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Nuda, cruda e uno spasso: in prova la Strat di Tom DeLonge
Nuda, cruda e uno spasso: in prova la Strat di Tom DeLonge
di [user #17844] - pubblicato il

La Stratocaster dei Blink 182 torna in edizione limitata: un solo pickup Seymour Duncan, finiture pastello e costruzione messicana, vi raccontiamo in video la Limited Edition di Tom DeLonge per il 2023.
Sono i primissimi anni 2000, le sonorità festose e arrabbiate al tempo stesso di tutto un filone di punk rock californiano fanno da colonna sonora a un’intera generazione di teenager, venuti su a suon di MTV e American Pie. I Blink 182 sono sulla cresta dell’onda, e in ogni videoclip si può vedere Tom DeLonge con al collo una varietà di Fender Stratocaster. Tutte diverse nei colori, tutte identiche per dotazione: appese a una tracolla lunghissima, hanno un solo humbucker al ponte, di leva del Tremolo manco a parlarne.
Si tratta di chitarre sui generis per chi è abituato alle Fender fatte di wiring elaborati e dell’iper-versatilità che l’enorme catalogo di casa all’epoca sembra voler imporre.
Poi l’intuizione: farne un modello signature, da offrire su più fasce di prezzo. La Stratocaster di Tom DeLonge durerà poco in produzione, perché di lì a breve il chitarrista passerà tra le file Gibson ma, quanto è vero che il primo amore non si scorda mai, anche lui torna sui propri passi e due decenni dopo, con un nuovo album e un tour in pieno svolgimento, riabbraccia Fender. Dapprima i segnali sono quelli di svariate Starcaster portate sul palco, ma già all’orizzonte c’è chi vede sicuro il ritorno della cara vecchia Strat.
E così è: nell’estate 2023 la notizia è ufficializzata, e ora la Fender Stratocaster signature di Tom DeLonge è nuovamente in catalogo, una serie limitata su cui abbiamo messo subito le mani.



La liuteria
Non una vera e propria reissue, ma un chiaro tributo all’epoca d’oro dei Blink, la Stratocaster riprende estetica e caratteristiche principali della signature di inizio anni 2000.
Su quella in prova, l’immancabile body in ontano è avvolto in una colorazione Daphne Blue, ma sono disponibili anche Black, Surf Green e Graffiti Yellow.
Classico è anche il manico in acero, con un profilo Modern C e con tastiera in palissandro su cui sono seminati 21 tasti medium jumbo su un raggio di 9,5 pollici. Una suonabilità tipica insomma, che fa sentire subito a casa i seguaci della firma californiana.
La finitura satinata crea un manico scorrevole, caldo sotto la mano e agevole, ma non “da corsa”. Complice la curva della tastiera e il setup di fabbrica con corde “basse ma non bassissime”, è evidente che la preferenza dello strumento è sgranare accordi, arpeggi e pompare palm mute senza perdersi troppo in virtuosismi.

Nuda, cruda e uno spasso: in prova la Strat di Tom DeLonge

L’hardware
In cima al manico, una grossa paletta in stile anni ’70 riporta in punta l’indicazione della Deluxe Series e monta un set di meccaniche in stile vintage, interamente in metallo con alberello sottile.
La tenuta è ottimale, sicuramente complice anche il ponte Hardtail. Questo monta sellette moderne a blocco in sostituzione a quelle leggermente sagomate dell’edizione originale. È una delle poche piccole differenze tra i modelli, ed è un accorgimento senz’altro gradito per chi intende affrontare lunghe sessioni col palmo poggiato duro contro il ponte e non ama la sensazione ruvida delle sellette vintage o similari.

L’elettronica
Macchina da riff senza troppi giri di parole, la Strat abbatte ogni concetto di complessità e flessibilità timbrica affidandosi a un unico pickup. Si tratta di un Seymour Duncan Invader controllato da un solo potenziometro per il volume.
L’humbucker è potentissimo, l’output considerevole trasforma in distorsioni anche gli overdrive meno violenti e può non risultare facilissimo tirare fuori un clean cristallino. La vaga saturazione è sempre in agguato, e la compressione naturale che il pickup porta con sé dà costantemente l’impressione di avere a che fare con un suono portato al limite, grosso, pieno e definito. Tutto senza suonare affatto spento né troppo improntato sui medi, perché la brillantezza non manca e il treble-bleed permette di conservarla tutta anche durante il roll-off del volume: ottima notizia per chi preferisce dosare suoni lead, crunch e puliti affidandosi al solo potenziometro sullo strumento. Per chi si è formato su una Stratocaster convenzionale può disorientare la posizione della manopola, spostata all’incirca laddove una comune Fender alloggia il selettore dei pickup, ma farà la felicità di chi è abituato a “zappare” con più energia sulle corde e si trova spesso i controlli tra i piedi. In un approccio come quello di DeLonge, la scelta è quanto mai azzeccata.

