Fender licenzia John Cruz per un post violento [aggiornato]
di redazione [user #116] - pubblicato il 08 giugno 2020 ore 23:45
Il masterbuilder avrebbe pubblicato una vignetta profondamente scorretta sul suo profilo Facebook, un gesto che secondo alcuni gli sarebbe costato il licenziamento.
A poche ore di distanza dal ciclone mediatico che ha investito il fondatore di Fulltone, c'è una nuova tempesta che stavolta si abbatte su John Cruz. Uno tra i più stimati Master Builder di casa Fender avrebbe pubblicato un post molto sgradevole sulla sua pagina Facebook, e questo gli sarebbe costato il posto di lavoro.
Secondo il magazine Gearnews, Cruz avrebbe postato un meme sarcastico e a sfondo violento, ironizzando sulle proteste che stanno scuotendo gli USA dalla morte di George Floyd.
Il post non risulta ora essere pubblico sulla sua pagina. La notizia arriva imprevedibile: solo pochi giorni fa, un comunicato stampa con firma del CEO Fender Andy Mooney esprimeva solidarietà nei confronti della comunità afroamericana e della popolazione impegnata nelle proteste.
Mentre scriviamo, la vicenda non trova ancora conferma ufficiale dalle parti chiamate in causa. Tuttavia, il nome di John Cruz appare depennato da una versione del catalogo Custom Shop 2020 appena resa disponibile online a sostituire quella di ieri. Il bassista Gregor Fris, tra i primi a mostrare indignazione per l'accaduto, sul suo profilo Facebook, spiega: "Fender mi ha chiamato e abbiamo avuto uno scambio amichevole e costruttivo circa l'incidente. A questo punto, John non è più un dipendente Fender".
In un momento tanto difficile per l'intera umanità, di questa vicenda - qualora confermata, ma sono pochi i dubbi - si sarebbe davvero fatto a meno. Rinunciamo a dare visibilità o commentare la squallida immagine che John Cruz avrebbe condiviso e che sta girando in Rete in queste ore, perché la riteniamo indegna delle nostre pagine.
La musica deve unire. Per questo anche noi, da musicisti contrari a qualunque violenza e discriminazione, intendiamo limitarci a manifestare la nostra solidarietà al management Fender per il coraggio dimostrato. Non è facile per unmanger - soprattutto in momenti di una profonda crisi mondiale - privarsi della collaborazione di uno dei più celebrati masterbuilder in nome di un ideale. Il mangement di Fender l'ha fatto, dimostrando di essere una grande azienda, anche oltre gli iconici strumenti che produce da oltre settant'anni.
Seguiremo la storia da vicino in attesa di dichiarazioni a riguardo da parte di John Cruz e Fender, nella speranza che l'intera storia si riveli infondata.
Aggiornamento del 9 giugno 2020. La notizia è confermata da un portavoce dell'azienda: "Fender has terminated its relationship with Custom Shop Master Builder John Cruz, he is no longer with the company". Dopo queste parole il portavoce ha aggiunto che "Fender would issue no further comment as a matter of policy”.
In linea di massima, non mi piace che compagnie si intromettano nella vita privata extralavorativa e che licenzino in base alla libera espressione di pensiero. Unica eccezione, discorsi che incitano
alla violenza, e in questo caso a mio avviso Fender ha fatto bene, anche prima di ovvie considerazioni su come un nome che tira vendite e che e' di fatto un brand debba evitare esternazioni stupide
che possono essere associate al marchio.
Credo che sia comunque da rimarcare che negli Stati Uniti c'è una cultura aziendale e - in generale - regole molto diverse nel campo lavorativo a rispetto all'Italia. Forse sbaglio, ma penso che in
Italia sarebbe molto più difficile licenziare in tronco un dipendente di un'azienda per un post privato (seppure pienamente criticabile). Comunque la questione è spinosa. Nel caso del fondatore
della Fulltone il pubblico e i clienti hanno giustamente il diritto di boicottare i prodotti della ditta (il post mi pare fosse uscito sulla pagina ufficiale della Fulltone). Ovviamente qui il
problema è che una grande ditta licenzia un dipendente per un post privato che non riguarda specificatamente l'ambito lavorativo. In questa circostanza tutti possiamo condividere (giustamente) lo
sdegno per il post di Cruz, ma un domani potrebbe non essere così facile decidere dove sia "il giusto".
