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Roberto Ionta
utente #16 - registrato il 11/02/2002
Città: Cagliari
Sono interessato a: Chitarra elettrica.
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Attività

Smagnetizzare e rimagnetizzare un single coil
di Roberto Ionta | 18 novembre 2015 ore 13:47
Ciao a tutti, mi serve una consulenza, ho un pickup single coil, non so bene di che marca sia, comunque ha la polarità dei magneti ( non l'avvolgimento) invertita rispetto ai pickups Fender stratocaster vintage, vorrei sapere come posso fare a smagnetizzarlo e quindi rim...
Una jam con Roger Glover non ha prezzo
di Roberto Ionta | 15 settembre 2010 ore 10:30
Ciao a tutti gli accordiani, è da parecchio che non invio un articolo, ma ciò che mi è successo ha talmente dell'incredibile che ho deciso di rendere partecipi tutti quanti di questa bellissima avventura e dire due parole su un uomo che ha fatto la storia del rock: Roger Glover, bassista storico dei Deep Purple.
Problemi a un Digitech 2120 Artist
di Roberto Ionta | 01 marzo 2009 ore 23:19
Cari Accordiani, sono entrato in possesso del pre valvolare-multieffetto Digitech 2120 Artist, la macchina mi soddisfa molto come suoni e possibilità, ma ho riscontrato un difetto piuttosto fastidioso. Praticamente una volta che entro in edit mode i potenziometri che servono per variare i vari parametri funzionano male, vanno a salti o non cambiano i parametri.
Cambiare le valvole su uno Zoom G9.2tt
di Roberto Ionta | 28 dicembre 2008 ore 00:42
Ciao a tutti..questo Natale mi sono voluto fare un regalo, ho acquistato la pedaliera zoom G9.2tt, sono abbastanza soddisfatto, però vorrei poter cambiare le due valvole 12AX7 per metterne altre di migliore qualità, qualcuno sa dirmi come fare, cosa devo smontare con esattezza per evitare di combinare danni? grazie a tutti ed auguri.
Cerco notizie su un ampli Meazzi Vintage
di Roberto Ionta | 19 ottobre 2008 ore 21:02
Ciao a tutti, rovistando nelle vecchie scatole di cianfrusaglie ho riesumato un piccolo ampli a valvole Meazzi che mi fu regalato circa 20 anni fa, modello "S Metropolitan", con tre valvole, delle quali solo una è rimasta integra e quindi riconoscibile, è la pre 12AX7, poi è prevista una rettificatrice ed una finale. Avendo cassa e cono a disposizione, mi piacerebbe rimettere in funzione quest'ampli che userei per fare jazz casalingo, qualcuno di voi sa che valvole rettificatrice e finale montava?
KT77 al posto di 6L6 su JCM900?
di Roberto Ionta | 14 giugno 2008 ore 13:17
Qualche settimana fa chiedevo come poter sostituire con le EL34 le 6L6 finali del mio marshall JCM900 da 100 watts. Curiosando sul web ho però scoperto che potrei usare le KT77 senza modificare il circuito, al limite ritarando il bias. Queste valvole dovrebbero assomigliare molto alle EL34.Vorrei sapere innanzitutto se ciò è vero ed a quanto devo portare il bias per un corretto funzionamento delle KT77. Grazie ancora a chi vorrà aiutarmi.
Marshall JCM 900 cambiare le finali da 6L6 a EL34
di Roberto Ionta | 07 maggio 2008 ore 09:25
Cari amici, ho acquistato da poco un Marshall jcm900 dual gain reverb da 100w, il prezzo era talmente conveniente che l'ho preso nonostante questo ampli non godesse di grande fama. In effetti per quanto suonasse decentemente non aveva nulla da spartire rispetto ad un jcm 800 che ho avuto per anni. Per cui mi sono deciso di effettuare le modifiche suggerite in un articolo postato su Accordo qualche tempo fa..il risultato è stato a dir poco miracoloso, l'ampli è cambiato radicalmente..ha un gain pazzesco, non ha più diodi interni, la saturazione è valvolare pura ed il timbro è molto meno vetroso rispetto a prima..ma..il fatto è che queste modifiche sono state fatte sul circuito del pre, la sezione finale è rimasta tale e quale, con un quartetto do 6L6!!
Laney LCII 50 e rumore di fondo
di Roberto Ionta | 18 aprile 2008 ore 16:00
Cari accordiani, ho bisogno del vostro aiuto..ho un ampli a valvole Laney LCII 50 di cui sono pienamente soddisfatto sia nel pulito che nel distorto. Purtroppo però ha un grosso problema che mi sta facendo impazzire: quando spingo la distorsione a manetta il rumore di fondo aumenta in modo fastidiosissimo. Lo uso spesso con una stratocaster vintage, ma anche usando un les paul, la situazione rimane ingestibile.