Nuda, cruda e uno spasso: in prova la Strat di Tom DeLonge

Ha senso?
L’eccitazione per il ritorno di un modello classico e quasi introvabile come la Stratocaster DeLonge Signature si è vista presto affiancare dal coro dei detrattori che vedono in una chitarra così minimale uno strumento limitato e dal prezzo ingiustificato, rendendo necessarie alcune osservazioni in merito.
Che la DeLonge sia una Stratocaster molto focalizzata sul piano espressivo rispetto agli altri modelli in catalogo è fuori discussione. Persino i sostenitori della versatilità negli strumenti a pickup singolo dovranno ammettere che un Invader non è proprio un campione di malleabilità, e sarà difficile pensare che qualcuno possa comprare una sei-corde del genere per farci altro che non sia rock, punk o metal. Con questa premessa, le altre caratteristiche costruttive acquistano perfettamente senso: è una chitarra ben fatta, ben regolata già alla fabbrica, con un’ottima elettronica e con un hardware solido, capace di offrire un sound ben preciso che nel resto del catalogo non è ottenibile con facilità.
Il carattere della DeLonge è forte e, come ogni chitarra del genere, non deve incontrare necessariamente i gusti di tutti. Però, quando capita tra le mani di un chitarrista con le idee ben chiare, regala grosse soddisfazioni. Tutto per un prezzo perfettamente in linea con il resto della produzione messicana.
E poi, la nuova incisione sulla placca del manico è letteralmente adorabile.
chitarre elettriche fender stratocaster tom delonge tom delonge signature
Link utili
Le Starcaster di TomDeLonge
La Stratocaster di Tom DeLonge sul sito Fender
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di enricofra [user #29774]
commento del 02/08/2023 ore 18:32:40
Chitarra interessante.....ponte fisso con corde passanti sul corpo.....pick up passivo tra i più potenti in circolazione..... sarebbe interessante sapere se il body ha comunque lo scasso per altri Pick up per eventuali modifiche successive
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di enricofra [user #29774]
commento del 02/08/2023 ore 18:38:23
Io ho montato personalmente su strato Deluxe americana due Invader con tono e volume push pull per split coil, sostituito il ponte con un Vega trem ....chitarra aggressiva e comodissima, versatile grazie allo split....inoltre ho ancora uno spazio se volessi inserire un single coil in mezzo .....
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di Oliver [user #910]
commento del 02/08/2023 ore 20:58:02
Certo che ha senso, ma quasi 1500€ (listino, poi si vedrà) per una strato messicana hard tail con un pickup...
Una strato Classic Vibe con il palettone costa 410€. Un SD Invader circa 120€. Un battipenna perlato "DeLonge" si trova su Amazon per 17€. Bloccare un ponte stratocaster non costa niente. Totale: 547€, tre quarti d'ora di lavoro e qualche stagnatura.
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di DiPaolo [user #48659]
commento del 02/08/2023 ore 21:04:11
Ciao Oliver ... certo che anche tu ... ora il supermanager che aveva dimostrato di poter far nozze con lumache si ritroverà a dire: "azz ... questi italiani". Paul.
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 02/08/2023 ore 21:14:52
Per essere del tutto onesti ho dimenticato di aggiungere un potenziometro da 500K. 14€.
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 03/08/2023 ore 11:52:53
Ciao Oliver, si vabbe', ma 1 pot da 14€ e' un costo sempre minore che tre da 5 che van piu' che bene. Paul.
Rispondi
di gunsmanu [user #19801]
commento del 02/08/2023 ore 22:02:14
