I tempi cambiano.
Che la pacchia sia finita ormai sta diventando chiaro anche ai "meno informati", e gli effetti delle difficoltà economiche si avvertono facilmente in ogni àmbito.
Naturalmente la nostra passione non ne è immune, come non lo è il suo ben noto effetto collaterale GASsoso.
I vari mercatini online sono per molti di noi un surrogato delle riviste patinate per soli uomini, e so che molti tra quelli che stanno leggendo si dilettano più o meno spesso, anche senza intenzioni precise o scopi particolari, a trascorrere sulle pagine degli annunci parecchi minuti (ehm...) fantasticando sugli strumenti più desiderabili e, spesso, concentrando il meglio delle proprie capacità intellettive per escogitare i metodi più creativi e fantasiosi per raccimolare la cifra necessaria all’acquisto... ma no, quale acquisto! Si tratta di un’occasione IMPERDIBILE, un affare fenomenale. Se non altro, un ivestimento (e quando si arriva a questa scusa, significa che siamo proprio alla frutta).
Solitamente, in virtù di quell’attaccamento alla vita che normalmente contraddistingue l’Homo sapiens, il tutto andrebbe espletato nel modo più disinvolto (leggasi segreto) in presenza di una titolata Donna sapiens.
In pratica, non se ne parla nemmeno di scialare i soldi di famiglia per acquisti futili (FUTILI?!?), quindi la tecnica più consolidata e sicura prevede la ricerca del contante attraverso la dolorosissima separazione da qualche altro gioiello. Si mette in vendita qualcosa, insomma.
È sempre stato così e, con un minimo di buon senso e ragionevolezza (per esempio non chiedendo prezzi più alti del nuovo perché "adesso non le fanno più come una volta"...) una soluzione si trova.
O meglio: si trovava.
Perché ultimamente, salvo casi abbastanza rari, si vende poco o niente. Soprattutto nelle fasce di prezzo al di sopra dei 6/700 euro, peggio ancora tra i 1000 e i 2000.
E, dato che non si vende quasi più, riaffiora prepotentemente l'antica arte del baratto che, oggi si chiama permuta.
Fino a poco tempo fa era una vera e propria parolaccia. Non si nominava.
Poi, in molti annunci, ha cominciato a comparire la frase "non si accettano permute" (evidentemente perché le proposte iniziavano ad aumentare).
Ora nei titoli di molti annunci si legge "scambio...", "valuto permute" e cose del genere.
I tempi sono cambiati.
E allora cambiamo. Personalmente mi sono adattato, e negli ultimi tempi mi sono fatto una considerevole esperienza. Nel giro di un paio di mesi ho fatto cose che voi umani... che io stesso avrei considerato follie fino a poco tempo fa. Ho scambiato A DISTANZA (!!!) diverse chitarre, tra le quali alcuni pezzi di valore tra i 1000 e i 2000 euro, finché non ho ottenuto lo strumento che volevo.
Così, sulla fiducia. Con uno scambio di email e alcune - determinanti - chiacchierate telefoniche.
Senza spendere altro che le poche decine di euro necessarie alle spedizioni, ne ho fatti girare per la penisola diverse migliaia, facendo la conoscenza di persone correttissime che, esattamente come me, sono semplicemente dei grandi appassionati, senza particolari intenti affaristici.
Chi l'avrebbe detto?