Dando per scontato che non siamo qui a parlare delle virtù amatorie del nostro popolo, l'argomento che propongo riguarda un pedale boost prodotto in Italia.
È da molto tempo che, nel momento in cui le mie esauste finanze mi consentono di abbandonarmi agli acquisti voluttuari, coltivo il desiderio di inserire nella mia attrezzatura qualcosa di made in Italy.
Ci sono andato vicino molte volte, ma alla fine mi sono sempre fatto ammaliare da prodotti esteri.
Questa volta, complice una crescente insoddisfazione per il boost che stazionava in pedaliera già da qualche anno, l’occasione si è presentata anche grazie al fatto di avere scovato il pedale che cercavo, di seconda mano, su un noto sito di scambi online.
Il boost da cambiare era il Micro Amp MXR. Premetto che, secondo me, il Micro Amp è un buon pedale. La mia insoddisfazione era data dal fatto che non mi dava l’impressione di uscire dal mix nel modo chiaro e distinto che avrei desiderato, oltre a produrre un leggero, ma fastidioso, fruscio.
Sarà un mia difficoltà/incapacità, ma non riesco a boostare il segnale con un overdrive. So perfettamente che moltissimi - professionisti e non - lo fanno, ma io non sono mai riuscito a ottenere un suono che mi soddisfi, per cui preferisco dotarmi di un pedale di preamplificazione che fornisca esclusivamente un incremento del segnale in uscita.
Il nuovo pedale è il Il Boost.
Da quando ho scoperto l’esistenza di questo produttore sono ammaliato dalla qualità dei suoi effetti.
Ho avuto modo di sentirli esclusivamente su prove online, mai in diretta, ma ne ho sempre avuto un'ottima impressione. Il Boost mi ha soddisfatto pienamente.
Il pedale si presenta con uno chassis robusto e una livrea sobria ma accattivante in bi-colore bianco-verde.
Le dimensioni sono identiche al Micro Amp.
Ai due lati si trovano In e Out, mentre l’alimentazione è a 9 volt tramite la classica pila o con presa per il trasformatore con negativo centrale.
Abbiamo uno switch per l’On/Off e un potenziometro per il gain. Il pedale è true bypass.
Quello che voglio sottolineare non è tanto la riserva di gain che è in grado di erogare, la quale in ogni caso è notevolissima e si avvicina ai 40db.
Azionando il boost si percepisce chiaramente un'apertura del suono, non solo un aumento di volume.
L'impressione è quella di un suono più cristallino, più ricco di frequenze, senza che il timbro dello strumento venga minimamente alterato.
A tutto ciò si aggiunga l’estrema silenziosità, anche a elevati livelli di gain.
Ho realizzato due brevissime clip. Per registrare non possiedo attrezzature di rilievo, per cui temo che le caratteristiche del pedale non si percepiscano appieno.
All'ascolto diretto vi assicuro che è così.
Mi sono concentrato nel cercare di farvi sentire non l’aumento di volume, ma l’apertura del suono.
Le clip sono realizzate con Stratocaster, Hot Rod Deluxe, riverbero e delay (leggerissimo).
Volume e toni di chitarra e ampli sono identici in ogni clip.
Il suono si differenzia esclusivamente dall’utilizzo o meno del boost.
Clean sul canale distorto dell’Hot Rod a gain tre senza boost
Clean sul canale distorto dell’Hot Rod a gain tre con attivazione del boost lasciando il gain del boost a zero
Overdrive sul canale pulito dell’Hot Rod senza boost
Overdrive sul canale pulito dell’Hot Rod con boost a gain tre (in una ipotetica scala da zero a dieci)
Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.