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Tre Galli per una archtop
Tre Galli per una archtop
di [user #32554] - pubblicato il

Suonare con la sola chitarra e un amplificatore fa diventare importante ogni dettaglio, a partire dalle corde. Le Galli Black Nylon, bronzo e acciaio sono le protagoniste di un test comparativo tutto dedicato al mondo del jazz.
Suonare con la sola chitarra e un amplificatore fa diventare importante ogni dettaglio, a partire dalle corde. Le Galli Black Nylon, bronzo e acciaio sono le protagoniste di un test comparativo tutto dedicato al mondo del jazz.

Quando la catena del suono si riduce a pochi anelli, come accade nel jazz, l'attenzione si sposta verso i piccoli grandi dettagli. D'improvviso un plettro o una corda specifica diventano fondamentali per scolpire il suono. Galli lo sa e mette a disposizione un'ampia gamma di corde dedicate alla chitarra archtop. Per scoprire le differenze tra i materiali e le tipologie di corda, abbiamo scelto di mettere alla prova delle Galli in bronzo, in acciaio e le innovative Black Nylon.

Mi piacciono i test comparativi, sopratutto la parte di elucubrazioni mentali che si scaturiscono prima della realizzazione delle registrazioni. Ho quindi fatto una scelta drastica con la decisione di registrare il tutto attraverso l'amplificazione e non con il suono puramente acustico attraverso un microfono a condensatore. Questo perché le corde protagoniste del test sono pensate per lo strumento elettrificato attraverso un pickup magnetico, per un conseguente impiego quotidiano.
Ho mantenuto la medesima equalizzazione dell'ampli: bassi a ore 12, medi a ore 13 e alti a ore 12, gain a ore 10 e volume master ore 14. Ho utilizzato un Jazz Kat con un cono da otto pollici.
Per l'audio ho utilizzato l'uscita in DI.
Nel video sono contenute delle parti suonate con i tre set uno dopo l'altro. Ho cercato di controllare intenzione e dinamiche per realizzare tre esecuzioni simili nelle quali si potesse evidenziare la differente risposta delle corde.


Di seguito si può notare la differenza nelle diverse scalature.

Galli Bronzo: .012 - .016 - .024 - .032 - .042 - .052
Galli Acciaio: .012 - .016 - .024 - .032 - .042 - .052
Galli Black Nylon: .012 - .015 - .028 - .038 - .048 - .056

Nel secondo video sono raccolte le impressioni a caldo raccolte appena finito di suonare. La speranza è trasmettere magari qualche sensazione in più.


È comunque necessario un breve riepilogo a freddo per meglio sintetizzare le caratteristiche delle tre mute in test.

Galli Bronzo: buona reattività, inferiore dimensione sonora (sembrano una muta .011), minor risposta in dinamica, ottima risposta e dimensione acustica, ricchezza timbrica e carico di armoniche.

Galli Acciaio: ottima reattività, grande dimensione sonora e risposta in dinamica. Quest'ultima risulta molto fluida nella risposta, mentre è inferiore la dimensione acustica facendo risultare un po' più esposta la natura elettrica, buona la ricchezza timbrica e il carico di armoniche.

Galli Black Nylon: credo le più versatili con il giusto compromesso tra le mute precedentemente provate, grandi la reattività e risposta sonora, bilanciate e complete nella dimensione acustica anche da elettrificate, le armoniche e ricchezza timbrica sono meno esposte vista la natura del materiale che miscela l'acciaio al Nylon.

Personalmente ho adottato da tempo le Black Nylon perché mi danno esattamente la risposta che cerco da una corda, sopratutto a favore delle chitarre che utilizzo. Hanno il grandissimo vantaggio di avere una durata smisurata rispetto alle comuni corde in commercio, inoltre non ho mai riscontrato il difetto più scocciante per questo genere di corde, cioè terminare la propria esistenza sbucciandosi nel vero senso della parola. Qui il Nylon non sembra ricoprire la corda, ma sembra fare parte del suo stesso materiale.
In aggiunta, stando a quanto indicato sul retro della confezione, le Black Nylon sono quelle che raggiungono il calibro più grosso in commercio tra le tre mute provate: ben .014 al cantino fino a 067. per la sesta corda!

Potrei consigliare le acciaio su semi-hollowbody tipo 175 Gibson o L5, decisamente un grande classico.

Le bronzo lisce riproducono le corde che venivano montate sulle Archtop nell'era precedente al pickup, le ho provate su un archtop acustica in mio possesso e la risposta rispetto a una bronzo ruvida è profondamente diversa. Per dirlo in poche parole, direi decisamente più jazz e swing piuttosto che country e blues come si è soliti sentire su una chitarra flat-top tipicamente con corda ruvida.