Si può fare ancora meglio. Squier affinity da 130€ usata (la mia prima chitarra), meccaniche grover e Invader usato a 80€ entrambi (botta di culo), battipenna AliExpress 4€ e pot recuperato dalla cassetta dei rimasugli. Quando ho visto questa mi è salita la scimmia da adolescente punk ma il costo è esagerato
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 02/08/2023 ore 22:42:57
Ciao Oliver, è vero ma resterà sempre una Squier Classic Vibe con un ponte Tremolo bloccato. Se vuoi andare a parità di liuteria devi almeno puntare su una Player o una Vintera, ci metti i 120€ dell'Invader e hai praticamente raggiunto il costo di una DeLonge, ma rinunciando a palettone e hardtail (non conteggiamo la natura di signature, stemmino sulla piastra, relativa rivendibilità eccetera che magari non interessano allo scopo). Se vogliamo ragionare sulle repliche economiche a questo punto bastano una Squier Bullet con ponte bloccato e un Duncan Design Detonator, ma poi il risultato è davvero paragonabile?
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 02/08/2023 ore 23:08:01
Ciao Roz... Pietro! La tua domanda non ha una risposta "definitiva", ovviamente, ma ho visto tanti blind tests nei quali una umilissima Classic Vibe (non a caso non ho citato una Affinity o una Bullet) ha... umiliato chitarre dal costo doppio o triplo, saltando le MIM a piè pari.
Poi vale sempre la premessa di base: se serve per raggiungere lo scopo secondo me una Squier ben regolata (in particolare per le sonorità alle quali si ispira questo modello) fa benissimo il suo lavoro; se consideriamo il valore e la -relativa- rivendibilità, ovviamente no.
Come sai la mia passione mi porta verso le chitarre della grande G e non sono un grande cultore e men che meno esperto delle Stratocaster. Un'idea però me la sono fatta: la -geniale- costruzione modulare è così meravigliosamente semplice che soprattutto ora, con le lavorazioni automatizzate, non è così raro trovare strumenti dal costo contenuto fatti davvero bene ed è sempre più difficile giustificare le differenze di prezzo tra una fascia e l'altra.
Rispondi
di diumafe [user #17831]
commento del 03/08/2023 ore 23:28:53
I famosi BLIND 182?
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 03/08/2023 ore 23:32:42
Loro.
Rispondi
di diumafe [user #17831]
commento del 03/08/2023 ore 23:34:31
Quanti karati?
Karati Kid?
Come dicono i cannibali: "Il mattino ha loro in bocca".
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di Repsol [user #30201]
commento del 03/08/2023 ore 07:41:35
Lo strumento è sicuramente valido, ottimo per un musicista che ha le idee ben chiare e che ha in rastrelliera altre chitarre.
Sono un po' perplesso per il prezzo, in quanto costa come una LP Junior, chitarra che adotta lo stesso concetto di semplicità, un unico pickup, ponte fisso etc...
Ma di costruzione americana e con custodia rigida.
vai al link
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di AmF [user #59582]
commento del 03/08/2023 ore 08:00:42
Visto che è una chitarra per punk, gente molto punk, mi sembra giusto farla fare al custom shop a 5.000 o 6.000 euro così che poi con bel Rolex d’oro al polso (chocolate e oro, 30.000 euro) fa una gran scena nei locali alternativi
Io fossi punk non me la farei scappare
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di tattoo [user #35346]
commento del 21/08/2023 ore 12:39:10
Ti stai confondendo,punk è più anarchia,non comunismo
Rispondi
di Max Scarpanti [user #56093]
commento del 03/08/2023 ore 09:13:20
Una minimalista messicana da 1500 Euro.

