di redazione [user #116] - pubblicato il 15 luglio 2014 ore 08:30
Una muta di corde lisce arriva direttamente dagli anni '60 in versione riveduta e corretta con accorgimenti inediti tutti da approfondire. Andrea Lavelli ci guida in una panoramica attraverso le ultime novità Dogal e condivide delle considerazioni sull'attuale stato di salute del mercato.
Una muta di corde lisce arriva direttamente dagli anni '60 in versione riveduta e corretta con accorgimenti inediti tutti da approfondire. Andrea Lavelli ci guida in una panoramica attraverso le ultime novità Dogal e condivide delle considerazioni sull'attuale stato di salute del mercato.
Le corde Expressive Jazz sono ancora in lavorazione. Bisognerà attendere ancora alcuni mesi per vederle sugli scaffali o per trovarle sullo store online che Dogal sta mettendo a punto proprio in questo periodo, ma le idee per la loro realizzazione sono tutte ben chiare. Nate originariamente negli anni '60, le nuove Expressive Jazz sono delle corde lisce per chitarra elettrica e archtop da jazz con diverse peculiarità studiate per offrire un sound caratteristico, rispettoso delle sfumature necessarie nel genere musicale e capaci di garantire una suonabilità superiore alla media. L'uso di un Si (seconda corda) avvolto contribuisce a fornire un sound più caldo e rotondo nell'insieme, e le scalature particolari sono progettate per equilibrare tensioni e presenza sonora al fine di avere un timbro articolato e ricco, dove le note al canto possano spiccare durante i chord melody più elaborati. La scelta di bassi più sottili e cantini più spessi porta alla creazione di mute insolite, come una atipica .012-.046. Andrea Lavelli, il nome dietro il marchio Dogal, parla delle Expressive Jazz come di una muta dal costo importante, ma ampiamente ripagata dalla durata vitale eccezionale, capace di raggiungere diversi mesi prima di necessitare una sostituzione. Ce ne ha parlato in una breve intervista video.