VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Gli artisti Fender spiegano la serie Professional
Gli artisti Fender spiegano la serie Professional
di [user #116] - pubblicato il

Pickup V-Mod con miscele di Alnico e manici Deep C a profilo variabile sono alla base della serie American Professional. Kenny Wayne Shepherd, Marlon Williams, Nick Reinhart, Nik West e Sean Hurley mostrano le nuove Stratocaster, Telecaster, Jaguar, Jazzmaster, il Precision e il Jazz Bass.
Migliorare alcuni degli strumenti più iconici di sempre non è facile, ma il progresso tecnologico è sempre attivo a offrire delle take alternative ai design classici, con accorgimenti inediti sia per quanto concerne i materiali, sia per ciò che riguarda comfort e suonabilità. La serie American Professional rivede i best seller di casa Fender in una chiave fedele alle sonorità vintage, ma con numerosi appunti funzionali per venire incontro alle richieste dei musicisti professionisti.

Gli artisti Fender spiegano la serie Professional

Se si ascoltano le impressioni degli artisti che hanno testato in anteprima le American Professional per Fender, un punto sembra mettere d'accordo tutti: gli strumenti sfornati dai laboratori californiani ascoltano le richieste dei musicisti e arrivano, già alla fabbrica, con tutte quelle piccole modifiche che in molti avrebbero già messo in conto all'acquisto di una nuova Fender. A questo, aggiungono sul piatto della bilancia dei manici inediti e pickup appositamente studiati.

I sistemi Tremolo sono revisionati per le Stratocaster e per le offset di casa, Jazzmaster e Jaguar, per assicurare una stabilità superiore e una buona trasmissione delle vibrazioni. Al contempo, i bassi ricevono nuove meccaniche Flute, compensate per dare maggior stabilità all'insieme e ancora più sustain grazie ai ponti HiMass. Anche i fanatici del cambio-pickup sono tenuti a bada grazie alla nuova gamma V-Mod, una serie di single coil per chitarra e basso basati su diversi tipi di Alnico per le singole estensioni polari e per ogni pickup, con combinazioni studiate al fine di offrire il meglio per le sonorità richieste da ogni corda. La collezione Professional non lascia a bocca asciutta gli amanti degli humbucker, e offre anche una Stratocaster HH con due Shawbucker per ponte e manico oppure in configurazione HSS con due V-Mod al centro e al manico abbinati a uno Shawbucker al ponte.
Comune a tutta la gamma è anche la presenza di circuiti Treble Bleed, per conservare le frequenze più acute e il suono originale dello strumento anche durante il roll-off del volume.

Gli artisti Fender spiegano la serie Professional

Particolare attenzione è stata prestata ai manici.
Il P Bass prende in prestito il profilo già usato da Fender per il modello nel 1963, universalmente considerato uno tra i più comodi per la tipologia. Il Jazz preferisce un affusolato Slim C, ed entrambi hanno all'interno due barre Posiflex in grafite posizionate ai lati del truss rod per rinforzare la struttura e renderla meno sensibile ai cambiamenti climatici.

Le chitarre presentano invece i nuovi manici cosiddetti Deep C. Si tratta di uno shape variabile, più sottile verso il capotasto e più spesso verso i fret più acuti, dove arrivano a ricordare le forme di un manico a U. La forma è pensata per accompagnare la torsione naturale del polso dalla prima posizione, dove alcuni preferiscono abbracciare con tutta la mano il manico fino a far spuntare il pollice in cima, verso i fret più alti, dove l'impostazione più naturale vuole il pollice dietro il manico a controbilanciare le diteggiature.
L'abbinamento a dei tasti Narrow Tall, sottili e più alti del solito, promette anche una scorrevolezza maggiore e una sensazione di minor tensione sotto le dita a parità di calibro per le corde, grazie all'attrito inferiore contro la tastiera.

Gli artisti Fender spiegano la serie Professional

Contiamo di vedere presto anche in Italia le chitarre e i bassi American Professional, che possono essere visti nel dettaglio sul sito ufficiale a questo link e arriveranno nel nostro Paese con la distribuzione di Casale Bauer. Nell'attesa, Fender ha preparato una serie di clip di presentazione scomodando alcuni dei grossi nomi che l'hanno scelta per il proprio rig: nei video, Kenny Wayne Shepherd mette alla prova le Stratocaster, Marlon Williams presenta le Telecaster, Nick Reinhart fa ascoltare i modelli Jaguar e Jazzmaster, Nik West parla del Jazz Bass e Sean Hurley mostra le particolarità del Precision Bass.

