Paolo Pilo affronta uno tra i più grandi successi di Sergio Caputo. Pianoforte, fiati e percussioni vengono sintetizzati in una singola chitarra acustica per l'arrangiamento di "Il Garibaldi Innamorato" analizzato per noi.

Ritmo latino e chitarra acustica vanno sempre molto d'accordo. Quando agli ingredienti si unisce l'estro artistico di Sergio Caputo il risultato è assicurato.
"Il Garibaldi Innamorato" è il brano con cui, nel 1987, il cantautore partecipa per la sua prima volta al Festival di Sanremo.
Ritmata e divertente da ascoltare quanto da suonare, la canzone è un trionfo di strumenti ben intrecciati tra loro per creare una sonorità sudamericana che trascina e fa battere subito il piede.
Con un po' di attenzione per i dettagli e qualche asso nella manica, anche "Il Garibaldi Innamorato" può essere trasposta con successo su una chitarra sola, per accompagnare il canto nei set acustici o nelle serate tra amici.
L'intro, che nella versione originale è affidata al pianoforte prima e agli ottoni poi, è trasferibile con facilità sulla chitarra. Lo strumming muto che segue il riff permette anche di fare il verso allo shaker e le percussioni sullo sfondo.
Una plettrata decisa e ben ritmata durante tutto il brano tiene vivo il groove e gli accordi, semplici ma dal sound ricercato, riempiono il tutto con bassi in movimento e un'armonia in grado di sostenere l'intero pezzo senza annoiare l'ascoltatore.

Nel secondo video, riservato ai soli Accordiani, Paolo mostra nel dettaglio l'intro, nota per nota, e gli accordi del brano.