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Wide Range: l'humbucker di Fender-CBS
Wide Range: l'humbucker di Fender-CBS
di [user #22255] - pubblicato il

Il Wide Range fu la risposta Fender al PAF Gibson. Disegnato dallo stesso sviluppatore, si differenzia per la disposizione delle viti di regolazione e per una sonorità profondamente diversa, apprezzata in alcune edizioni di Telecaster, bassi e un'insolita semiacustica.
Inizio anni '70. Leo Fender aveva terminato i cinque anni di consulenza per Fender-CBS, clausola imposta nel contratto di vendita della sua azienda a CBS, quando nella stessa casa entrò un ex Gibson. Non si trattava di un personaggio di secondo piano, bensì colui che aveva realizzato nella stessa - a metà degli anni '50 - il pickup humbucker PAF: costui si chiamava Seth Lover.
In Fender, il suo pickup fu denominato Wide Range, aveva le viti posizionate 3+3 tipo split e un'impedenza DC di soli 10kΩ.

Wide Range: l'humbucker di Fender-CBS

Fu montato per primo sulla Telecater Custom, posizionato al manico soltanto, lasciando il classico pickup monobobina al ponte.
L'anno dopo fu montato sia sulla Thinline sia sulla Deluxe, questa volta per entrambi i pickup previsti sui modelli Telecaster.


La cosa fu estesa anche al basso Telecaster, che era stato già proposto nel 1968 come reissue. Poi, anche visto il successo dell'EB-0, basso entry level della concorrente Gibson, nel 1972 fu montata la versione basso del Wide Ramge al manico del nuovo modello Telecaster Bass II, che però conservò il body del precedente, manico compreso.

Wide Range: l'humbucker di Fender-CBS

All'epoca, salvo la Deluxe, le altre non ebbero un grande successo commerciale, oggi invece sono preda ambita dei collezionisti. I musicisti in cerca di strumenti da lavoro continuano a preferire le Telecaster classiche, Thinline compresa, e il primo basso Telecaster del 1968.
Ci fu solo un tentativo postumo di promuovere una chitarra Fender con i Wide Range, nel 1977, con la Starcaster. Si trattava di una semi-hollow a cassa leggermente asimmetrica e forma inusuale della paletta, cioè a punta rivolta verso l'alto, cosa che si vide anche su alcuni modelli Gibson di inizio anni '80 come le Victory.

Wide Range: l'humbucker di Fender-CBS

La Starcaster fu in produzione solo per un biennio e proprio nel periodo buio di Fender-CBS. Oggi è tornata in produzione, ma tutti sono a caccia di quelle datate 1977.
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di Claes [user #29011]
commento del 15/07/2015 ore 17:56:40
Primo basso Telecaster: Passo a Copenaghen circa 69/70 e un amicone lo aveva. Credevo che fosse l'antenato del Precision ma mi dice "no, l'ho appena acquistato"! Re-issue? Non ho chiesto. Grazie all'articolo vedo che era da fine anni 60! Il sound era più da Gibson che da Fender - fortissimo!
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di FBASS [user #22255]
commento del 16/07/2015 ore 13:50:09
Io ho invece il modello Telecaster Bass del 1968, ha un monobobina a soli 4 poli, derivato da quello al ponte della Telecaster, in posizione più centrale ed è una riedizione ufficiale della Fender.CBS del primo Precision, quello del 1951, ne ho parlato più volte anche su Facebook, Ciccio il Napoletano.
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di luvi [user #3191]
commento del 19/07/2015 ore 12:01:
Aggiungo che i poli "visibili" sono organizzati come in uno split, ma in realtà sono sei per bobina come in un normale humbucker (gli altri tre sono nascosti dalla cover e sporgono verso il basso, sotto al pickup) ed hanno la particolarità di essere realizzati in CuNiFe, una lega magnetica di rame, nickel e ferro oggi non più prodotta. Questo fatto ha causato alla Fender stessa l'impossibilità di riprodurre i Wide Range originali nelle reissue seguite alla produzione dell'epoca. I Wide Range reissue utilizzano infatti una struttura diversa, basata su poli in materiale ferroso e barre magnetiche in AlNiCo, che offre timbrica e prestazioni differenti rispetto a quelle degli originali ideati da Seth Lover.
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di adagio [user #13118]
commento del 26/07/2015 ore 09:25:30
Ho visto in rete che ci sono diversi produttori di pickups che fanno delle repliche dei wide range, adattando anche il pickup a misure da hum tradizionale, ma non ho capito perché la lega in CuNiFe non viene più utilizzata: troppo costosa rispetto a quella ormai convenzionale in AlNiCo?
Oppure non ho guardato bene e c'è ancora chi ne produce delle repliche fedeli?
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di luvi [user #3191]
commento del 26/07/2015 ore 11:58:05
Le leghe magnetiche vengono prodotte per utilizzi industriali, non per il mercato dei pickup, che non ha numeri sufficienti per essere rappresentativo a tale livello.
Semplicemente, la lega CuNiFe è stata abbandonata industrialmente in favore di altre (confesso che non ne conosco il motivo, ma è probabile si tratti di convenienza economica della materia prima o di praticità di utilizzo) e quindi non esiste più sul mercato internazionale. A meno di riserve personali nascoste di tale materiale, già scarsamente diffuso all'epoca del suo utilizzo, nessuno è in grado di reperirne stabilmente oggi per una produzione. Le reissue utilizzano prevalentemente poli in ferro e magneti a barra in Alnico o ceramici, come quelli impiegati per i normali humbuckers.
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di FBASS [user #22255]
commento del 19/07/2015 ore 12:43:16
Avevo allegato una foto composta da tre immagini accoppiate dello stesso Wide Range più il pickup per basso a 2+2, ed in cui si vedevano le bobine a nudo con come erano disposti i poli, tre verso l'alto e tre verso il basso per le chitarre, e due e due per quello del Telecaster Bass, tutti in maniera "Split", ma non l'hanno allegata all'articolo ( per le differenze da te evidenziate, sulla Telecaster, che sto assemblando con un manico Tele originale anni 90, con 22 tasti e tastiera in palissandro, più Kluson cromate già in opera, ponte vintage e pickup Texas special allo stesso, tutto il resto Fender, ho deciso invece di montare al manico un P 90 Epiphone, color crema, ma ancora made in USA ), FBASS.
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