La scomparsa di Andrea Parodi
di Roberto Ionta | 19 ottobre 2006 ore 23:59
Roberto Ionta scrive: Cari amici, la scorsa notte è morto Andrea Parodi, voce dei Tazenda, un grande musicista sardo che ha saputo esaltare con la sua classe, talento e dolcezza la musica popolare sarda, utilizzando sonorità e ritmi rock fino a farne un progetto originalissimo che ha varcato in confini non solo regionali, ma anche nazionali. Cantante dalla voce particolarissima ed inimitabile, ha avuto importanti riconoscimenti da artisti come Peter Gabriel e Al di Meola. Una grave malattia ne aveva minato irrimediabilmente il fisico da diversi anni, ma nonostante i medici non si spiegassero come riuscisse semplicemente a sopravivere, il suo spirito, la sua forza e determinazione lo ha portato su un palco fino a pochi giorni fa, riuscendo ad incantare, con la sua voce straordinaria, il pubblico commosso ed entusiasta. Si ricorderà la collaborazione con Pierangelo Bertoli in una fortunata edizione sanremese negli anni '90. Ultimamente fece delle tournè con Al di Meola, non si contano le collaborazioni con artisti di fama nazionale ed estera. Come sardo sono tristissimo, ma ritengo che questa sia una grave perdita per tutti i musicisti, che riposi in pace.Roberto Ionta
Riedizioni Fender, ma sono davvero tali?
di Roberto Ionta | 16 gennaio 2005 ore 22:46
Roberto Ionta scrive "In questo mio articolo, destinato soprattutto agli amanti del vintage, vorrei parlare in dettaglio delle differenze costruttive, che poi si traducono anche in differenze di resa timbrica, fra le chitarre elettriche Fender di nuova e vecchia produzione. La mia dissertazione sarà incentrata sulla Stratocaster, mentre in un secondo articolo parlerò di Telecaster".
Ampli Marshall AVT 275 stereo
di Roberto Ionta | 25 gennaio 2002 ore 18:20
Premetto che suono in un gruppo che fa musica mista, ballabile, con tendenza decisa al rock vista la non verde età dei suoi componenti! Ho sempre usato un Fender twin tre canali black face, la penultima edizione per intenderci, e mi sono sempre trovato benissimo sia con i puliti che con i distorti. Uso una strato del ’65 e riuscivo a farla distorcere benissimo senza ausilio alcuno di “scatolette”.
Pistolesi in Sardegna
di Roberto Ionta | 30 luglio 2001 ore 15:52
…continuavo a guardare la mia strato del ’65 con occhio assassino, l’avevo smontata cento volte e nonostante la mia, oramai, lunga esperienza con il vintage, c’era qualcosa che non mi convinceva appieno. Sicuramente i legni mi sembravano originali…i forellini otturati sul retro del corpo erano li, lo scasso dei pickups, ok, misurava proprio 16mm di profondità, il contour body era proprio come doveva essere nella metà degli anni ’60, la verniciatura…beh, quella no, non era originale, ma era molto ben replicata, alla nitro come zio Leo comanda! Il ponte, ma si era lui, con le sellette pat.pend. e la barra inerziale bella ossidata con le misure esatte. Le meccaniche Kluson deluxe double lines, ed i pickups basetta grigia come d’obbligo. Il battipenna…ahi! Troppo lucido, troppo bianco, ma da alcune foto di strato del ’65 sembra proprio bianco latte..forse è originale anche lui…non so, e adesso i potenziometri…sono dei CTS, ma la data, non riesco a vederla, ci sono dei numeri che non riesco ad interpretare nemmeno con l’ausilio dei miei tanti libri sul vintage…ho capito c’è solo una persona che può risolvermi i dubbi, è lui, il mitico, il maestro, Roberto Pistolesi! Ho deciso di vendere questa chitarra, non per poco, ed io e l’acquirente abbiamo bisogno di sapere esattamente cosa vendo. Così prendo il telefono e lo chiamo, e lui gentile come al solito, mi dice che per esprimere un parere attendibile dovrebbe vedere la chitarra, ma sta partendo in vacanza e quindi dovremmo rimandare il tutto a quando sarebbe possibile andarlo a trovare sino a quel di S.Croce sull’Arno. Ma senti, senti… le vacanze le fa da me, in Sardegna..accidenti non mi posso perdere l’occasione, quindi decido, insieme ad il mio amico Marco, più esaurito di me per le chitarre d’annata, di raggiungerlo sulla costa Orientale in un caldo, torrido, pomeriggio di luglio. Io abito a Cagliari e Roberto Pistolesi stava a soli…250km da me, in una splendida