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Colori jazz per il fraseggio blues
Colori jazz per il fraseggio blues
di [user #116] - pubblicato il

Due idee, una in Cm7 e una in G7. Per suonare con un fraseggio coerente con il blues ma speziato con i sapori più ficcanti e pungenti del jazz. In cattedra il nostro amico e pregevole chitarrista, Mimmo Langella.
Recentemente abbiamo recensito il delizioso ultimo lavoro di Mimmo Langella "A kind Of Sound", pubblicato dall'etichetta GBMUSIC
Il gusto nel fraseggio di Langella è stato tale da spronarci a realizzare un piccolo approfondimento impreziosito da due interessanti lick da studiare,


In che maniera convivono  improvvisazione e composizione nel tuo solismo?
Ho un approccio di tipo jazzistico, improvviso, sempre! Lavoro molto sul fraseggio e sull’improvvisazione e dunque mi sento a mio agio quando improvviso. In studio, per ogni brano registriamo varie take e poi scegliamo quella migliore da utilizzare per il disco.  

Colori jazz per il fraseggio blues
 
Nel tuo fraseggio ha una decisa matrice blues ma il vocabolario dal quale attinge è spiccatamente jazz. Ci dai qualche suggerimento per ampliare il fraseggio blues tradizionale.
Come ti dicevo, lavoro molto sul fraseggio e, anche se non suono jazz, conosco bene il linguaggio jazzistico; mi ha sempre affascinato, da quando ho iniziato a studiare seriamente la chitarra. Pensa che ho cominciato ascoltando il jazz-rock! John McLaughlin, Al Di Meola, Jeff Beck, erano gli inizi degli anni Ottanta; poi sono passato alla musica fusion: Pat Metheny Group, Yellow Jackets, Steps Ahead, Miles Davis e quindi Mike Stern, John Scofield e Robben Ford, ma dopo sono tornato indietro e mi sono concentrato sui maestri del jazz e del blues cercando di apprendere il loro linguaggio sia dai dischi sia dai (pochi) metodi didattici che circolavano all’epoca!     
 
Ci regali un paio di lick nei quali illustri come colorare un accordo minore settima e uno di settima di dominante con soluzioni più ricercate che la tradizionale pentatonica o il modo Dorico e Misolidio?
Certamente! Ecco un paio di frasi che ho tirato giù dal mio nuovo disco apposta per gli amici di Accordo.it.
 

Colori jazz per il fraseggio blues

Il primo esempio è tratto da un "Kool Man". Il fraseggio che spiego arriva al minuto  02:39 della canzone.
Siamo in G maggiore, ma le triadi F, C e G (VIIbMA, IV, I) delimitano l’area armonica alla modalità misolidia. In sostanza, qui è come se suonassi su un accordo di G7, ma, per un fraseggio più articolato, ho aggiunto alla semplice pentatonica di G minore anche la sesta e la nona maggiore (E e A), oltre alla blue note (Db) e alla terza maggiore (B) da cui parte la triade di G maggiore (in primo rivolto) suonata con lo sweep picking (ultima battuta).


 
Il secondo esempio, invece,  è tratto da un "Sunday Mood". La frase analizzata è quella che si sente al minuto  03:59 della canzone.
Questo è un esempio di outside playing. La dissonanza prodotta su un accordo è direttamente proporzionale al numero di note non diatoniche che sono suonate.

Colori jazz per il fraseggio blues

Qui, su una vamp dorica in C (Im7 IV7), utilizzo gli intervalli di quarta (giusta) per uscire dal modo e creare tensione. Il lick parte con le note della pentatonica di C minore e, sull’ultimo ottavo della seconda battuta, scivolo un semitono sotto per suonare una serie di intervalli di quarta incrociati che risolvono sul Bb finale.