Tre Galli per una archtop
blacknylon corde galli strings
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viva la tradizione italiana nelle corde per chitarre...e qualche precisazione
di strambers [user #15413]
commento del 10/11/2013 ore 11:57:24
sono da sempre amante delle corde italiane (galli, dogal ed anche d'orazio) quindi ho letto con molto piacere la bella comparativa. qualche precisazione è d'obbligo. l'autore parla di corde acciaio, bronzo e black nylon intendendo, presumo, corde liscie flat (esistono le acciaio ruvide come le thunder e le bronzo ruvide da acustica). la precisazione è d'obbligo perchè al momento dell'ordine uno deve sapere cosa ordinare! le corde flat bronzo nel sito solo segnalate per chitarra acustica e l'autore le ha provate con effetto splendido su una archtop amplificata ( da provare). mi permetto ora di dare un mio giudizio sulle corde acciaio flat e black nylon provate su una 335. le prime hanno un suono è molto bello, intenso e leggermente nasale (quasi come la linea rossa jazz della dogal che per me sono il non plus ultra e che costano il doppio). le black nylon mi lasciano perplesso in quanto le 4 corde ricoperte nere hanno un bellissimo suono ovattato caldo ma di volume basso, mentre le due non ricoperte hanno un suono con volume molto maggiore. è da prestare attenzione negli assoli, meno negli accordi. nonostante il calibro le corde sono morbidissime ed i bending son facilissimi. segnalo anche per i chitarristi elettrici, le 150° anniversario in nykel che ho provato su una Les Paul custom . suonano in modo eccellente sia come timbro, saturazione che morbidezza. ideali per il rock anni '70. viva l'italia delle corde.
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Corde black nylon Galli su Gibsn Baney kessel
di raoulborioni [user #18555]
commento del 30/07/2014 ore 19:49:3
Da 3 mesi circa ho acquisito una Gibson Barney Kessel del 1969, sulla quale ho montato delle corde D'Addario 0.12. Amo suonare con le dita invece che con il plettro e per questo, molto spesso, utilizzo una chitarra classica piuttosto che l'elettrica. Il consiglio che mi piacerebbe avere è se le corde black nylon possono essere almeno simili alle classiche "nylon string", in termini di sensibilità sui polpastrelli e se è consigliabile montarle su una chitarra d'epoca da jazz, tipo la mia BK. Grazie
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Nylon & acciaio
di paoloanessi [user #32554]
commento del 30/07/2014 ore 20:41:00
Ciao Raoulborioni :)
Le black nylon sono a tutti gli effetti delle corde in acciaio, hanno un rivestimento in nylon praticamente indistruttibile, ad esempio rispetto ad altre marche che sfruttano lo stesso principio (corda in acciaio/bronzo rivestita) con una durata media di vita suonabile di circa 3/4 volte superiore rispetto ad una corda "normale" con il difetto che la vita della corda rivestita precipita in certi casi nel giro di pochi minuti, in pratica quando il livello di usura del nylon è eccessivo la corda tende letteralmente a "sbucciarsi" da questo rivestimento con la conseguenza di diventare insuonabile.
Ho personalmente provato su una chitarra, le Black Nylon senza cambiarle per oltre un anno senza risentire del difetto sopracitato, inoltre non ho avuto cali sostanziali dal punto di vista timbrico ed ho sempre ottenuto un buon livello di accordatura.

Oltre quindi alla durata decisamente maggiore rispetto ad una corda comune, ho riscontrato un certo quantitativo di giusto arrotondamento del suono attraverso il taglio di qualche alta frequenza.
Elemento che personalmente compenso quando ne ho esigenza suonando o con le unghie o con un plettro più acuminato rispetto a quelli che comunemente uso, per capirci quando voglio più frequenze acute uso un Ibanez Paul Gilbert rispetto ad un classico Fender o Dunlop Stab 3mm.

Per quanto riguarda la perdita di volume che evidenzia Strambers nel suo post, sono d'accordo con lui, mettendo però in evidenza che montate su una 335 cioè una semi allowbody chitarra notoriamente definita "semi elettrica" per via del suo caratteristico suono scavato sulle basse che lascia evidenti le frequenze medio alte.

Il punto di maggior forza delle black nylon risiede nel farle suonare su una allowbody o un Archtop chitarre notoriamente più generose sulle frequenze basse, questa corda permette un ottima definizione e bilanciamento su l'intero spettro sonoro che queste chitarre mettono a disposizione.

In sintesi: sulle mie Archtop RanDeGal, sulla Gibson 165 ho montato le black nylon... Sulla 335 monto le Galli Flat in acciaio... La classica corda liscia jazz!!

Indubbiamente sperimentare con una muta di Black Nylon non potrà nuocere ne a te e neanche alla tua bellissima Gibson Barney Kessel!!
... Male che vada non ti piaceranno, ma solo così potrai saperlo davvero :-D

Buone corde!!!

PaoloAnx
JazzRock
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