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Roberto Gualdi:
Roberto Gualdi: "Essere se stessi è l'unica vera ricchezza"
di [user #116] - pubblicato il

“Siamo tantissimi: se c’è una cosa della quale il mondo oggi non ha bisogno sono altri poeti, pittori, batteristi e musicisti. Questo, però, non vuol dire che un ragazzo debba rinunciare a inseguire questa passione. Significa solo che se vuole perseguire questa strada lo deve fare con un piglio maturo, cosciente del fatto che per riuscire a ritagliarsi un posto al sole, sarà necessario distinguersi. L’unica vera ricchezza che abbiamo è essere noi stessi”
Nella sua precedente pillola Roberto Gualdi raccontava di come avesse orientato il percorso di crescita della sua carriera.
Spiegava come fosse riuscito, da semplice session man, turnista, a costruirsi una situazione privilegiata nella quale, oggi,  si sente partecipe e peculiare  nei progetti nei quali è coinvolto: PFM, Roberto Vecchioni, Twinscapes... Una posizione artistica e professionale agiata e invidiabile, frutto della capacità e investire e credere nelle situazioni musicali e lavorative che amava, sentiva proprie e nelle quali percepiva di poter dare un contributo unico.
In questa nuova puntata, Roberto approfondisce questa riflessione, investigando sulla maniera nella quale un giovane musicista può ritagliarsi un’identica apprezzabile, capace di distinguerlo.
Benché la versatilità e le capacità tecniche restino talenti imprescindibili per un musicista che ambisca al professionismo, una personalità spiccata, un carattere deciso e una precisa coerenza artistica possono esserlo ancor di più.

Roberto Gualdi: "Essere se stessi è l'unica vera ricchezza"

“Siamo tantissimi: se c’è una cosa della quale nel mondo oggi non c’è bisogno sono altri poeti, pittori, batteristi e musicisti. Questo, però, non vuol dire che un ragazzo debba rinunciare a inseguire questa passione. Significa solo che se vuole perseguire questa strada lo deve fare con un piglio maturo, cosciente e consapevole del fatto che per riuscire a ritagliarsi un posto al sole, sarà necessario distinguersi”. Ed è questo il punto più interessante della valutazione di Roberto Gualdi: l’esclusività, l’eccezionalità di un musicista possono arrivare esclusivamente dalla sua capacità di guardarsi - ma anche accettarsi - nella sua unicità, di passioni, attitudini, ambizioni, capacità.
“Bisogna tornare a un approccio artistico alla musica; serve chiedersi: “Chi sono io? Cosa artisticamente mi rappresenta? Dove posso andare con le mie potenzialità? Perché l’unica vera ricchezza che abbiamo è cercare di essere noi stessi”. Questo ovviamente non deve essere inteso come un sedersi, accontentarsi delle proprie capacità perchè quella che, artisticamente e professionalmente, dovremo mettere in gioco servirà sia “la miglior versione di noi stessi”. Ed in questa direzione bisognerà lavorare, studiare e orientare la propria crescita di musicisti: guidati da una coerenza che punterà a farci migliorare,  perseguendo un percorso musicale e artistico scolpito sulla nostra singolarità.