lezioni mimmo langella
Link utili
Il sito di Mimmo Langella
Il sito dell'etichetta GBMUSIC
Ascolti consigliati sul canale Spotify di ACCORDO
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di Ghirmo [user #11530]
commento del 02/05/2019 ore 19:29:46
Bella la configurazione dei pickup. La volevo mettere anche io su una strato. Avevo pure fatto fare il battipenna ad hoc. Poi è abortito tutto.
Rispondi
di Mimmo Langella [user #48649]
commento del 03/05/2019 ore 11:38:19
Sì, è una configurazione molto versatile con la quale riesco a ottenere (quasi) tutti i suoni che mi servono!
Rispondi
di c9 utente non più registrato
commento del 02/05/2019 ore 21:38:46
Bellissimo articolo, in effetti a volte basta solo spostarsi leggermente dalla pentatonica per dare tutto un altro sapore ad un fraseggio.
Sembra facile ma bisogna lavorarci davvero un bel po, ascoltare tantissimo ed avere gusto.
Rispondi
di Mimmo Langella [user #48649]
commento del 03/05/2019 ore 11:40:31
Grazie!!!
Rispondi
di edgar587 [user #15315]
commento del 03/05/2019 ore 09:28:16
l'unica cosa che non si può guardare è la paletta Suhr alternativa ....sembra John, che si sia scocciato di farla bene XD
Rispondi
di Mimmo Langella [user #48649]
commento del 03/05/2019 ore 11:43:03
A me piace, l'ho scelta così perché secondo me ha un look più classico!
Rispondi
di bluesDany [user #12803]
commento del 03/05/2019 ore 09:31:40
Sempre spunti interessanti. :)

Mimmo for president!
Rispondi
di Mimmo Langella [user #48649]
commento del 03/05/2019 ore 11:43:3
Grazie mille!!!
Rispondi
di Gasto [user #47138]
commento del 03/05/2019 ore 13:09:09
Grande Mimmo! Ho sempre seguito su Axe Magazine con moltissimo interesse le tue lezioni su armonia quartale e outside playing. Sempre molto interessanti i tuoi spunti. Complimenti!
Rispondi
di Mimmo Langella [user #48649]
commento del 03/05/2019 ore 13:17:40
Mi fa molto piacere, grazie ancora!!!
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di tramboost utente non più registrato
commento del 04/05/2019 ore 16:52:35
io aggiungerei, che le frasi e i lick presi da altri, andrebbero analizzati melodicamente nota per nota, per capire sotto ad ogni accordo cosa stiamo suonando, e aggiungerei che non bisogna imparare solo a a tirarli giù solo per suonarli, perche così si rischia solo di imitare o emulare un artista, con il rischio di non aver capito nulla di cosa significhi veramente costruire frasi improvvisando.
mi piacerebbe aprire una discussione al riguardo, senza polemiche, e senza scaldare i toni, perche scommetto che ci sono un sacco di giovani chitarristi, che imparano un sacco di lick da altri grandi chitarristi famosi, poi li metti a fare delle jam o improvvisazioni, e li sono totalmente bloccati, perche non sanno muoversi dentro a delle aree per costruire le loro frasi e iloro guizzi del momento, mi piacerebbe sapere anche cosa ne pensa in merito l'artista intervistato, ciao
Rispondi
di c9 utente non più registrato
commento del 05/05/2019 ore 00:00:12
Parole sante, hai perfettamente ragione
Rispondi
di tramboost utente non più registrato
commento del 05/05/2019 ore 09:56:22
sai cosa, noi dovremmo essere in grado di costruire le nostre frasi dalle nostre improvvisazioni, usando le nostre conoscenze armoniche e tutto ciò che funziona a livello scalare su ogni tipologia accordale, una volta acquisito tutto il meccanismo, e avere sotto le dita le aree che ci permettono di muoverci senza pensare, perche ormai le sappiamo usare fino alla nausea, a quel punto possiamo rilassarci e permetterci di usare la fantasia per creare le nostre frasi, ma prendere dei lick di altri artisti, per poi usarli solo per provare a improvvisare, che poi a questo punto, non è + neanche improvvisare, perche è una cosa presa da altri, credo che non sia producente e che non aiuti ai + inesperti a capire i veri meccanismi dell'imparare il proprio fraseggio.
lo dico perche non voglio fare polemiche, rispetto per l'artista dell'articolo, io ho voluto solo dire la mia di come la penso sull'argomento lick e fraseggi, ciao:)
Rispondi
di Mimmo Langella [user #48649]
commento del 01/06/2019 ore 19:29:42
È chiaro che bisogna analizzare i lick che si tirano giù dai dischi, dai metodi o da YouTube, capire quali sono gli elementi utilizzati e dove è possibile utilizzarli, in quali contesti armonici. Inoltre è bene capire intorno a quale pattern di diteggiatura della scala di riferimento del lick ci troviamo, e arrivare ad avere un consistente vocabolario in ogni area della tastiera. Successivamente bisogna esercitarsi a improvvisare su una base cercando d'inserire i lick studiati mimetizzandoli nel fraseggio!
Rispondi
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