Alcuni giorni fa, dopo anni di solo basso, ho acquistato una chitarra elettrica: la Donner DLP-124G.
Si tratta di una solid body di produzione asiatica e ispirata alla Les Paul Studio di Gibson, seppur con numerose differenze, a cominciare dal prezzo che si attesta abbondantemente sotto le 150€, ovvero nella fascia di prezzo più bassa possibile.
La G nel nome indica la colorazione della chitarra, che è disponibile in quattro varianti: Seafoam Green, Black, Pink e Sunburst.
Nello scatolone, oltre alla chitarra, sono presenti anche: una custodia morbida imbottita, un cavo, una tracolla in cotone (questa devo dire veramente morbida e ben fatta) e la classica brugola per settare il truss rod.
Notevole che sul cartellino sia presente, oltre ad un prontuario degli accordi più usati, anche un righello per il setup dello strumento.
La chitarra è una solid body in tiglio con top piatto, mentre il manico è in acero, avvitato, con profilo a C (quindi bello cicciotto che permette una presa più salda sul manico), con tastiera in lauro da 22 tasti.
Le meccaniche sono pressofuse e fanno il loro lavoro molto bene, con ponte fisso e stoptail tipo Tune-o-matic.
I pickup sono invece due humbucker passivi comandati da uno switch a tre vie e due potenziometri, uno per il volume e uno per il tono.
La finitura sul manico è natural, ma non satinata, cosa che ne migliora la scorrevolezza senza dare quella impressione di non rifinito che c’è su chitarre di pari livello.
Il corpo ha una finitura glossy poliuretanica Seafoam Green (colore riportato anche sulla paletta matching) con binding sia sul corpo sia sulla tastiera.
Ecco, se dovessi giudicare la chitarra solo dalle finiture e dalla costruzione, dovrei darle penso un 9: è praticamente tutto perfetto, il binding e verniciatura sono stati stesi senza sbavature, nessun segno, nessuna vernice che cola o binding tremolante.
Anche la costruzione è veramente buona, solo un paio di tasti non perfettamente rifiniti, ma sono tutti posizionati correttamente e non ci sono tasti rialzati o sporgenti.
Il peso è ovviamente inferiore a una Les Paul vera, per via dei legni utilizzati e della costruzione, quindi anche il bilanciamento è buono, nonostante il peso inferiore del corpo.
La registrazione è stato effettuata con la chitarra diretta nella scheda audio Roland GO:Mixer senza l’utilizzo di editing o effetti nella parte clean, mentre per la parte del video con la chitarra in overdrive è stato usato esclusivamente un preamp Joyo JF-310 Orange Juice.
Il suono della chitarra è molto buono col pickup al ponte. Sia nei puliti sia nei distorti più aggressivi il suono è definito e molto aperto, mentre quello al manico è un pochino scuretto e leggermente impastato, ma si rivela ideale con gli arpeggi. Usandoli entrambi, il suono invece è molto bilanciato tra i due estremi.
La Donner è un entry level ben al di sopra delle aspettative per una chitarra che viene venduta a un prezzo appena sopra ai 100€, con una cura del dettaglio che si trova su strumenti che costano almeno 2-3 volte tanto, ma che restituisce uno strumento più che suonabile, ovviamente paragonandolo a chitarre economiche al pari della produzione Harley Benton o Eko.
Fino a pochi anni fa strumenti del genere erano impensabili in questa fascia di prezzo, e trovare oggi una chitarra che per poco più di 100€ non solo è funzionante, ma anche ben fatta, è quasi incredibile.
Una chitarra ottima per i principianti, per chi magari cerca uno strumento decente da affiancare al basso nello studio o per chi cerca un modello economico da usare come muletto, dove poter anche fare degli upgrade in futuro. |