di jebstuart [user #19455] - pubblicato il 28 giugno 2014 ore 22:20
Giusto cent’anni fa, il 28 giugno 1914, l'arciduca Francesco Ferdinando di Asburgo-Este, erede al trono d'Austria-Ungheria, veniva ucciso insieme alla moglie Sofia Chotek dall’irredentista sebo Gavrilo Princip. Francesco Ferdinando, che aveva sposato una donna di rango inferiore fregandosene allegramente del volere del vecchio Imperatore Francesco Giuseppe, non faceva mistero di simpatie per le minoranze etniche del suo futuro Regno e di profonde convinzioni antitedesche o quanto meno contrarie al predominio austro-tedesco nell'Impero Asburgico. Insomma, l'Arciduca non era il bersaglio più intelligente per un regicidio. Eppure, quel mattino di giugno di un secolo fa, in visita ufficiale nel capoluogo della Bosnia-Erzegovina, provincia meridionale dell’Impero Asburgico, venne letteralmente braccato dai congiurati appartenenti alla “Giovane Serbia”.
Sarajevo, 28 giugno 1914 Francesco Ferdinando di Asburgo-Este e la moglie si avviano verso l'automobile in cui dopo pochi minuti saranno assassinati.
L'attentato doveva consistere nel lancio di una bomba contro al corteo di automobili, ma il primo attentatore - Nedeljko Čabrinović - mancò l'auto dell'Arciduca, colpendo invece la vettura che la seguiva e ferendone gravemente gli occupanti. Illesi, Sofia e Francesco Ferdinando poterono partecipare ad un ricevimento programmato in municipio. Decisero poi di far visita in ospedale alle vittime del primo attentato, ma un errore di percorso casualmente immobilizzò l'auto proprio nel punto in cui stava appostato il congiurato Princip, che decise di approfittare dell’occasione che il destino gli porgeva ed esplose due colpi di pistola, colpendo sia l'Arciduca che sua moglie. Sofia morì immediatamente, Francesco Ferdinando pochi minuti dopo, mentre l’auto tentava di tornare al Governatorato.
Gavrilo Princip (indicato dalla freccia) viene arrestato e sottoposto a tentativo di linciaggio subito dopo l'attentato alla coppia imperiale.
Nelle giornate convulse che seguirono, un’escalation di mobilitazioni, dichiarazioni arroganti e alleanze coatte portò la Russia zarista – che al tempo si atteggiava a paladina del panslavismo (ed i Serbi erano gli slavi del sud) – a dichiarare guerra all’Austria-Ungheria. Cominciava la Prima Guerra Mondiale, che farà circa 37 milioni di morti e traghetterà il Mondo nell'epoca contemporanea. E’ storicamente accettato, infatti, che essa darà la stura ai tre Fascismi degli anni Venti-Trenta e, di conseguenza, alla Seconda Guerra Mondiale, che provocherà a sua volta circa 71 milioni di morti.
E’ incredibile, ma a conti fatti le rivoltellate di quel lontano mattino di Sarajevo provocheranno la morte non solo di due, ma di circa 110 milioni di persone.