Antefatto.
Mi piace precisare subito una cosa:
ho il desiderio di descrivere i fatti accaduti tanti anni or sono, più per raccontarMela che per raccontarVela questa storia.
Potrebbe essere terapeutico.
Parola di psichiatra.
Perché, diciamocela tutta, i ricordi sono un po’ come i sogni…dopo un po’ svaniscono e ci restano solo le indelebili impressioni stampate nel cuore dalle emozioni.
Credo, per altro, che meriti di essere condivisa soprattuto per chi, come me, è tanto appassionato dalla protagonista…ma facciamo le cose per bene e partiamo da quello che successe in quegli anni…
Il periodo è quello della fine degli anni ’90.
Prendo una decisione che mi cambia la vita in quel momento e che cambierà anche il mio futuro:
vado a vivere in una città universitaria, da fuori sede.
Sono preso dallo sconforto dei soli quattro esami dati a Milano.
Medito il ritiro.
Mi do un ultima chance, disperata, in un’ università piccola, adesso o mai più…Piuttosto vado a lavorare o mi butto definitivamente sulla musica.
E invece eccomi qua ora, laureato, impiegato e…ma questa è tutta un’altra storia!
Dunque, in quegli anni, decisi di abbandonarla, non lei in particolare, ma in generale.
Mi sarei dedicato solo ed esclusivamente agli studi e momentaneamente me ne separai.
Vendetti quella che mi regalò la mia nonnina, misi in cantina la classica di mio padre e me ne andai giurando però, che finiti gli studi, sarei tornato a suonarla.
Lasciai tutto, ritornando saltuariamente solo nei week end.
Sul finire del corso di laurea mi trovai un lavoretto ben retribuito, da studente, il sabato e la domenica.
In più durante la settimana qualche oretta da magazziniere in una farmacia per imparare il mestiere.
Stranamente e finalmente mi girava qualche soldino in più nelle tasche.
Un giorno per caso incontrai un vecchio amico e ci mettemmo a parlare dei bei tempi andati…
-“Ciao Fra! …Suoni ancora la chitarra?..Mi ricordo che ci “pestavi” ben bene con la tua ascia!!!”.
Beh…avete presente quando uno è rilassato, spensierato e con gli occhi sognanti e improvvisamente gli arriva un pugno forte nello stomaco?
Così, dopo essermi ripreso dal dolore, fu lui a dirmi che l’indomani sarebbe dovuto andare in un negozio di strumenti musicali e che se non avevo nulla da fare…Insomma avete capito…Il giorno dopo ero lì!!
Non esiste cosa peggiore al mondo che andare in trattoria a stomaco vuoto…e nel mio caso si trattava di un digiuno durato da circa 5 anni!!!
Ricordo che la notte prima non riuscii a dormire serenamente…finalmente avrei cercato, provato e portato a casa una nuova e fiammante e splendida chitarra elettrica…e avrei ripreso a suonarla e a suonare…
Avevo anche qualche spicciolo da far fuori, cosa molto rara per l’epoca.
Mi sentivo al settimo cielo, ero in uno stato di grazia..Mi capite vero?
Mi trovavo in uno di quei momenti della vita in cui ti senti le ali sotto i piedi e ti sembra di volare…Almeno…
Cosa accadrà? Come sarà? Sceglierla, con calma, gustarmi finalmente ogni momento, assaporare il piacere di godere di una grande passione.
Non ricordo più chi lo dicesse ma il desiderio è la vera libidine…Più del piacere stesso.
|