In realtà anche da noi sarebbe possibile un licenziamento per un motivo simile.
Ad esempio nel contratto dei metalmeccanici è scritto che il lavoratore che provochi grave nocumento morale o materiale all'azienda può incorrere nel licenziamento senza preavviso.
Se sei una "icona" aziendale e scrivi bestialità sui social puoi essere licenziato.
Poi è diritto del lavoratore rivolgersi al giudice per stabilire la legittimità o meno del licenziamento.
Si, nel caso di Cruiz e' una scelta ovvia. Lui non era un semplice impiegato, ma un vero e proprio brand per trainare vendite. Idem per il boicottaggio di Fulltone, il nostro doveva tenersi le sue
opinioni per se stesso se voleva evitare danni alla compagnia che porta il suo nome.
Pero' negli USA stiamo vedendo licenziamenti di gente anonima che ha scontri con persone ripresi in video... ora, non che non mi faccia piacere vedere un maledetto razzista licenziato, ma al tempo
stesso mi sembra un'intromissione eccessiva, un'interferenza nella liberta' di pensiero, anche se un pensiero spregevole. Ad esempio la tipa che a Central Park ha chiamato la polizia contro una
persona - nero - che le aveva chiesto di mettere il guinzaglio al cane... ok, una vera bastarda, ma non si e' presentata dicendo "io sono Karen e lavoro per la Vattelapesca Inc."... pero' il datore di
lavoro l'ha scaricata subito. Un conto e' la giustizia penale e civile, ma l'intervento dei datori di lavoro in vicende personali extralavorative, per quanto discutibili, sta diventando a mio avviso
eccessivo. Questo il senso del mio ragionamento, e sia ben chiaro non e' l'ennesima versione dell'aforisma attribuito a Voltaire, tutt'altro. Semplicemente credo che il compito di rispondere non sia
di un datore di lavoro, se questi non e' parte lesa o chiamata direttamente in causa, come nel caso di Cruz.
Negli States ci sono molte meno tutele rispetto a qui.
Tieni conto però che per loro mentire è una cosa inaccettabile, se ti ricordi il caso Clinton - Lewinsky il problema non fu tanto la relazione ma il fatto che lui avesse giurato il falso.
Questa ha mentito alla polizia per mettere nei guai una persona che era dalla parte della ragione, la fiducia in una persona finisce dopo un episodio del genere.
Io sono sempre dalla parte del lavoratore, intendiamoci, però soprattutto in questi anni bisogna stare molto attenti perché quello che fai nella tua vita privata può avere ripercussioni nella vita
lavorativa.
Ci vorrebbe un giurista per capire fino a che punto un datore di lavoro può spingersi in questi casi. Sta di fatto però che, se pubblichiamo qualcosa su un canale social...questo qualcosa non è
più privato, ma pubblico.
Grazie per la precisazione. Mi è venuto poi in mente in Italia il caso dell'insegnante licenziata qualche
anno fa per aver apostrofato a male parole dei poliziotti durante una manifestazione di protesta. Anche lì il caso creò molte polemiche giustamente. Come scrivevo sopra rimango sempre un po'
perplesso in casi come questo, nel senso che a me sembra un'arma a doppio taglio. Da una parte può sembrare giusto che una datore di lavoro punisca un dipendente che affermi cose percepite come
socialmente e moralmente inopportune. D'altro canto una prassi del genere (oggi come oggi facilmente implementabile visto l'uso dei socials) può veramente divenire una forma di censura. Questo lo
dico pur ribadendo che anch'io sono assolutamente contrario al post di Cruz che ho trovato poco rispettoso e di cattivo gusto.
"Non e' facile per un'azienda - soprattutto in momenti di una profonda crisi mondiale - privarsi della collaborazione di uno dei più celebrati masterbuilder in nome di un ideale. Fender l'ha fatto,
dimostrando di essere una grande azienda, e non solo per gli iconici strumenti che produce da oltre settant'anni. "....sono d'accordo al 100%.
