Da poco mi diletto a costruire pedali fuzz e overdrive per pura passione, non a scopo di vendita. Compro i vari componenti online e li assemblo seguendo schemi storici tipo Fuzz Face o TS808.
Ciò che mi chiedo adesso è la differenza timbrica che può apportare al suono una diversa marca di condensatore, per esempio Mallory 150, Orange Drop, Mustard Cap inseriti nel Fuzz Face.
Se qualcuno conosce la differenza in termini di timbro perché ha sperimentato o perché conosce fisicamente il risultato del materiale, potrebbe spiegarlo rispondendo a quest'articolo.
Risponde Pietro Paolo Falco: per pura coincidenza, giusto alcuni giorni fa ho avuto un breve scambio a riguardo con Vincenzo Tabacco, noto costruttore degli amplificatori omonimi.
Si parlava della selezione dei componenti, di come potesse andare ben oltre la fase progettuale su carta interessando non solo valori e tolleranze, ma la composizione stessa dei modelli scelti. In questo vanno considerati in primis i materiali, e solo in minor parte la marca.
Vincenzo mi raccontava di essere preso dalla messa a punto di alcuni nuovi prodotti, una sorta di fine-tuning consistente in prove su prove in cui si adottano vari tipi di componenti equivalenti su carta ma diversi dal punto di vista costruttivo. Nello specifico e relativamente agli amplificatori, decantava le proprietà dei condensatori in mica argentata i quali, confrontati ad altri apparentemente identici se non migliori, sortivano un effetto molto più piacevole: laddove alcuni condensatori generavano un tetto di alte frequenze tagliente e fastidioso, questi non risultavano affatto penetranti, sebbene non avessero alcun problema a riprodurre quelle stesse frequenze.
Anche una semplice resistenza, che nella pratica è un conduttore avvolto della lunghezza necessaria a ottenere il valore in ohm desiderato in pochi millimetri, porta con sé altri fenomeni, come la capacità elettrica che si forma al suo interno.
Puoi trovare diverse indicazioni sui datasheet dei componenti che acquisti, ma bisogna fare attenzione anche al fatto di avere a che fare con correnti alternate (segnali) che possono alterarne le caratteristiche al variare della frequenza.
Un componente da solo probabilmente non farà differenza, o quantomeno non creerà una differenza udibile, ma un intero circuito potrebbe risentire della scelta di una tipologia di componenti piuttosto che un'altra, e il risultato potrebbe variare da un circuito all'altro.
La soluzione, come spesso accade, è sperimentare, seguendo i propri gusti e facendo tesoro dell'esperienza.