di redazione [user #116] - pubblicato il 17 settembre 2019 ore 16:30
I Talent Show sono un argomento che puntualmente scatena accese discussioni tra i musicisti.
Per alcuni sono il male assoluto: favoriscono l’omologazione tra gli artisti e sono responsabili dell’appiattimento che intristisce, a detta di tanti, la scena attuale. Per molti altri, invece, rappresentano l’unica vetrina veramente autorevole e sensata a cui un giovane artista può ambire.
Gli spazi per esibirsi proponendosi in maniera originale, oramai, sono sempre meno. E i pochi che restano e offrono la possibilità a giovani artisti, musicisti e band di esibirsi raccolgono sempre meno interesse e affluenza di pubblico. Anzi, nota più amara di uno scenario già desolante, è che sono i musicisti e gli artisti emergenti i primi che tante volte snobbano rassegne, contest e live di altre band. Rendendosi così, i primi responsabili nel non supportare una scena che invece, prima di ogni altra cosa, dovrebbe ritrovare dall’interno interesse, supporto e spinta.
Così il Talent Show diventa inevitabilmente la piattaforma più anelata, capace di garantire da subito visibilità enorme e un confronto con realtà professionali e altrimenti irraggiungibili.
Recentemente le nostre amiche CapGirls hanno partecipato alle selezioni di XFactor, probabilmente il più noto tra i talent show. Ci siamo fatti raccontare questa esperienza e le ragazze, in maniera leggera e brillante, hanno trasformato questa avventura in una manciata di consigli che si auspicano possano aiutare gli altri giovani musicisti che l’affronteranno.