american professional chitarre elettriche fender jaguar jazz bass jazzmaster precision bass stratocaster telecaster
Link utili
Le American Professional sul sito Fender
Sito del distributore Casale Bauer
Nascondi commenti     31
Loggati per commentare

di warburg [user #43590]
commento del 11/12/2016 ore 12:44:21
In attesa di una vostra prova, io mi limito a dire che sono stupende e che Fender mi pare assolutamente in salute :) E' vero che rimane in equilibrio, insomma non abbiamo l'invenzione di una nuova elettrica etc etc, ma del resto il cucchiaio o la forchetta non si inventano ogni giorno :)
Su People ho già scritto che la nuova Jaguar è definitiva. Qui aggiungo che la "visione" di Leo Fender anche solo dal punto di vista strettamente formale e estetico fu incredibile. Nel 2016 questi shape ancora sembrano più moderni di certe nuove chitarre citatissime...
Buon Natale :)
Rispondi
di Luca1973 utente non più registrato
commento del 11/12/2016 ore 13:05:07

Non mancherò di provarle, spero che con la scusa della serie rinnovata non ci sia anche il solito ritocchino verso l'alto del prezzo, che già sulla serie Standard era al limite come rapporto prezzo/qualità.
Sempre rispetto alla serie Standard, spero in body non più in 3 (a volte anche 4) pezzi, ma dubito.

Io in casa Fender negli ultimi 2-3 anni ho visto un netto peggioramento nelle tastiere in palissandro, spesso vedo legni veramente brutti anche sulle American Vintage, delle tastiere in palissandro molto chiaro, color nocciola e con venature più scure in evidenza, veramente brutti.

Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 11/12/2016 ore 15:06:57
Anno nuovo stessa zuppa,come sempre.
Rispondi
di phunkabbestia [user #42918]
commento del 11/12/2016 ore 18:10:5
eh già, come hanno fatto fino a oggi i professionisti nel mondo???!!
Rispondi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 11/12/2016 ore 18:27:29
Mah, cancellare la serie American Standard e mascherare il suo downgrade (o rivisitazione se preferite) è una mossa commerciale che non capisco. Poi sarei curioso di sapere quale professionista eliminerebbe i migliori pu degli ultimi anni in casa Fender (i Fat50) e monterebbe sulla propria chitarra tasti più alti e sottili invece che i Medium Jumbo. Avevano raggiunto un equilibrio perfetto con il modello del 2012 e le American Deluxe erano in grado di soddisfare le esigenze più disparate. Mossa commerciale bocciata.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 11/12/2016 ore 22:22:52
il tutto aumentando di un centinaio di euro lo street price. Ormai siamo a ridosso delle American Vintage, è assurdo. Specie la scelta dei tasti è decisamente poco "moderna", me li sarei figurati su altre serie. i pickup sarebbero da sentire, ma non mi aspetto miracoli.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 11/12/2016 ore 22:36:38
Sto vedendo le demo: in quella della strato sarà l'ampli, sarà la mano ma i tre pickup suonano molto simili tra loro,sulla mia hanno 3 voci del tutto diverse. Mi ispira parecchio in grigio-tristezza. La Jaguar ha un wiring non convenzionale, ma finalmente sensato! La Telecaster mi pare fiacchissima al ponte, priva di percussività. Saranno si dei video demo, e le chitarre van provate, ma immagino che nei filmati ufficiali abbiano cercato di farle suonare al meglio no? A me non hanno impressionato.
Rispondi
di ADayDrive [user #12502]
commento del 12/12/2016 ore 08:46:43
Io una Strato American Standard ce l'ho, e per quello che è stata pagata è una chiavica... Sul resto (tasti e pick-up) non mi esprimo, tanto nelle chitarre "di serie" secondo me i pick-up vanno cambiati sempre e magari i tasti più piccoli fanno più "Fender". Bisognerebbe provarle.
Rispondi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 12/12/2016 ore 08:53:05
Io ce l'ho avuta una, del 2010, e non era una chiavica, al più i pu non erano proprio il massimo, ma nella serie successiva li hanno cambiati e andavano benissimo. Poi sui tasti più piccoli saranno anche più in linea con le chitarre storiche, ma in primo luogo ci sono già le AVRI con quelle specifiche e secondariamente io mi riferivo al fatto che nell'articolo si menzionano alcuni interventi di upgrade dopo l'acquisto ed io di gente che abbia tolto i medium jumbo per passare a tasti piccoli non ne conosco.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 12/12/2016 ore 09:15:12
sottoscrivo appieno. il tutto poi non giustifica +100 euro di street price.
Rispondi
di MojoKingBee [user #39456]
commento del 12/12/2016 ore 09:20:24
le modifiche post acquisto si riferiranno al treeble bleed, forse al nut, forse ai pu, non certo i tasti.
Rispondi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 12/12/2016 ore 09:23:1
Resta il fatto che secondo me era molto meglio la Standard con i medium jumbo.
Rispondi
di MojoKingBee [user #39456]
commento del 12/12/2016 ore 09:32:01
questioni di gusti, di feelings. Capisco meno quando parli di downgrade.
Come ho scritto, questa serie forse poteva affiancare (almeno per un po') la serie AmSt, ma evidentemente il marketing dice che senza quella la Pro può vendere di più.
Cmq, a me questa serie piace, e non poco.
Rispondi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 12/12/2016 ore 09:40:05
Solitamente i pu fatti in casa dalla divisione non Custom Shop sono delle chiaviche rispetto ai Custom Shop. Basta comparare i vecchi American Standard della mia 2010 con i Fat50 della 2012, per fare un esempio. Ecco un downgrade potenziale. Inoltre per i Pro c'è già la Elite (ex Deluxe). E' solo marketing ma non lo vedo tanto azzeccato.
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 12/12/2016 ore 10:26:30
Io ce l'ho dal 1987 la Am Std,non è una chiavica anzi ed ha tutti i pezzi come mamma l'ha fatta al tempo,non c'è proprio bisogno di cambiare niente,suona alla grande così,a volte bisognerebbe sostituire i "pezzi", a chi le suona le chitarre,secondo me :-)
Rispondi
di PegasusVanDerKlyne [user #19758]
commento del 06/11/2017 ore 00:07:56
Grande Verità, amico mio;)