Non ho letto il post razzista,mi sembra incompatibile essere amanti del rock ed essere anche razzisti.
Però tutto è possibile.
Anche essere un grande master builder ed una grande testa di cazzo contemporaneamente.
Mi sento di dire che qui siamo addirittura oltre il razzismo, è violenza verbale, derisione macabra e profonda ignoranza. Che tristezza, a questo punto spero vivamente in un hackeraggio.
Non so....a me questa corsa alla correttezza, nel momento in cui più l'impellenza mediatica lo richiede, puzza. Oltre ad essere un atteggiamento tutto americano. Non sappiamo cosa abbia scritto di
tanto salace John Cruz, ma per esempio il patron della Fulltone si è dovuto scusare con la coda tra le gambe per il solo essersi lamentato dei saccheggi impuniti e non controllati, a danno dei
piccoli commercianti. Lo hanno tacciato di essere dalla parte del sistema.
Solo a me ricorda tanto il putiferio scatenatosi con "Metoo", in cui all'improvviso tutti si sono ricordati di essere stati i chirichetti abusati da qualcuno, trasformando per esempio la carriera di
Kevin Spacey in un inferno di cause legali, per poi essere timidamente riabilitato, una volta scoperto che non era assolutamente imputabile di nulla?
Ricordiamoci che mamma Fender è prima di tutto una multinazionale, che produce in Cina a bassissimo costo, che usa le economiche manine di messicani per far aumentare i margini di profitto. E che fa
un'analisi costi/benefici quando decide di prendere una decisione drastica come l'allontanamento di un personaggio importante ma lesivo della propria immagine.
Quindi non idealizziamo troppo questa decisione, a Scottsdale si saranno sentiti mettere le mani in tasca, e si sono fasciati la testa in maniera lungimirante.
Ok, vedendola è da condannare, sicuramente. Un personaggio iconico e pubblico nella musica dovrebbe e deve risparmiarsi queste esternazioni balorde, ancorché black humour. Ma ancora mi convince poco
il pulpito della predica. Fender si è liberata di chi ha visto come una mela marcia, in un momento in cui non servono mele marce.
Ri-concordo pienamente. Fender non vuol certo rischiare boicottaggi, specialmente in un momento economicamente fragile come questo. Il licenziamento ci sta tutto, Cruz è stato un idiota sia per il
messaggio in sé, sia perché uomo-immagine di un colosso produttivo. Oltretutto, avesse evidenziato in modo sensato e rispettoso che le proteste non possono giustificare violenza gratuita, avrebbe
comunque rischiato il licenziamento, figuriamoci con quello sventurato post. Ma anche a me i rimandi agli "ideali" Fender, che leggo qua e là, fanno dubitare assai.
Sul fatto che la Fender avrà fatto l'analisi costi/benefici credo ci siano pochi dubbi, ma penso anche che rinunciando a lui comunque si siano giocati un bel po' di soldini. Soprattutto nell'ambito
top di gamma e collezionistico credo. Quindi un po' di 'onesto' coraggio credo che Fender l'abbia manifestato.
Non voglio prendere le difese di Cruz, ci mancherebbe.
Il post é davvero stupido e violento, ma non necesariamente razzista. In questi giorni negli States molte persone sono indignate per come si sono svolte le proteste per la morte di Floyd. Il motivo
della protesta é assolutamente giusto ma é sfociato in scorribande di distruzione. Fulltone ha rimarcato questo e anche il post di Cruz riguarda questo, ovvero la contrarietá a come si sono svolte
le manifestazioni non il motivo delle stesse.
Detto questo, il post esprime violenza per fermare altrettanta violenza e Fender ne ha preso le distanze giustamente.
Nel web e sui social network si vede veramente come l'essere umano possa trasformarsi in feccia.
Ho visto lo screen shot del post, ed è veramente incommentabile... pover'uomo, potevi entrare nella leggenda e ti sei bruciato come un adolescente idiota... adesso vai a costruire chitarre da altre
parti.
In questo caso sì, che possedere uno strumento fatto da costui, può suscitare un certo imbarazzo, altro che Mr. Fuller.
La Fender ha dimostrato di avere le palle, bravi.
