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Vox AV: simulazioni analogiche
Vox AV: simulazioni analogiche
di [user #116] - pubblicato il

Una gamma di combo semi-valvolari replica otto modelli diversi senza ricorrere ad alcuna simulazione né conversione in digitale. I Vox della serie AV hanno cabinet studiati a fondo, effetti a bordo e otto preamplificatori switchabili per ricostruire gli amplificatori più famosi di sempre.
I modelli digitali conquistano il mercato con simulazioni sempre più avanzate, ma c'è chi resta fedele alla vecchia guardia degli amplificatori analogici, pur senza rinunciare a una buona dose di modernità e versatilità. Vox non è nuova al concetto di simulazioni ed effettistica digitale, ma ha dimostrato in più occasioni di essere estremamente legata alle proprie radici. Con la serie di amplificatori AV, ha voluto mettere un punto alla questione creando dei prodotti interamente analogici (eccezion fatta per gli effetti integrati) ma capaci di imitare le sonorità degli amplificatori più famosi di sempre.

La linea AV si compone di tre modelli combo, tutti basati su una tecnologia ibrida tra valvola e transistor. La sempreverde 12AX7 trova posto nella sezione preamplificatrice dei tre. Ce n'è una per il modello da 15 watt, provvisto di un altoparlante da 8 pollici, mentre salgono a due per le versioni a 30 e 60 watt, rispettivamente con coni da 10 e 12 pollici.
 
Vox AV: simulazioni analogiche

La forza degli AV sta nella particolare struttura dedicata alla simulazione degli amplificatori. Ognuno nasconde al suo interno otto preamplificatori diversi, che si attivano fisicamente a seconda del modello che si intende ricreare.
Quattro switch consentono di personalizzare la risposta degli amplificatori per imitare al meglio le caratteristiche preferite negli amplificatori valvolari. I selettori Bright e Fat agiscono sulla sezione preamplificatrice, modificando le voce per brillantezza e presenza sui bassi. Relativi al finale, ci sono invece i controlli Bias e Reactor. Il primo passa tra due impostazioni che simulano altrettante regolazioni di bias, per suoni aggressivi o più cristallini alla bisogna. Il Reactor si riferisce invece alla definizione del suono e alla sua dinamica, tra un'impostazione moderna e hi-fi o una più vintage e impastata.
 
Vox AV: simulazioni analogiche

La dotazione di bordo è completata da tre effetti digitali ispirati a sonorità analogiche. Attivabili anche simultaneamente, sono un chorus, un delay e un riverbero. Ideali per il palco quanto per lo studio casalingo, sono tutti provvisti di un ingresso Aux per fonti audio esterne e un'uscita cuffie con simulazione di cassa.

Particolare attenzione è stata prestata alla progettazione dei cabinet.
Tutte le casse sono chiuse sul retro e presentano un bass reflex sulla facciata anteriore in basso, per bilanciare meglio il suono. All'interno, hanno un listello di legno che collega il pannello anteriore con quello posteriore, per incrementare le vibrazioni con una tecnica simile a quella usata per violini e certe archtop. Gli altoparlanti, inoltre, non sono montati centralmente nel cabinet per prevenire fenomeni di riflessione indesiderati all'interno della cassa e restituire una risposta in frequenza più regolare, e sono avvitati direttamente nel legno per trasmettere il massimo delle vibrazioni anche al mobile.
 

Gli amplificatori Vox AV sono stati mostrati al pubblico la prima volta al Namm Show 2016 e il loro arrivo nei negozi italiani è imminente, grazie alla distribuzione a cura di Eko Music Group. I prezzi si preannunciano accessibili anche per studenti e chitarristi meno esperti, per accompagnare i musicisti nei primi passi con lo strumento fino al palco.

Attualmente, Vox sta seguendo il lancio degli amplificatori (tutti visibili nel dettaglio a questo link) con una serie di video di supporto in cui vengono illustrate le potenzialità della serie. Quello che segue è il primo di una serie di otto brevi video in cui Freddy De Marco guida lo spettatore attraverso i suoni principali degli amplificatori della serie AV.
 