Pienamente d'accordo!
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 06/11/2017 ore 00:11:00
Grazie,purtroppo siamo in pochi a pensarla così,secondo me molta gente non l'ha nemmeno mai presa in mano una Am Std,ma ne parla come se fosse il pane quotidiano ;-)
Rispondi
di PegasusVanDerKlyne [user #19758]
commento del 06/11/2017 ore 00:36:5
Hai ragione Pietro... Temo sia così. Ci sono troppe persone che gettano parole senza alcun fondamento. Le AMS rimangono indubbiamente strumenti di ottimo livello... Negli ultimi anni Fender era riuscita a raggiungere un equilibrio tra legni, pickup e meccaniche decisamente indovinato* Personalmente, sono più che soddisfatto della mia AMS (2015): amo il suono dei FAT50 e devo ammettere che la qualità costruttiva è notevole. Le Professional rappresentano il solito upgrade... per certi versi condiviso (configurazione elettronica) per altri no (manico, frets e pickup); poi sono gusti;)

Comunque, pur avendone la possibilità, non cambierei mai la mia Standard per uno di questi nuovi modelli. Tienitela stretta!
Rispondi
di Lukie [user #44609]
commento del 12/12/2016 ore 00:49:03
I Soliti commenti negativi... du maron... scusate eh stavolta non mi sono trattenuto
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 12/12/2016 ore 09:15:37
Allora argomenta, non è che si sia scritto "cacca" e basta eh..
Rispondi
di MojoKingBee [user #39456]
commento del 12/12/2016 ore 09:18:48
per me sono bellissime, ma potevano affiancare la serie standard anziché sostituirla

qui il cosa cambia (manca il treeble bleed?)
vai al link
Rispondi
di Stewe15 [user #39871]
commento del 12/12/2016 ore 10:46:59
Ovviamente è una mossa commerciale, ma trovo che tutto sommato è un buon upgrade.
L' anno scorso ho comprato una american standard (quelle con i fat'50) proprio per i pickup, ma, così come a me sono piaciuti, a molti altri non sono piaciuti perché ritenuti troppo "vintage" per la serie standard. Ovviamente è una questione di gusti, ma, pickup a parte hanno apportato migliorie non da poco, come un manico studiato per essere più comodo, un circuito del volume che mantiene gli alti, e una leva del tremolo mai vista prima.
La cosa degna di nota è che Fender sta cominciando a guardare anche in avanti, perché il cambiamento è una cosa necessaria per fare passi avanti rispetto ad altre case produttrici.
Rispondi
di antales [user #4163]
commento del 12/12/2016 ore 11:50:01
Concordo. L'unica cosa che a naso non avrei cambiato sono i fret. Io ho una strato american std 2012 alla quale ho cambiato battipenna e pickup per motivi di genere musicale ma con i fat 50 suonava già molto bene e anche costruttivamente mi sembra una chitarra di qualità medioalta per essere un prodotto da catena di montaggio e di gran lunga superiore alle stratocaster che ho avuto in precedenza.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 12/12/2016 ore 11:29:13
Io le vedo come delle ottime migliorie, fatte senza variare nulla esteticamente, perché esteticamente non c'è nulla da cambiare, è già al top.
Da parte mia promosse senza dubbio.
Rispondi
di alcor72 [user #16133]
commento del 12/12/2016 ore 17:43:03
Lo shape del manico cambiato potrebbe essere interessante.
Per il resto si parla di migliorie come sempre parlano tutti i produttori.
Si parla di un ponte tremolo migliorato (ma non si sa come)
Si parla di pick-up dove si sente meglio il suono di ogni singola corda..ecc

