il delizioso ultimo lavoro di "", pubblicato dall'etichetta
Il gusto nel fraseggio di Langella è stato tale da spronarci a realizzare un piccolo approfondimento impreziosito da due interessanti lick da studiare,
In che maniera convivono improvvisazione e composizione nel tuo solismo?
Ho un approccio di tipo jazzistico, improvviso, sempre! Lavoro molto sul fraseggio e sull’improvvisazione e dunque mi sento a mio agio quando improvviso. In studio, per ogni brano registriamo varie take e poi scegliamo quella migliore da utilizzare per il disco.
Nel tuo fraseggio ha una decisa matrice blues ma il vocabolario dal quale attinge è spiccatamente jazz. Ci dai qualche suggerimento per ampliare il fraseggio blues tradizionale.
Come ti dicevo, lavoro molto sul fraseggio e, anche se non suono jazz, conosco bene il linguaggio jazzistico; mi ha sempre affascinato, da quando ho iniziato a studiare seriamente la chitarra. Pensa che ho cominciato ascoltando il jazz-rock! John McLaughlin, Al Di Meola, Jeff Beck, erano gli inizi degli anni Ottanta; poi sono passato alla musica fusion: Pat Metheny Group, Yellow Jackets, Steps Ahead, Miles Davis e quindi Mike Stern, John Scofield e Robben Ford, ma dopo sono tornato indietro e mi sono concentrato sui maestri del jazz e del blues cercando di apprendere il loro linguaggio sia dai dischi sia dai (pochi) metodi didattici che circolavano all’epoca!
Ci regali un paio di lick nei quali illustri come colorare un accordo minore settima e uno di settima di dominante con soluzioni più ricercate che la tradizionale pentatonica o il modo Dorico e Misolidio?
Certamente! Ecco un paio di frasi che ho tirato giù dal mio nuovo disco apposta per gli amici di Accordo.it.
Il primo esempio è tratto da un "Kool Man". Il fraseggio che spiego arriva al minuto 02:39 della canzone.
Siamo in G maggiore, ma le triadi F, C e G (VIIbMA, IV, I) delimitano l’area armonica alla modalità misolidia. In sostanza, qui è come se suonassi su un accordo di G7, ma, per un fraseggio più articolato, ho aggiunto alla semplice pentatonica di G minore anche la sesta e la nona maggiore (E e A), oltre alla blue note (Db) e alla terza maggiore (B) da cui parte la triade di G maggiore (in primo rivolto) suonata con lo sweep picking (ultima battuta).
Il secondo esempio, invece, è tratto da un "Sunday Mood". La frase analizzata è quella che si sente al minuto 03:59 della canzone.
Questo è un esempio di outside playing. La dissonanza prodotta su un accordo è direttamente proporzionale al numero di note non diatoniche che sono suonate.
Qui, su una vamp dorica in C (Im7 IV7), utilizzo gli intervalli di quarta (giusta) per uscire dal modo e creare tensione. Il lick parte con le note della pentatonica di C minore e, sull’ultimo ottavo della seconda battuta, scivolo un semitono sotto per suonare una serie di intervalli di quarta incrociati che risolvono sul Bb finale.
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