Il post che ha pubblicato non è razzista, ma molto molto di più. E' maledettamente macabro e pregno di una stupidità ignorante che è molto peggio di un post razzista: addirittura Cruz ironizza sul
"fastidio" provocato dalla gente che protesta sulle highway, neanche si sofferma sulla motivazione (omicidio di Floyd) dimostrando così di non voler neanche considerare la morte di un afroamericano
degna di essere oggetto di una protesta. Qui si va oltre al razzismo, lo si "tollera" come fosse un naturale costume sociale, allora si è complici di questo orrore, come se una parte della società,
quella nera, non fosse degna di essere parte dell'America, come gli invisibili "paria" in India, una casta così bassa che neanche viene considerata appartenente al genere umano. No, non è un post
razzista, è un post da olocausto...ed il fatto che a pubblicarlo sia un cittadino americano di origine ispanica mi sdegna ancora di più , visto che anche i suoi connazionali assieme agli
afroamericani sono oggetto quotidiano di atti di razzismo, bullismo, soprusi e sfruttamento. Fender ha fatto benissimo, vista la sua storia e la sua politica di inclusione da sempre marchio di
fabbrica. Cruz è solo un misero "prodotto" della politica di Trump, che la idrossiclorichina faccia presto il suo "lavoro"....
Gli americani bianchi sono fuoriusciti europei, i primi addirittura ergastolani, ma evidentemente hanno memoria corta, molto corta. Provengono da un continente, l'Europa, che ha abolito la schiavitù
fin dal 1257, a Bologna, con la liberazione di 5885 persone, pagate ai proprietari, dall'allora Comune, in ragione di 10 bolognini per gli adulti e 8 per i minori di 14 anni (un bue ne costava 15). In
Arabia e Turchia è rimasta fino a ... (non sappiamo nemmeno se in estremo oriente non ci sia più), ma da europei, nel 1600 quando iniziarono le deportazioni forzate e le aste nei mercati americani,
erano già 400 anni che non la si praticava più. GLI AMERICANI L'HANNO REINTRODOTTA. Dopo 250 anni d'importazione forzata hanno dovuto dichiararla fuorilegge, salvo continuare trattare i neri come
schiavi per altri 100 anni (ed arriviamo agli anni '70). In questi ultimi 50 anni le cose non si sono normalizzate ed assistiamo a ciclicamente a questi episodi di razzismo. Io penso che gli americani
vadano educati, ce ne saranno tanti che non ne hanno bisogno, ma finché proprio questi ultimi non isoleranno chi, in mezzo a loro, mostra continuamente questi atteggiamenti, provocando finalmente una
reazione delle istituzioni (che nelle parole si dichiarano il paese dove è nata la democrazia ...), ai miei occhi saranno tutti colpevoli per quanto succede. Paul.
Ho avuto modo di vedere il post di jhon Cruz e in tutta sincerità lo trovo di dubbio gusto magari, ma tutto fuorchè razzista. In pratica un meme come ne girano a migliaia sui contatti di ognuno di
noi che probabilmente decontestualizzato farebbe pure sorridere nella sua demenzialità. Poi certo oggi viviamo nel secolo dei giustizialisti che si indignano per un post online e come qualcuno sopra
ricordava non si fregano minimamente se quello di cui dispongono è frutto di morti e sofferenze che vanno ben oltre gli atti di razzismo riconosciuti come tali. Licenziando Cruz (che per altro con il
cognome che si ritrova ce lo vedo proprio come sporco fascista nazista razzista ecc. Ecc.) credo che fender abbia tutelato se stessa per quello che la gente patetica vuole vedere in un post senza
sapere manco chi è la persona che lo ha messo.
In America non si sta protestando per astratte questioni di principio, si sta protestando perché c'è un numero non indifferente di cittadini innocenti uccisi impunemente dalla polizia sulla base di
un pregiudizio razziale.
Pubblicare un'immagine del genere non sarà strettamente razzista ma comunica comunque una totale assenza di empatia ed umanità, e il fatto di avere origini ispaniche purtroppo non è una
discriminante, le minoranze etniche sono spesso in lotta tra di loro a prescindere dal fatto di essere a loro volta discriminate dai bianchi.
