di fabiophonic [user #19328] - pubblicato il 27 marzo 2013 ore 07:30
Bach è un nome noto agli amanti del budget tone. Il 5MG offre a un prezzo abbordabile caratteristiche di pregio quali costruzione neck thru con corde passanti e un'elettronica composta da humbucker passivi misti a un'equzalizzazione attiva.
Questa volta non si parla di chitarre, bensì di un basso elettrico. Spesso, nei diari di People, quando si chiedono consigli su strumenti di fascia medio bassa vengono citati i Bach. Un paio di anni fa avevo l'esigenza di acquistare un basso elettrico per entrare a far parte dell'organico di un'orchestra e, non avendo grandi disponibilità economiche, mi guardai un po' attorno scoprendo quest'azienda che produce repliche di chitarre e bassi di marche blasonate. In cerca di informazioni più precise, contattai Francesco Boni, un contrabbassista jazz di Ferrara, endorser dei bassi Bach. Come tale, non mi aspettavo ne parlasse negativamente, ma la sua disponibilità e la risposta sincera mi spinsero all'acquisto.
Decisi di puntare sul modello Bach MG, attirato oltre che dalle caratteristiche, dalla sua forma originale a mio giudizio molto elegante.
Feci quello che non bisognerebbe mai fare con uno strumento, specie chitarre e/o bassi, ma purtroppo era l'unica via che avevo per arrivare a possederne uno: acquistai a occhi chiusi direttamente da Noizewood, distributore ufficiale italiano che promuoveva gli stessi strumenti anche abbinati ai noti pickup I-Spira.
Il basso non era disponibile al momento dell'ordine, ma i tempi di attesa furono davvero brevi. In meno di due settimane arrivò e la mia prima esclamazione dopo aver aperto l'ottimo imballaggio fu: "Wow!"
Il basso è un cinque-corde, costruzione neck-through con corpo in mogano, top in acero e tastiera in palissandro. Esteticamente si presenta con una forma molto elegante ma al tempo stesso moderna, con una spalla superiore molto pronunciata e sottile e una paletta molto somigliante a quelle degli Stingray, ma più tarchiata, "obesa" come piace dire a me.
La verniciatura è trasparente lucida e lascia intravedere il colore naturale del legno con le sue armoniose venature. In generale una linea pulita e sobria, senza complicate finiture e con un'ottima cura nella costruzione. Abbracciato, lo strumento risulta particolarmente ergonomico e non eccessivamente pesate. Il manico non è troppo grosso, cosa che apprezzo per via delle mie mani piccole e la scorrevolezza è inaspettatamente ottima, con tutti i tasti molto accessibili e una buona suonabilità generale.
Le meccaniche non sono di eccelsa qualità, le chiavi risultano abbastanza precise e morbide mentre il ponte non sembra molto robusto. Il capotasto è in materiale plastico di qualità non eccelsa. Malgrado ciò, la tenuta in accordatura è perfettamente stabile e l'intonazione è buona. L'action può essere regolata al minimo senza soffrire di ronzii sulla tastiera, a parte sul mio esemplare in cui la prima corda al 14esimo tasto soffre un po' di buzz. Niente di drammatico: riportando l'action poco più alto il problema sparisce mantenendo l'ottima suonabilità. Caratteristica molto apprezzabile sono le corde passanti attraverso il body.
L'elettronica è costituita da una coppia di pickup humbuker passivi e un equalizzatore attivo alimentato da una batteria da 9V. I quattro potenziometri servono per gestire rispettivamente il volume generale, il balance tra i due pickup, toni bassi e toni alti. A causa dei pickup passivi l'output non è molto elevato, mentre il filtro attivo dell'equalizzazione è piuttosto incisivo. La batteria che alimenta il filtro è disposta all'interno della tasca posteriore, posizione un po' scomoda in quanto si devono svitare le quattro viti per accedere al vano. In caso di necessità è una procedura che fa perdere del tempo. C'è da dire però che la batteria dura molto a lungo in quanto alimenta solo il filtro e non i pickup.
Il suono si presenta con un timbro robusto, sebbene un po' chiuso, con frequenze medie e basse molto pronunciate, complice il mogano con cui il basso è realizzato.
Il pickup al ponte è piuttosto nasale e legnoso. Da solo perde un po' le basse frequenze, cosa a cui si può sopperire attraverso il relativo potenziometro del filtro che, se portato al massimo, ne aggiunge in gran quantità. Il pickup al manico invece è molto rotondo, ma carente nelle frequenze medio-alte.
Malgrado questi difetti, utilizzando i due pickup insieme il suono risulta abbastanza bilanciato e dal timbro moderno. Non è adatto al rock, manca quell'attacco sulle alte frequenze richiesto dal genere, ma si presta benissimo per generi come pop, blues e jazz. Mescolando opportunamente i pickup, si riesce a ottenere quel suono tipico degli anni '70, secco e nasale utilizzato in generi come la fusion o il funk rock. C'è un piccolo difetto nell'elettronica: se aumentate eccessivamente le alte frequenze, compare un lieve fruscio di fondo un po' fastidioso.
Nei tre seguenti file audio è possibile ascoltare dei demo che ho registrato nel mio piccolo home studio.
Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.