15 30 60 amplificatori av vox
Link utili
Serie AV sul sito Vox
Sito del distributore Eko Music Group
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di eddvedd1978 [user #14754]
commento del 15/04/2016 ore 11:57:53
Secondo il mio parere ormai alla Vox hanno pensato che mettendo una/due valvole sui propri prodotti (multieffetto o ampli) si faccia credere di essere di fronte a qualcosa che suoni come un valvolare. Per mia esperienza la tonelab, ad esempio, ha delle simulazioni davvero poco convincenti e abbastanza finte. La valvolina onboard serve a poco più che fare una simpatica luce rossa.
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 15/04/2016 ore 15:21:48
Hai ragione,infatti è Korg che decide queste "strategie"....sulla tastiere dicono sicuramente la loro ma qui...
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di nicolaw1 [user #5799]
commento del 15/04/2016 ore 12:13:51
La demo di Rob Chapman sul tubo mi ha impressionato positivamente.
La sensazione è che si tratti veramente di un suono analogico e non di una simulazione.
Se la prova dal vivo non tradisce credo che, almeno per uso studio / prove, sia un'ottima soluzione.
Peccato per l'estetica da rappresentante di commercio che non si può guardare !
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 15/04/2016 ore 15:20:2
Vox è Korg,quindi....di che stiamo parlando,ogni escursione nel digitale fatta in precedenza ha dimostrato la scarsezza di queste divagazioni,e qui sarà la stessa cosa,mettono la 12AX7 per fare "scena",già visto! Ormai in questa fascia di aggeggi o arrivi con delle robe "serie" o sei tagliato fuori,mi sa che hanno perso il treno da un pezzo.
Rispondi
di ggferri [user #47240]
commento del 06/11/2017 ore 19:13:35
Scusate, ma qualcuno lo ha provato ? In caso contrario mi sembra fuorviante fare commenti alla cieca.
Io l'ho provato e anche comprato e da quel momento l'AC30 Top Boost (primi 70") non l'ho più utilizzato, e per adesso resta in garage con i suoi 34Kg... .
AV60 e' un' ottimo ampli, dall'architettura semplice e ben concepita. Non è come gli altri combo con effetti integrati, display e preset vari tipo certi modelli Fender o Marshall o Line6 ecc. . Immediato nell'utiizzo, è un normale ampli analogico a 2 canali. Poco più di 16Kg e tre effetti disponibili (unica sezione digitale) lo rendono allettante, insieme ad il costo estremamente contenuto. Il suono è decisamente buono e dinamico e per quanto riguarda la potenza, anche all'esterno non ho mai superato metà volume e se lo faccio il fonico mi chiede di abbassare ... .
Personalmente utilizzo la seconda circuitazione (Clean 2) dell'AV60, tenendo il gain abbastanza basso (il resto lo faccio con pedali overdrive e booster). Se proprio ho bisogno di un suono "violento" ci sono gli ultimi preamp che sono molto cattivi (anche troppo). Complessivamente è un ampli dai suoni un pò "spinti" ma basta stare bassi con il gain.
Sempre secondo me i lati negativi sono la sezione send/return che ho abbandonato subito, lo switch di accensione e la botta che dà quando lo si spegne (anche a master 0). I distorti "cattivi" sono un pò rumorosi, ma solitamente è una cosa normale.
Ripeto trovo superficiale commentare negativamente un apparecchio solo perchè il glorioso marchio Vox è ora proprietà Korg, tra l'altro come se Korg fosse sinonimo di apparecchi scadenti. Poi sinceramente se funziona bene, che sia assemblato in Cina, in Indonesia o in nord Korea e supervisionato da Kim Jong-un in persona :-), non me ne può fregare di meno.

PS: Le valvoline 12AX7 sono 2, una sullo stadio pre e l'altra sullo stadio finale (ibrido) con funzione di "raddrizzatore" (non chiedetemi cosa sia perche non lo sò ma mi è stato riferito da un tecnico che ritengo affidabile).
Rispondi
di geronimetto [user #37297]
commento del 20/12/2017 ore 02:02:16
Perfettamente d'accordo.
Ho un AV30 comprato per tenere in sala prove, dato che il valvolare (Laney CUB 12R con Celestion Vintage 30) era troppo pesante da trasportare ogni volta.
Adesso che l'esperienza è finita mi trovo nell'imbarazzante situazione di decidere quale dei due vendere.

Utilizzo anch'io sempre il canale clean (clean1 o clean2, dipende), i pedalini suonano tutti benissimo, ricchi di armoniche e mai zanzarosi. L'ampli ha un'ottima dinamica e i controlli sono efficaci.

Secondo me è un ampli azzeccato, economico non vuol dire scadente.
Avevo provato qualche anno fa degli ampli ibridi, ma erano terribili.
Qui siamo nettamente su un altro livello.

Concordo anch'io: prima provare, poi (eventualmente) criticare a ragion veduta.
Rispondi
di MicheleDelMedico [user #48526]
commento del 04/06/2018 ore 13:02:49
Ciao...mi trovo in una situazione speculare alla tua ossia devo acquistare un amplificatore e tra i tanti ho ridotto la scelta proprio a quei due: il Vox AV30 e il Laney Cub12r.

Ho ripreso a suonare del blues rock dopo molti anni e per ora non ho band e l'ampli mi serve per studiare.
Allo stesso tempo vorrei avere qualcosa che all'occorrenza mi permettesse di suonare con un gruppetto.

Come suonano li ho sentiti su YouTube e mi piacciono entrambi.

Il Vox lo preferirei al Laney per i 2 canali , le connessioni cuffia e Aux, per gli effetti è per il peso.

Il Laney oltre ad essermi stato consigliato lo apprezzo per il fatto che è un valvolare puro.

Cosa ne pensi?
Come valuti i suoni clean/crunch dei due ampli?
Rispondi
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