Lo sport preferito dal chitarrista è probabilmente passare dal digitale all’analogico e viceversa a intervalli di tempo irregolari e in modi repentini, vendere pedali per comprare rack, vendere rack per comprare stompbox e via dicendo. Le esigenze di vita e di praticità hanno un ruolo importante, e a questa olimpiade del compra/vendi ho deciso di (ri)vendere tutti i miei pedali incluso il case per approdare a quanto di minimo in termini di peso/costo/ingombro sia presente sul mercato.
Arrivo al Valeton Dapper Mini, uno stompbox dalle dimensioni contenute che al suo interno dispone di un accordatore a LED con Mute della chitarra, un delay tap tempo, un chorus, un overdrive classico e un distorsore hi-gain. Il Valeton è fabbricato in Cina ed acquistato su internet da un noto distributore tedesco per un costo abbordabilissimo.
Quando arriva a casa, è più piccolo di quanto mi aspettassi. Con un classico alimentatore esterno, la costruzione mi sembra solida e le manopole, per quanto piccole, hanno un loro perché.
Il tuner dà la possibilità di accordare qualsiasi nota ma non è cromatico, quindi ottimo per accordatura standard ma anche open, senza però accidenti (nel senso musicale), utile al suo scopo primario con LED molto luminosi. Ottimo per situazioni live.
A una prima impressione, il delay somiglia a un digital delay, ma smanettandoci un po' assume connotati più analogici. Il tap tempo fa il suo dovere calibrando la cadenza al ritmo giusto.
Il chorus è ottimo, io personalmente lo uso sempre a un determinato decay anche perché trovo che il chorus alla fine abbia un ruolo di colorazione e non tanto di modeling, quindi mi va benissimo.
L’overdrive è ottimo, con la Stratocaster restituisce i timbri tipici del TS9 caricandolo di poco gain, ottimi per il blues/rock. Il distorsore è molto più cattivo, e anche se lo uso meno è comunque utilissimo trovarlo lì a disposizione anche, se a differenza degli altri effetti, l’overdrive switcha a distorsore non a pedale ma con un interruttore.
Inoltre c’è una piccola uscita per suonare in cuffia con simulatore di ampli. Utilissima in situazioni casalinghe ma anche di viaggio, restituisce un timbro accettabile per gli usi consentiti.
L'obiettivo della praticità è stato raggiunto col minimo sforzo economico e mi permette di andare in sala solo con una custodia morbida, due cavi e il Valeton.
Detto questo, è bene specificare per i chitarristi in fase di ricerca del suono specifico che questo oggetto non è paragonabile a quattro pedali boutique o a un Carl Martin Quattro che costa cinque volte tanto, ma è destinato a mio avviso a ricavarsi una fetta di mercato consistente per chi come me ha deciso di alleggerirsi senza dover necessariamente infilarsi nel tunnel delle pedaliere digitali, che alla fine sono ancora un altro universo con diverse peculiarità.
Ultima osservazione: se proprio vogliamo integrarlo di tutto, basterebbe aggiungere un compressore e un wha, ma ora ovviamente non ci penso, altrimenti - modello Inception - fra sei mesi mi ritrovo con altri 48 pedali e ricomincio da capo. |