Le solite cose che sentiamo dire da tutti i produttori...nessuno escluso
Un disco rotto oramai che non impressiona più, e che addirittura suona controproducente...è ormai tanto risentito che se davvero ci sono delle migliorie,si finirà per non crederci.

Quindi bisogna provarle e basta.
Sull'estetica, beh credo che nessuno si sognerebbe mai di mettere mano a certe chitarre...questo di certo lo hanno capito.
Rispondi
Loggati per commentare

di zabu [user #2321]
commento del 12/12/2016 ore 18:09:55
Scommetto che tra un po' di anni torneranno al nome American Standard. Hanno fatto la stessa cosa nei primi anni 2000 quando la Standard e' diventata "American Series". Difficile dare un'opinione basata sulle specifiche e i video, sarebbe da provare come e' il feeling dei manici con il nuovo profilo e i tasti alti. Uno dei pregi per me delle vecchie standard era proprio la comodità dei manici, staremo a vedere con queste modifiche. Peccato per i pickups, anch'io vedo la cosa come un "downgrade" rispetto ai fat 50.
Rispondi
di Benedetto utente non più registrato
commento del 12/12/2016 ore 18:39:56
A parte tutto a me sembra che le Stratocaster per quanto puoi farle diventare moderne alla fine hanno sempre lo stesso suono, quindi è solo un fatto di manico...se ti piace e te lo senti comodo è fatto, addosso è la più comoda e resta sempre la mia preferita.
Rispondi
di poseidon [user #30697]
commento del 13/12/2016 ore 14:45:25
io avrei mantenuto gli stessi pickup delle am.standard 2012, mi sembrano ottimi.
per quel che riguarda le altre migliorie o presunte tali non saprei, bisogna analizzare più a fondo.
Capisco però il cambio di nome, dal punto di vista commerciale professional colpisce sicuramente di più di standard.
Poi per me le vere standard sono sempre state solo le messicane... 21 tasti, ponte a sei viti, assenza di controllo tono per il pickup a ponte, niente microtilt... cioè le caratteristiche tipiche di una stratocaster modello base.
Le American Standard già andavano oltre, quindi non aveva molto senso continuarle a chiamarle standard




Rispondi
di esseneto [user #12492]
commento del 13/12/2016 ore 15:56:09
Io dopo anni di Fender made in USA stanco di non trovare mai quella a me più congeniale me la sono fatto da me assemblandola con parti acquistate da boxguitar mai scelta è stata così azzeccata......
Rispondi
di Silvio [user #24065]
commento del 27/03/2017 ore 18:17:5
Parere personale: hanno praticamente cambiato l'unica cosa buona che avevano le american standard: il manico! Praticamente perfetto con quel raggio di curvatura, tasti medium jumbo,uniforme dalla paletta in poi. Per il resto, a mio avviso, di stratocaster non ha più di tanto. Troppo metallica,troppo metallo(asta tirante biflex,che praticamente è quasi spessa il doppio rispetto a quella tradizionale, micro tilt neck (allucinante...), ponte a due viti (le frequenze medio/basse del ponte a sei viti buttate praticamente nel cesso) . Un ultima cosa riguardo i fat 50 : credo che siano i migliori pick up attualmente disponibili in casa fender , ma sono pick up studiati e progettati per stratocaster in stile vintage , cioè con ponte a sei viti,asta tirante tradizionale, no tilt neck ...sulle american standard sono decisamente troppo squillanti e...assolutamente sprecati.
Rispondi
di angusnoodles [user #13408]
commento del 29/04/2017 ore 18:14:18
L'unica cosa buona Fender l'ha fatta in fascia media con le American Special... Speriamo non tolgano anche queste così come è accaduto con la Lonestar...
Rispondi
Altro da leggere
Theodore Standard: la Gibson perduta di Ted McCarty diventa realtà
American Series: la Soloist USA con due EMG in duplice versione
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
La fenomenale chitarra a cinque corde di Jacob Collier
That Sound: Vintage Vault 2023
La EDS-1275 di Jimmy Page è realtà (e inarrivabile)
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964