Luogo comune:
diceria, credenza (più o mena diffusa) la cui veridicità risulti da dimostrare.
Comune luogo:
porzione di spazio reale o virtuale, che ai più risulti noto, familiare.
Sembrano sfumature ma non lo sono e qui su Accordo, trattando di certi argomenti, talvolta le "sfumature" sembrano riservate ai visionari o ai bigotti dell'ortodossia chitarristica. Il discorso risulterebbe più agevole se si prendessero ad esempio le numerosissime innovazioni tecnologiche che avrebbero dovuto rivoluzionare il mondo della sei corde e che poi sono finite clamorosamente nel dimenticatoio o in qualche disperato annuncio di chi prova a rivendersele invano., ma con spirito De Coubertiniano preferisco motivare la mia teoria a prescindere da quanto sia palese nella realtà, per mia massima soddisfazione ed assumendomene in pieno la responsabilità.
Cari amici accordiani,
di innovazioni vere e proprie nel mondo della chitarra ve ne sono state ben poche negli ultimi sessant'anni: dalle poche chitarre mamme sono nate migliaia di figlie in tutte le salse, ma se ne portano dietro inevitabilmente un pezzo di dna ben riconoscibile e talvolta l'evoluzione non ha né lo stesso fascino, né una superiore funzionalità o timbrica.
Per gli ampli è lo stesso: 20W con le 6V6 o le EL84, dai 40 ai 60W con 6L6, 5881 ed EL34 (qualche variazione sul tema con le KT66) ed oltre bisogna rivolgersi alle 6550, alle KT88 o passare dalle coppie ai vari quartetti, sestetti, ottetti, fin dove vi pare. Per i pre la scelta si riduce a poche grandi famiglie, a loro volta divisibili in due gruppi: americano, inglese. Sulla phase ci sarebbe molto da dire ma .... poco da fare!
Ripeto: non è che le innovazioni non esistano, ma sono poche ed ancora meno se vogliamo considerare solo quelle sopravvissute o che sopravviveranno al confronto diretto con quanto fatto in precedenza.
Allora com'è possibile che esistano tante varianti se le idee di partenza sono pochine e superabili solo con grande difficoltà? Se è nelle sfumature che si rivelano le principali differenze, allora queste contano più di qualcosina o no?
Se la risposta è "no", argomentatela.
Se la risposta è "sì", allora converrete che:
-i condensatori di accoppiamento o di tonestack NON sono tutti uguali e suonano diversi a parità di valore;
-i resistori idem (in termini di rumorosità);
-i legni di uno strumento solid body NON sono un accessorio nella definizione del suono finale (e per suono intendo l'insieme di attacco, sustain e timbro!!!) rispetto ai pu;
-i solid state ed i valvolari, a prescindere dagli umori, NON suonano meglio o peggio gli uni rispetto agli altri, ma solo DIVERSAMENTE;
-esistono ampli ottimi, buoni, discreti, schifosi e questo NON dipende da valvole o transistor, ma dalla qualità del progetto e della realizzazione pratica;
Le "sfumature" citate sopra, che qualcuno ultimamente si diverte a bollare come luoghi comuni lasciando qualche post o commento qua e là per il sito (dileguandosi invece dagli interventi diretti o in risposta) impunemente, sono state rilevate oltre che dallo scrivente da chissà quante centinaia di tecnici e progettisti, i quali si sono degnati di lasciarci le loro testimonianze nero su bianco in manuali che meriterebbero di stare accanto a qualsiasi tecnico che si rispetti e che abbia la fortuna di conoscere l'inglese.
Vogliamo inventarlo ex novo un luogo comune made in Accordo?
Prendiamo ad esempio un elemento piccolo piccolo nella catena del suono che dal chitarrista giunge fino alle orecchie (bioniche e non) degli ascoltatori: il pickup.
L'avete preso? Bene.
Adesso immaginiamo di trovarci davanti a due pickup di identica impedenza e costruiti con la stessa di tipologia di magnetico, releghiamo tutto il resto al rango di "luogo comune" o "sfumature impercettibili" ed affermiamo serenamente che essi suonano uguali o con differenze pressocché impercettibili.
A buon intenditore...