Sicuramente più di un amico accordiano ricorderà che in due precedenti post avevo segnalato un problema occorso alla mia Ovation Standard Balladeer 1771 LX. Lo riassumo comunque telegraficamente per chi si fosse perso le puntate precedenti.
Lo scorso autunno, ripresa in mano dopo un periodo di inattività la mia Ovation Standard Balladeer Model 1771 LX, tenuta religiosamente in condizioni di temperatura ed umidità controllate e immacolata come al momento dell’acquisto, ebbi la sorpresa di scoprire che il top presentava, al di sotto della verniciatura, quattro righe scure (due su ciascun lato), abbastanza simmetriche rispetto alla buca centrale. La vernice non presentava soluzioni di continuo, ma, guardandola in controluce, appariva come "infossata" in corrispondenza delle linee.
Le misteriose linee scure, peraltro, apparivano assolutamente regolari e perfettamente rettilinee, quasi fossero state tracciate col righello.
Scrissi allora una mail alla Kaman, senza averne apparentemente risposta. Mi decisi allora a segnalare il problema all’importatore. In tempi rapidissimi il Customer Care Service dell’importatore mi rispose di essere già a conoscenza del mio problema su segnalazione della Kaman, invitandomi a spedire la chitarra per le valutazioni del caso, in quanto la Casa Madre si era detta disponibile a prolungare eccezionalmente il periodo di garanzia qualora la cosa avesse configurato un difetto di costruzione.Felice di tanta disponibilità, sentii allora il dovere di segnalare la cosa in un post su Accordo, complimentandomi con l’importatore per la disponibilità e la solerzia.
Fin qui la storia remota. Dopo qualche settimana dalla spedizione, fui raggiunto da una mail dell’importatore in cui mi si diceva, con tono cortesissimo ma inappellabile, che la chitarra era stata studiata, fotografata e “periziata” (non so da chi e con quale qualifica peritale, visto che fino ad allora non aveva mai lasciato la sede commerciale dell’importatore) e che le foto così ottenute, insieme al parere dell’importatore stesso, erano state sottoposte alla Casa Madre. Quest’ultima, valutato il “dossier”, si era detta indisponibile a riparare o sostituire lo strumento in garanzia, in quanto le famose linee scure erano da considerarsi “venature” del legno.
L’importatore si dichiarava comunque disponibile, qualora decidessi di sostituire a mie spese top e bowl della chitarra, a farmi omaggio delle spese di mano d’opera.
A questo punto, disperato e per niente convinto delle spiegazioni ottenute (non sono né un liutaio né un ebanista, ma non ho mai visto venature perfettamente rettilinee, visto che Madre Natura non va in giro a creare alberi con riga e compasso) ed appreso per di più che la cassa di ricambio costava 712 euro (contro un valore “di strada” della chitarra nuova di 1100-1200 euro circa), ho deciso di rivolgermi alla Ditta torinese cui l’importatore delega gli interventi tecnici ufficiali sulle Ovation.
Sempre interfacciandomi con persone cortesissime, ho appreso così che le riparazioni erano affidate ad un noto liutaio della stessa città, che ho ovviamente contattato per anticipargli il problema e per chiedere se si potesse procedere ad una riverniciatura della tavola armonica, ovviamente a mie spese, nel tentativo di far sparire le righe.
Come è ovvio, mi è stato chiesto di poter visionare la chitarra (che si trovava ancora a Milano, nella sede dell’importatore). Nuova telefonata e richiesta di spedire la chitarra a Torino.
Qui inizia la parte più triste della storia, perché, una volta avuto lo strumento, il liutaio mi ha inizialmente detto che a suo parere si trattava (come io, dal basso della mia ignoranza, andavo sostenendo fin dall’inizio della vicenda) di giunzioni tra diversi pezzi costituenti la tavola armonica (cosa abbastanza grave, visto che le Standard Balladeer dovrebbero avere una tavola costruita “a libro”, e cioè in due soli pezzi). Successivamente, però, il liutaio mi ha ritelefonato, dicendomi che, ad un esame più approfondito, fatto anche con l’ausilio dell’ispezione della faccia inferiore del top, non si ravvisavano soluzioni di continuità nel legno e che, per tale motivo, le righe scure non erano già giunzioni tra pezzi di tavola armonica, ma inusuali “imperfezioni” del legno....
Ha aggiunto, peraltro, che considerava inutile procedere a carteggiare e riverniciare il top, perché le diaboliche linee sarebbero sicuramente ricomparse.
Non capendoci più nulla, a questo punto mi sono permesso di ritelefonare all’importatore per far notare con un certo disappunto che, checchè ne dicesse Kaman, qui in Italia quando uno spende 1200 euro per un’acustica si aspetterebbe quanto meno di non avere legni “imperfetti”. Mi è stato risposto che le Standard Balladeer hanno un top dichiarato di tipologia “A” e non “AAA” e che quindi, in pratica, la magagna ci può tranquillamente stare.
Come dire che se uno compra una FIAT di fascia alta, ha il diritto di pretendere la perfezione assoluta. Se invece compra una BMW di classe 5, deve tenersi ad esempio dei punti di ruggine perché, anche se l’auto costa il doppio di una FIAT, esiste comunque una serie 7, e su quella solamente si può pretendere l’assenza di difetti....
A me sembra una cosa demenziale, ma posso sbagliarmi.
In ogni caso, inesorabilmente sconfitto, qualche giorno fa mi sono visto ritornare la chitarra, con le sue sinistre (ma come abbiamo visto ammissibilissime) linee scure.
Per la cronaca, aggiungo che il mio cortese e corretto negoziante (a volte anche in Campania ci riesce di dare lezioni di signorilità), allorché mi ha consegnato la chitarra, nel dirsi profondamente dispiaciuto dell’indisponibilità di Casa Madre ed importatore a venire incontro ad un inconveniente registrato su uno strumento non preziosissimo ma comunque di un certo pregio, mi ha detto di essere disponibile, allo scopo di tentare di ridurre il mio danno, ad accettare lo strumento in permuta per un valore di 700-800 euro, decurtandomi così solo una piccola parte del suo attuale costo di mercato.
Sto per utilizzare questa cifra per comprare da lui una nuova chitarra. Non so ancora quale, ma so per certo che non sarà un’Ovation....