Come avrete letto un milione di volte cercando su Google, i compressori amplificano i segnali in ingresso mentre comprimono i picchi più forti, in poche parole fanno in modo che le note suonate siano tutte allo stesso volume, a scapito della dinamica, dando una esecuzione omogenea. In più danno sostegno alle note facendole durare più a lungo, o meglio, il principio fondamentale è che la nota ha sempre la stessa durata però mantenendo un volume costante per più tempo si ha l’impressione che duri più a lungo.
Il CS-3 ha quattro manopole: level, tone, attack e sustain. Bisogna saperlo usare bene perché essendo un compressore molto potente e versatile (è molto più potente del CS-2 e del Dynacomp, li ho avuti) se utilizzato con valori troppo elevati si ottiene il suono freddo e plasticoso di cui tutti si lamentano.
Anche io pensavo fosse freddo rispetto al Dynacomp fino a quando non ho comprato un CS-2 (ottimo ma non eccelso) e nel metterlo a confronto con il CS-3 ho capito dei passaggi importanti per farlo suonare bene ed anche meglio del predetto CS-2
Il CS-3, parlando per chitarristi come me che lo usano sia sul pulito che sul distorto, essendo versatile non può essere regolato e lasciato stare per sempre con un'unica regolazione (si può cmq fare). Dovete trovare una regolazione che vada bene per il vostro sound personale e poi per alcune cover, soprattutto i brani a suono pulito o per vostre esigenze, modificare qualche parametro abbassandolo.
Premettendo che è fondamentale un riduttore di rumori, il CS-3 Boss sul distorto non ha rivali, vince su tutti.
I due comandi chiave del CS-3 sono l’attack e il tono, uso chitarre con humbuckers e uso le seguenti regolazioni:
level più o meno ore 14.00 per avere lo stesso livello di uscita tra il pulito ed il pulito compresso;
tono ore 9.00 che incupisce leggermente sia il pulito che il distorto;
attack ore 10.00;
sustain ore 12.00, un consiglio, non superate mai questa soglia se usate distorsioni potenti.
E’ importante che rispetto al tono della vostra distorsione (e anche sul pulito) il tone del CS-3 incupisca leggermente il suono (lavoro che svolgono il Dyna e il CS-2 poiché, sprovvisti del comando tone, donano al suono una loro timbrica incupendolo).
L’attack del CS-3 essendo molto potente comprime il segnale già con il potenziometro a zero, cosa che non succede al CS-2 che per il mio genere andrebbe settato a valori elevati con la metà delle prestazioni del CS-3 e il doppio del rumore, sul distorto potete regolarlo come più vi piace ma consiglio di non superare le ore 11.00. In fine il Sustain secondo me, come già detto, su distorsioni cariche di gain non deve superare mai le ore 12.00, vi garantisco che con Sustain a ore 12 e una distorsione sufficientemente potente le note suoneranno all’infinito.
Nel suono pulito le regolazioni di level e sustain restano invariate, ho fatto una prova con un famoso brano dei Police: Message in a Bottle. In passato, ostinandomi a non volere spostare nessun potenziometro del compressore, questo brano veniva sempre plasticoso e freddo poiché i comandi tone e attack erano posti su valori troppo elevati per la potenza di questo compressore.
Quando volete un pulito caldo dovete mettere l’attack a zero e se non basta significa che il tone è messo troppo alto. Eventualmente, spostare verso zero anche il comando tone.
A me, con la regolazione che vi ho segnalato sopra per i distorti, basta mettere l’attack su zero e il suono pulito resta comunque compresso e caldo senza darvi quella sensazione di finto, ma ragionandoci è normale: l’attack su alti valori fa scoppiettare le corde e il tone le rende brillanti, è ovvio che sentite un suono finto se mettete tutto a ore 12.
Attenzione, nella musica le regole valgono tutte e contemporaneamente non ne vale nessuna, mi spiego, ogni chitarrista fa storia a sé. Chitarra, regolazione e modello dell’amplificatore, tutto può incidere. Io suono Hard Rock a maggioranza distorto e sono un fissato con Guns n' Roses, Skid Row e affini, ho un'unica regolazione per fare tutto senza implastichire il sound perché ho il mio suono personale che imprimo tanto nei miei brani quanto nelle cover. Solo in alcuni brani puliti, come ad esempio Message in a bottle, mi è necessario scendere con l’attack a zero. Per tutti gli altri suoni, siano essi puliti o distorti, la regolazione scelta da me va già bene perché è la mia.
Questo articolo vuole essere un aiuto all’uso di questo compressore che ritengo ottimo e superiore come prestazioni al suo predecessore CS-2, oggi così costoso e idolatrato. La pecca del CS-3 è che non è riconducibile al suono di un chitarrista in particolare, bisogna saperci lavorare, mentre Dynacomp e CS-2 aiutano a raggiungere senza troppe difficoltà il sound di chitarristi come Gilmour o The Edge, ma sono entrambi compressori poco potenti e nei soli distorti non danno le stesse soddisfazioni del Boss CS-3 che è più personale e, regolato a dovere, arriva agli stessi risultati dei suoi rivali.