Il post di Cruz e' inutile, nel senso che se vuole essere ironico non lo e', se vuole essere provocatorio neanche. Di stron***e di questo tipo in rete se ne vedono tante; sta di fatto che la sua e'
una posizione di rilievo, e' un personaggio noto, rappresenta se stesso ed un brand che piu' che brand e' un icona e quindi non puo permettersi di postare simili stron***e, per cui se Fender lo ha
licenziato vuol dire che aveva la capicita' di farlo e forse, dico forse, ha fatto bene.
Leggendo vari post in merito mi rendo pero' conto che nessuno puo permettersi di parlare contro i manifestanti, come se questi possono permettersi di devastare, distruggere e praticare violenza solo
per dire la propria opinione e far valere la propria voce. A me sembra "razzismo al contrario" e onestamente nel 2020 se e' vero e sacrosanto che un poliziotto bianco che uccide un uomo di colore e'
inaccettabile e va condannato, e' anche vero che manifestare con violenza va condannato in egual misura. Dico questo senza aver letto ne il post di Mr. Fulltone e senza aver seguito tutte le vicende
che sono accadute negli USA negli ultimi giorni, ma con la certezza che strumetalizzare episodi e' la cosa peggiore che si possa fare e con la sensazione che la legge tende spesso a proteggere i
colpevoli e vessare chi spesso non c'entra nulla.
Se avessi approfondito un po' di più sapresti che spesso sono gruppi di suprematisti bianchi a far sfociare le manifestazioni in violenza proprio per causare una repressione più forte.
E comunque quando il presidente si rifiuta di accettare qualunque compromesso ed anzi invoca l'intervento dell'esercito contro i propri cittadini ci sta, purtroppo, che qualche testa calda ne
approfitti.
Non si possono mettere sullo stesso piano le responsabilità di forze dell'ordine e istituzioni con quelle di privati cittadini.
Ma di che cittadini parli? Quelli bianchi e neri che hanno visto distrutti anni di duri lavoro e attività che vorrebbero essere protetti dalle istituzioni o di quelli che con il pretesto della
diseguaglianza sociale e razziale stanno devastando le città?
Forse ho mal interpretato.... Invoca l'esercito contro i propri cittadini.. Se così fosse mi scuso, ma il tuo commento mi fa capire che la tolleranza verso la diversità di pensiero anche qui su un
blog di musicisti (per altro l'unico in cui sono iscritto e che commento) è stata completamente abolita.
Oh povero cucciolo indifeso vittima del pensiero unico...
Ma su, ti si sta solo dicendo che focalizzarsi esclusivamente sui danneggiamenti ignorando
- la moltitudine di persone che partecipano alle manifestazioni che non ci hanno nulla a che fare
- che alcuni di questi disordini sono fomentati ad arte da frange che vogliono appunto screditare il movimento BLM
- che le forze dell'ordine, oltre ai tanti casi di impunità all'origine delle proteste, hanno spesso tenuto comportamenti incivili nei confronti dei manifestanti pacifici
- che il presidente stesso anziché proporre mediazioni punta ad esacerbare lo scontro
è un atteggiamento molto parziale, se non in malafede.
Infatti ho premesso che non ho approfondito ne tantomeno seguito le ultime vicende. Il mio post si estendeva al fatto che purtroppo e' insito nella natura delle "fazioni", che siano politiche,
calcistiche, musicali, ecc... speculare e strumentalizzare avvenimenti a proprio vantaggio. Finche accadra questo, purtroppo accadra sempre, si risolveranno poche cose. Concludo, anche perche questo
e' un forum musicale, con una frase che se non erro e' stata pronunciata da Denzel Washington, grande persona oltre che grandissimo attore, il quale recitava che per mettere fine al razzismo non
bisogna scrivere che "un uomo nero e' stato ucciso da un poliziotto corrotto bianco" ma semplicemente che "un uomo e' stato ucciso da un poliziotto corrotto". Penso che con poche parole sia riuscito
ad esprimere un concetto nel miglior modo possibile, e personalmente condivido perfettamente. Buona giornata e buona musica!
No, è una stupidaggine: in primis perché i poliziotti non sono "corrotti" ma la violenza e il pregiudizio sono radicati nel loro agire se non direttamente incoraggiati, in secondo luogo se ti vai a
vedere i numeri gli arresti violenti e le morti di cittadini neri poi rivelatisi innocenti sono decisamente più alti di quelli che riguardano i bianchi.