Han tolto tutto, la comprerei se ne costasse 500 e la regalerei a un ragazzo per esercitarsi

L'Hard Tail non lo posso vedere su una Strato: bloccare un ponte è facilissimo e rimarrebbe il foro per la leva, che tanto mi piace

Ogni testa è un piccolo mondo e non romperò le scatole a chi l'ha comprata.



Rispondi
di Ghesboro [user #47283]
commento del 03/08/2023 ore 18:50:1
Inutile fare i lagnosi, i prezzi delle chitarre (di qualsiasi chitarra) sono schizzati alle stelle, non serve congetturare su cosa si può prendere con equivalenti soldi, anche perchè, essendo una signature, presumo abbia senso soprattutto se si è fan del chitarrista.
Al di là di questo, con quella cifra ci avrei visto doverose delle autobloccanti, ma giusto quello.
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di Big Muffin [user #63938]
commento del 04/08/2023 ore 00:07:42
Chitarra vegana, come la pizza, togli mozzarella, pomodoro, gluten free, derivati del latte, comperi meno ma costa di piu'. Ma se analizziamo la cosa al contrario, cioe' a questa chitarra che costa quasi 1500Euros, rimettiamo i due pickup che mancano, il ponte mobile, levetta selettore, potenziometri e i relativi Knobs ; quanto mi costerebbe? minimo 2000 ma penso piu' verso i 2200 Euro, che ok, e' fatta bene, ma rimane una Made in Mexico, e a questo prezzo dove sta il mio assegno circolare? a meno che sei uno sfegatato dei Blink e del suo chitarrista. Il prezzo e' troppo alto,, lo dice anche la gente, coloro che la dovrebbero acquistare, e la gente e' anche qua su accordo, coloro che stanno rispondendo e commentando ;) Per il resto, rimane una bella chitarra fatta bene ma relegata a pochi, e non lo dico solo io, basta farsi un giro anche sui forum stranieri e sentire cosa ne pensa chi la vorrebbe tra le proprie chitarre... Saluti ;)
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di BBSlow [user #41324]
commento del 04/08/2023 ore 09:37:3
Scusate, io ne capisco poco, ma se prendo una comune HSS, e ci monto l'Invader (magari con lo split), non ho la possibilità di ottenere lo stesso suono, mantenendo un minimo di "versatilità" e senza spendere 1500€ per un'altra chitarra?
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di Izzy73 [user #12413]
commento del 04/08/2023 ore 12:37:32
Con la potenza dell'invader, è probabile che suoni uguale
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di enricofra [user #29774]
commento del 04/08/2023 ore 15:05:2
Sicuro.....e se non lo colleghi al pot del tono e'proprio uguale
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di Izzy73 [user #12413]
commento del 04/08/2023 ore 12:33:47
La chitarra è indubbiamente carina, ma sono perplesso per i 1500 euro di una messicana con 1 pickup ed un potenziometro (nonchè ponte fisso). Partendo dal fatto che gli invader hanno un uscita devastante, che minimizza ogni sfumatura della liuteria sottostante (presunzione mia, solo per aver avuto i duncan distortion, meno potenti di questi, e vi assicuro che fanno suonare anche una chitarra di cartone), lo stesso identico suono si potrebbe ottenere con una comunissima classic vibe che costa meno di 1/3.
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di DDF72 [user #60181]
commento del 04/08/2023 ore 14:27:37
Per i miei gusti, chitarra assolutamente senza senso e con rapporto qualità/prezzo inspiegabile: come commentato già da molti, metti un invader su qualsiasi simil strato e fine. Ma poi, perché esiste una signature dei blink182 ?
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di enricofra [user #29774]
commento del 04/08/2023 ore 15:07:08
L'unica cosa veramente significativa e' la presenza delle corde passanti per il corpo.....come una Telecaster
Rispondi
di DDF72 [user #60181]
commento del 08/08/2023 ore 11:48:37
Vero! Io blocco i miei ponti tremolo però il suono attraverso un tremolo e un fisso corde passanti effettivamente (a mio parere) cambia, a parità di pu. Col tremolo noto più “chime” e “glassy” e meno sustain. Ciao !
Rispondi
di Cure_Eclipse utente non più registrato
commento del 18/08/2023 ore 00:02:40
Mi piacerebbe tanto averla, perché coi blink sono cresciuto e ancora oggi col gruppo (nelle poche date che riusciamo a fare...ma questa è un'altra storia) qualche loro cover la mettiamo sempre in scaletta. Però ho risolto da solo qualche anno fa: Strato messicana a cui ho fatto bloccare il ponte, messo un solo humbucker (non l'invader, ma il custom 5 che mi sembrava più versatile...e infatti ora Tom lo monta sulla Starcaster) e spostato l'unico potenziometro del volume. Dovrei aver speso sui 600 euro in tutto. C'ha anche l'adesivo con le due strisce che DeLonge usava ai tempi dei mitici Box Car Racer.
Rispondi
di brozio77 [user #10423]
commento del 20/08/2023 ore 08:31:32
ho avuto diverse chitarre stratoidi configurate cosi, non per i blink ma per l'approccio punk. 1500 euro ad oggi sono un esagerazione costasse la metà sarebbe giusto.
Rispondi
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