località turistica vicino alla Costa Smeralda. Esco dal lavoro alle 13.00, un’ora prima, scongiurando un collega incazzatissimo di sostituirmi, salgo in macchina con Marco e ci facciamo tutti i 250km parlando di chitarre…qualche volta anche di donne..sigh! Alle 16 arriviamo di fronte all’albergo dove ci aspetta Roberto raggiante…(era molto arrossato dal sole di Sardegna), sinceramente contento di vederci. Senza un attimo di tregua, sconvolti dal viaggio, inizia il temuto ceck-up sulla mia strato, frammezzato da racconti ed aneddoti chitarristici americani di Roberto. Non vi dico cosa mi è passato per la testa in quei minuti, avevo paura mi dicesse di avere fra le mani un falso, come purtroppo oggi se ne trovano tanti sul vintage. Sarebbe il caso di iniziare a sputtanare questi signori dai nomi noti, che spacciano per vintage ogni sorta di cosa. Fortunatamente la mia strato è originale nelle sue parti essenziali, c’è un fortissimo dubbio sul parapenna, e i pots sono anni ’70, è come ho detto riverniciata, ma legni e hardware sono loro. Volevo, sottolineare, se mai ce ne fosse bisogno, la disponibilità e la competenza di un signore che ha fatto del suo lavoro un’arte, un signore con cui parlare di chitarre significa stabilire un rapporto di amicizia e di stima che cresce con il tempo. Ho la fortuna di conoscere Roberto Pistolesi da circa otto anni, da quando lo incontrai nei primi anni ’90 ad un SHG, e lo ritengo uno dei più grandi conoscitori del vintage, ma soprattutto lo ritengo un amico dei chitarristi è questa è una fortuna. Ci siamo rifatti i km del ritorno stanchi, ma contenti, e senza parlare ripensavamo a quanto era curioso in una terrazza su un mare azzurrissimo, una stratocaster pre-cbs sfacciatamente smontata con in mostra le sue intimità senza neanche darle il tempo di parlare..ehm..suonare un istante... Ciao a tutti
Stratocaster '54 custom shop replica
di Roberto Ionta | 20 agosto 2000 ore 00:03
Da Nashville cartaceo del Febbraio '95 (riveduto e corretto)
Datazione di un Fender amp
di Roberto Ionta | 18 luglio 2000 ore 22:16
Una delle cose più importanti ed affascinanti per un proprietario di strumenti vintage è stabilire con esattezza l'età del proprio strumento, sia che si tratti di una chitarra, oppure di un amplificatore. In queste poche righe cercherò, senza pretendere di essere esuriente, di dare alcune informazioni utili a datare un amplificatore Fender, tenendo conto che questo, in molti casi, presuppone lo smontaggio dello stesso e quindi va fatto solo se si è sicuri di riuscire a rimettere in ordine le cose, salvaguardando la incolumità propria e quella dello strumento. La prima cosa da fare è controllare sul lato sinistro all'interno del cabinet, se esiste, la 'tube chart' dove è riportata la dotazione delle valvole e, impresse con un timbro ,due lettere indicanti la prima l'anno mentre la seconda il mese di fabbricazione dell'ampli. La lettera A rappresenta il '51 e via a seguire, per il mese, la lettera A indica gennaio. Non è raro trovare la data scritta a mano all'interno del cabinet fra gli altoparlanti. Se l'ampli è un 'black face' si può posizionare fra il '64 ed il '67 circa, mentre se è un 'silver face' si può datare fra il '68 e l' '81. In questi ultimi, se la scritta 'Fender' sul pannello frontale ha il prolungamento dell 'r' che passa sotto la scritta stessa, l'amplificatore è un '68/69, se la 'r' è normale l'ampli è un '70/76, se il logo presenta la dicitura 'made in U.S.A.' è un post '77. La data si può trovare sul lato o all'interno dello chassis scritta a mano o impressa con un timbro, oppure si possono controllare i numeri incisi sui coperchietti dei potenziometri. I primi tre indicano il n° di produzione mentre i seguenti due rappresentano l'anno di fabbricazione. Ovviamente, queste sono informazioni puramente indicative con le quali si può datare un amplificatore Fender con una discreta approssimazione, per essere accurati bisognerebbe controllare attentamente tanti altri dettagli, quali i trasformatori, le manopoline dei potenziometri, gli speakers o la trama del rivestimento in tolex ecc., ma questo sarà, forse, oggetto di un prossimo articolo.
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