XS Wireless IEM di Sennheiser: qualità e pressione sonora
di redazione [user #116] - pubblicato il 24 agosto 2022 ore 14:00
Il sistema XS Wireless IEM si Sennheiser è un set completo per il proprio ascolto tramite In Ear.
È stato progettato con una motivazione ambiziosa: garantire lo standard e l’affidabilità professionale per il monitoraggio in-ear wireless ma con una semplicità e flessibilità inclusive per i meno esperti.
Abbiamo recentemente presentato XS Wireless IEM in questo articolo. Oggi approfondiamo alcuni aspetti decisivi dell'utilizzo degli In Ear assieme ad Alessandro Fantin, responsabile di Sennheiser per la divisione Audio Pro per Exhibo. Una chiacchierata che ci consente di conoscere meglio questo prodotto e capire, ancora una volta, quanto una gestione di qualità e consapevole dei proprio ascolti sia imprescindibile per una performance professionale.
XS Wireless IEM si presenta per facilità e flessibilità di utilizzo, come particolarmente indicato ai musicisti che debuttano nell’utilizzo di questo sistema di ascolti. Quali caratteristiche lo rendono un’ottima scelta per chi deve iniziare ad usare in-ear?
L’IEM XSW Sennheiser è particolarmente facile da usare poiché non richiede un’analisi della situazione frequenze bensì propone dei preset con frequenze compatibili ed utilizzabili senza la necessita di essere degli esperti in radiofrequenza.
Usare gli in-ear, infatti, non è esattamente immediato e come tutte le cose, necessita di una fase di adattamento e pratica. Quali consigli dareste per partire con il piede giusto?
Sul palco, l'acustica non è mai ottimale specie per il cantante, per il rumore del pubblico e perché le casse sono rivolte verso gli ascoltatori.
“Isolarsi” e scegliere come e cosa ascoltare è la scelta migliore per ottimizzare la performance. Anche se inizialmente può sembrare innaturale poiché non si percepiscono i “rumori” esterni (pubblico e strumenti dal vivo sul palco) e di conseguenza la tentazione è di ascoltare da un solo In-ear tenendo abbassato l’altro il consiglio è di abituarsi ad ascoltare da entrambi gli in-ear ed evitare così di avere più sorgenti che possono “disturbare” il nostro ascolto (strumenti dal vivo, eventuali monitor sul palco e l’impianto diretto verso il pubblico che comunque rientra sul palco).
Servirsi degli in-ear, evitando i tradizionali monitor riservati agli ascolti, consente di avere un palco molto più silenzioso. Quali sono i vantaggi?
Appunto avere il palco più pulito, evitando di dover “cablare” con cavi segnale e/o tensione i monitor audio per l’ascolto dei singoli componenti della band o il singolo artista.
L’artista e la band non viene distratta da suoni non desiderati provenienti dagli strumenti live e dai monitor audio, concentrando l’ascolto in in-ear solo degli strumenti e delle voci desiderati.
L’ascolto in in-ear ha raggiunto livelli di qualità e pressione acustica soddisfacenti tali da poter eliminare i sistemi di monitoraggio tradizionali.
Quasi la totalità degli artisti hanno in-ear monitor personalizzati anche considerando la forma dell’orecchio ottenuti dai calchi ricavati precedentemente la costruzione dell’ in-ear stesso.
Se questi vantaggi sono evidenti in produzioni molto elaborate e moderne, o in ambiti pop, elettronici televisivi, teatrali…in un classico contesto rock con amplificatori e batteria a tutto volume, gli in-ear possono essere altrettanto efficaci? O rischiano di privare il musicista del coinvolgimento dato dalla pacca sonora?
Assolutamente l’ascolto in-ear è sufficientemente efficace e soprattutto controllabile a piacimento attraverso il fonico di palco che può creare al cantante ed alla band dei suoni personalizzati su tutti i livelli di ascolto, dalla scelta di cosa ascoltare al volume e persino degli effetti da aggiungere. Come descritto in precedenza la qualità e la pressione sonora in in-ear ha raggiunto livelli molto alti, da considerare altresì che a rafforzare l’ascolto su quasi tutti i palchi vengono installati dei sistemi “Side Field” che consentono di avere una pressione acustica molto simile a quella degli spettatori che ascoltano il concerto da “fuori palco”.