La faccenda di Breonna Taylor l'hai seguita, tipo?
Stai facendo un discorso alla "all lives matter" che, guarda un po, è uno slogan dell'estrema destra.
Prima informarsi, poi parlare, possibilmente.
Il problema è che a parte il fatto che è macabro, il post tocca un nervo scoperto perché è successo davvero che un tizio del kkk si sia buttato con la macchina sulla folla, quindi un'ironia
stupida e fuori posto.
Ho visto il post. Ho avuto la nausea, intendo fisicamente sul serio. Qui non si tratta della libertà di esprimere un'opinione, semplicemente perchè queste non sono opinioni.
avevo scritto un post un po' più lungo, in cui non volevo essere polemico. Però l'ho cancellato perchè forse non riusciva. nel post c'era pure questo link
vai al link
Dispiace sempre scoprire che persone che eleviamo a eroi/modelli da seguire/miti siano in realtà molto più stupidi e sprovveduti di quanto ci si aspetta.
Io voglio credere nella buona fede di Cruz, che come tanti che conosco ha pubblicato un post fuori luogo magari ricevuto via Whatsapp da un conoscente o simile, magari alla fine della giornata
lavorativa, senza pensarci su troppo.
Il problema è proprio questo, che questo tipo di messaggi continua ad essere presente in svariate maniere senza che scatti automaticamente un nostro filtro che li blocchi subito. Passano dai comizi
di Trump e Salvini, passano sui social, una volta erano rilegati ad alcuni tavoli di alcuni bar e lì rimanevano confinati. Il fatto che vengano pronunciati da persone che conosciamo e che non
farebbero male ad una mosca non giustifica la mancanza del filtro, perché è facendo passare questo tipo di messaggi che senza quasi rendersene conto negli anni '20 fascismo prima e nazismo poi
presero il sopravvento, con i risultati che tutti dovremmo conoscere.
Ha fatto bene Fender, nel suo piccolo, a fermare in maniera così clamorosa il proliferare di questo tipo di messaggi. E dovremmo farlo anche noi, con tutti i nostri amici e familiari che continuano a
farli passare come se fossero degli scherzi innocui, che di innocuo hanno ben poco.
Sono pienamente d'accordo. ogni giorno con i social media riceviamo e a volte facciamo circolare senza starci a pensare dosi piccole o grandi di cinismo, misantropia, razzismo, discriminazione (nelle
varie declinazioni razziali, sessuali, pseudopolitiche ecc.) nichilismo spiccio. Non ci facciamo caso ma questa roba è come un veleno che intossica, accumulandosi piano piano fino a modificare il
modo di pensare e poi di agire della gente. E a volte, come nel caso di Cruz, fa anche danni immediati e probabilmente sottovalutati dall'interessato. Infatti non mi sembra che Fender abbia dimostrato
coraggio, ma solo buon senso e fiuto per gli affari: il post di Cruz è disgustoso più che razzista e in un settore nel quale si producono beni che attengono al "lifestyle", come dicono loro, essere
rappresentati da uno che trova divertente o condivisibile quella roba è una pessima pubblicità e può far danni veri. Cruz avrebbe dovuto aspettarselo e starci attento, e invece si è lasciato
andare. Quello che dà da pensare è appunto quanto sia lrrefrenabile la voglia di esternare sui social network e quanto se ne sottovalutino gli effetti anche se disastrosi: una persona che aveva una
posizione lavorativa invidiabile, e una notevole notorietà, sia pure limitata ad un settore specializzato come quella di un master builder Fender, si è letteralmente giocato sia la carriera in
azienda sia la possibilità di un'attività in proprio di alto profilo (e ha bruciato un marchio potenzialmente redditizio, il suo nome), e ha buttato via una reputazione costruita in anni di lavoro,
solo per aver pubblicato una schifezza che non è nemmeno l'esternazione di un pensiero o di un'opinione. Del resto, dal magistrato in malattia che postava le foto del suo giro del mondo in barca a
vela alle tante persone che hanno perso un'occasione di lavoro perchè i loro profili social mostrano cose potenzialmente imbarazzanti per il datore di lavoro il fenomeno è diffuso. E per spiegarlo
non si può che far riferimento alle leggi fondamentali della stupidità umana, teorizzate per scherzo ma non troppo da Carlo M. Cipolla: Prima Legge Fondamentale: sempre ed inevitabilmente ognuno di
noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione. Seconda Legge Fondamentale: la probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della
persona stessa. Terza (ed aurea) Legge Fondamentale: una persona stupida è una persona che causa un danno ad un'altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé
od addirittura subendo una perdita. Quarta Legge Fondamentale: le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide. In particolare, i non stupidi dimenticano
costantemente che in qualsiasi momento e luogo, ed in qualunque circostanza, trattare e/o associarsi con individui stupidi si dimostra infallibilmente un costosissimo errore. Quinta Legge
Fondamentale: la persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista. Corollario: lo stupido è più pericoloso del bandito.