Roberto Gualdi è un gigante della batteria italiana. Ha suonato, tra i tanti, con Lucio Dalla, Nek, Piero Pelù, Enzo Jannacci, Ron, Elio & Le storie Tese e Dolcenera. Attivissimo come didatta (sua la cattedra di batteria al CPM di Milano) è un musicista versatile e curioso che spazia tra l'attività come session man di lusso
( batterista nelle trasmissioni televisive XFactor o Zelig) a progetti di sperimentazione e ricerca come Twinscapes, trio strumentale con  Lorenzo Feliciati e Colin Edwin, bassista dei Porcupine Tree. Da anni ha consolidato la sua collaborazione artistica con Roberto Vecchioni e la Premiata Forneria Marconi.
lezioni lezioni di batteria roberto gualdi Rob's Corner
Link utili
Il sito di Roberto Gualdi
La pagina officiale di Roberto Gualdi
Il corso di batteria di Roberto Gualdi sul sito del CPM
Tama, la batteria di Roberto
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di DottorZero [user #44787]
commento del 22/05/2018 ore 17:11:12
Tutto giustissimo, tranne l'affermazione
“Siamo tantissimi: se c’è una cosa della quale nel mondo oggi non c’è bisogno sono altri.... batteristi"
C'è SEMPRE bisogno di un bravo batterista!!! 😂😂😂
Rispondi
di RobGu [user #39689]
commento del 22/05/2018 ore 18:28:11
Ciao amico... così non vale perché è decontestualizzato 😄. Io dico proprio “nessuno ha bisogno di un nuovo batterista o attore a meno che non sia veramente devoto e in qualche modo abbia una sua storia che lo differenzi, e questo può avvenire solo partendo da noi stessi.
Buona ricerca
Rispondi
di Lpcustom [user #47755]
commento del 22/05/2018 ore 20:16:14
Beh, ottimo ragionamento ma.... Concordo in parte e provo a spiegare il perché. Purtroppo, e dico purtroppo, spesso, aldilà del talento che non xubito possa esserci, va avanti e "sfonda" chi è raccomandato, l'amico dell'amico, il figlio d'arte ecc ecc... E questo accade in tutti i contesti, quello musicale,della televisione,del cinema e via discorrendo. Il mondo, e soprattutto l'Italia direi, ha invece molto bisogno di nuovi e talentuosi musicisti (vista la scadente qualita' a mio umile parere del panorama musicale presente) e ogni giorno, dovunque mi giri, vedo giovani ragazzi che di talento, bravura, capacità ed estro ne hanno a iosa....ma non hanno santi in paradiso evidentemente. Ma tant'è.... Comunque grazie per aver condiviso la tua idea e il tuo pensiero.
Rispondi
di AlceVeloce [user #44287]
commento del 25/05/2018 ore 09:24:33
Di musicisti ce n'è bisogno ora più che mai, oppure a breve sarà solo trap.
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di RedPuma [user #43439]
commento del 25/05/2018 ore 16:15:38
Scusate, ma che discorso è? Cosa significa "il mondo non ha bisogno..."? Solo il fatto di aver sollevato la questione a me pare un po' eccessivamente assolutista. Ad esempio "chitarristi indegni estinguetevi e lasciate che sopravvivano solamente i 3 o 4 più meritevoli per originalità". Mi spiace, ma non sono d'accordo. Da chitarrista verso i miei simili (come anche verso chi suona basso batteria ecc.) non posso essere d'accordo. Ciò che Natura opera non può certo esser deciso da esseri umani. Dove l'uomo ha provato a mettersi al posto di Essa ha creato solo disastri. La "conservazione della specie", teoria di stampo Darwiniano, ha caratteristiche inesplicabili a noi mortali. Io sono certo contento che, rispetto ai decenni passati, ad esempio, oggi anche i bassisti ed i batteristi abbiano abbastanza estimatori (mi ci metto anch'io) che si interessano al loro lavoro, essendo considerato piuttosto interessante. Buon per loro, insomma. Anche perché nei decenni passati, invece, in un contesto rock mi risulta che fossero sempre (a torto) considerati "a margine" dal grande pubblico, rispetto a chitarristi e soprattutto cantanti. Ora questo atteggiamento sta scemando e giustamente TUTTI i componenti una band sono STRUMENTALMENTE considerati importanti (cosa che è sempre stata, beninteso). Però, da chitarrista (e songwriter) dico: non prendetevi tutto il braccio se vi porgono un dito. Sto parlando in generale perché ho trovato altrove gente che faceva discorsi similari, che svelano un atteggiamento da "complesso di inferiorità" (causa tra l'altro di ogni pensiero "dittatoriale"). Sono della specie "chitarrista" (sottospecie "songwriter"), sempre fiero di esserlo. Oltretutto, già il fatto di essere mancino (ed altrettanto fiero di esserlo!) mi pone in "minoranza" e devo "lottare di più" dei miei colleghi più fortunati. Ora ci si mettono anche questi discorsi "classisti"... se permettete, difendo la mia "specie". A scegliere chi sia "meritevole" ed "originale" lascio che sia Madre Natura, e non me ne preoccupo minimamente. Penso solo a creare, per la mia attività di musicista/songwriter. Con la giusta umiltà e passione.
Rispondi
di RobGu [user #39689]
commento del 25/05/2018 ore 23:39:0
Ciao RedPuma... mi spiace che, probabilmente mi sono espresso male, e il senso del mio discorso si è un po' perso. Io parlavo in generale di musicisti, attori, poeti, insomma persone che cercano di vivere la propria arte. Quando dico "il mondo non ha bisogno" è ovviamente una frase provocatoria e intendo dire "il mondo non ha, in questo momento storico, un grande interesse per arte e cultura in generale." Per questo motivo è facile demoralizzarsi o faticare a trovare una direzione. Da questa considerazione il consiglio di cercare la propria direzione artistica seguendo il più possibile la nostra unicità. Negli anni passati ho perso troppo tempo a preoccuparmi di quello che sapevo fare rispetto a trovare la "mia strada". Il mio vuole essere un'invito a cercare la propria strada seguendo la nostra unicità e natura, e questo vale per batteristi, chitarristi, songwriter, attori, pittori ecc.
E soprattutto mai come in questi anni il mondo ha bisogno di Arte e Cultura.
Peace & Love :-)
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