservato che accanto a questi pezzi appartenuti a celebrità universali si vedono Flying V in korina del 1958 cambiare proprietario oltre il milione di dollari, che sono "solo" 500mila per le Les Paul del 1959, sempre in assenza di utilizzatori celebri.
Perché? Su Accordo s'è parlato molto di chitarre vintage, per capire come mai persone di successo spendono cifre del genere per strumenti il cui valore intrinseco (materiali, maestria, rarità) sono una frazione del prezzo d'acquisto. Una Fender Stratocaster degli anni Cinquanta non è un quadro di Basquiat, un violino di Guarneri o una Lamborghini Miura: è stata costruita in serie da manodopera poco specializzata, in migliaia di esemplari e con legni comuni. E non è detto che esca vincente in un confronto al buio con una "masterbuilt" uscita dal Fender Custom Shop il mese scorso.
Ciononostante tantissimi appassionati (non solo Joe Bonamassa, che può comprarsi tutte le chitarre che vuole) fanno sacrifici per avere una chitarra vintage. Perché suona davvero meglio? Perché li ispira? Perché li fa sentire sicuri di sé?
Il prossimo 14 maggio a Milano, a Vintage Vault, ci sarà una sfilata ricchissima di chitarre vintage da ammirare, ascoltare e provare. Per capirle, per comprenderne le qualità e i difetti. Per capire se davvero suonano meglio o se è tutta suggestione. Per scoprire caratteristiche palesi e segrete che le rendono oggetto dei desideri - più o meno oscuri, più o meno dichiarati - di una gran parte dei chitarristi al mondo. Chitarre vintage che saliranno anche sul palco e si faranno sentire, nelle mani abili di alcuni celeberrimi professionisti, per essere messe alla prova e dimostrare se il loro valore è reale o immaginario.