Non ho visto la vignetta e penso che non cambi molto la sostanza: ovvero che l'azienda non può non tener conto della reazione pubblica e in particolare del mondo della musica al post di Cruz. Una
reazione indignata di massa mette a rischio un'intera azienda e il suo futuro. Purtroppo non c'era alternativa. Sto vizio di postare in pubblico il proprio pensiero politico...
Infatti il succo è proprio questo.
Non è questione di "giustizialismo", o di "opposizione al razzismo" o di altro.
Il succo è che Fender (e sottolineo Fender) non può tollerare che un suo dipendente (a me Cruz non ha mai ispirato fiducia, ma è un mio pregiudizio, è sempre stata una questione di pelle) che per
il mondo intero è una punta di diamante, posti una roba del genere, appunto al mondo intero.
Se l'è propio cercata.
Non ci vuole affatto un giurista. Un'azienda può tranquillamente licenziare un dipendente che, ovunque, prenda una posizione che possa danneggiarne l'immagine. Non è mica accaduto in Italia dove
c'è il ricorso al TAR, al giudice del lavoro ecc.
Negli Stati Uniti da anni è già possibile licenziare un dipendente che ad esempio si metta in malattia e poi posti su FB le foto da un luogo di vacanza.
E' successo qualche anno fa nell'azienda dove lavoro che una dipendente è stata licenziata per aver pubblicato una sua foto ad un concerto (Modena Park Vasco Rossi) mentre era in malattia...
Non commento la questione in se', ma facciamo due conti: Fender è stata fondata nel 1946, il discorso di Martin Luther King al Lincoln Memorial (I have a dream) del 1963. Ora, va benissimo che da
qualche parti si inizi, ma dove sono stati tutti questi paladini dell'integrazione razziale (e comprendo anche quelli che ce l'hanno con Fulltone) negli ultimi 57 anni? Se la situazione negli USA è
quella che è non credo sia colpa del solo Cruz.
Ciao
Concordo al 100% con la tua osservazione , gli USA sono una nazione nata sul sopruso e sulla violenza perpetrata ai danni dei popoli che vi abitavano da sempre i nativi americani e degli africani
deportati in USA per diventare schiavi .E purtroppo ancora oggi a distanza di secoli dopo tutte le battaglie per i diritti civili contro il razzismo in USA un uomo può essere ucciso per il colore
della pelle.
Adesso che è ufficiale il licenziamento, aspetto che Quaini si vende la sua favolosa Strato appunto JC se non erro, che mi fa sbavare troppo quando la sento suonare (da lui)...
Il vero problema é l'incosciente opportunismo dei politici di ambo le parti. Con una tensione sociale pompata questi livelli, cosa succederebbe se un poliziotto di colore uccidesse un criminale
bianco? La risposta purtroppo è abbastanza scontata.
Chiunque fosse in possesso di uno strumento manipolato da Cruz e si sentisse a disagio, sappia che sono disposto a ritirarglielo gratuitamente in tutta Italia, isole comprese, per alleviargli la
sofferenza.
John Cruz può andare a lavorare dove vuole o aprire una sua fabbrica.
La Fender poteva dissociarsi dal tema.... Perdere John Cruz non è stato un buon affare.
Vostro Paolo
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