I due gemelli fondano a Umea, in Svezia, un museo dove raccogliere, in più di 500 padiglioni, tutte le bellissime chitarre che hanno comprato durante la loro vita.
L'idea l'avevano da dieci anni, e con il fatto che Umea quest'anno diventa capitale europea della cultura hanno presentato l'idea al sindaco, che ha accettato.
Le chitarre saranno tutte sotto vetro e la loro temperatura verrà regolata da uno speciale sistema di ventilazione. I padiglioni sono concepiti in modo da dare un impressione diversa man mano che si passeggia nel museo: ci saranno stanze dette "della corona" (mai nome piu azzeccato) con solo Les Paul (1960), Flying V (58/59) e ES 335 (58, 59, 60).
Ma oltre al museo ci sono anche il Pawn Shop (negozio di musica) e un palco per concerti live.
A vedere la foto su Guitarist, io ho passato notti a sognarmi bassi, ampli e chitarre vintage.
Faccio venire un po' di GAS anche voi.
(Les Paul Sunburst, anno 1960)
(Firebird III, riconvertita a Firebird I, con battipenna Zemaitis)
(a me le Mosrite non piacciono, ma questa del 1965 la vorrei...)
(una delle pochissime Broadcaster esistenti al mondo)Milioni di dollari di strumentazione vintage vi aspettano in Svezia, GASati di tutto il mondo.
Alcuni strumenti hanno una loro storia, e personalmente io oggi al tempo di internet posso lodare i due gemelli per l'impegno che ci hanno messo a radunare cosi tanti strumenti.
La Broadcaster qui sopra ha una storia particolare, per esempio. I due, tramite un uomo che si firmava come "Il Greco", avevano rintracciato un modello di Broadcaster (ne esistono circa 200 al mondo) nelle mani di... David Gilmour, che però voleva 5500 sterline. Troppo per due ragazzi, che la trovarono (nuova) in America, in un negozio a prendere polvere, e che oggi è nel museo. A farci sbavare.
Qui il .