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Fender Stratocaster Tom Delonge |
Fra le novità FRONTLINE EXTRA 20001 nuova serie di media categoria di
casa Fender, ho avuto la possibilità di provare una Tom Delonge, uno dei
quattro modelli che comprendono anche la Iron Maiden Strat, la Eric Clapton
e la Jeff Beck Stratocaster. Per entrare nel particolare, trattasi della
chitarra , in chiave commerciale ovviamente, del chitarrista (Tom Delonge,
appunto) dei BLINK 182, rock/punk band USA.
Il mio esemplare, acquistato a Nizza poco tempo fa, a circa 1.800.000 lire,
è un bel giallo Titti (linossidabile preda del gatto Silvestro), riporta
sul retro della paletta (di taglio grosso, come quella di qualche decennio
fa) il numero di serie MZO024249 e la scritta Made in Mexico;
frontalmente la dicitura Fender Stratocaster bene in vista , accompagnato
dal piccolo logo De Luxe series. Le meccaniche sono prive di regolazione
di tiro, classico colore argento.
Il manico, pezzo unico in acero, tastiera 21 tasti in palissandro, è di
media sezione non spianata ma quasi tonda, abbastanza intonato e rifinito,
il solito manico Fender insomma, veloce ma non velocissimo, con un action
invidiabile per la categoria. Il corpo, apparentemente in ontano è il
classico corpo Fender, ben bilanciato, sempre di moda dal punto di vista
estetico, (sono disponibili vari colori). La novità del modello, pressoché
assoluta della casa americana, anche se ripeto la chitarra è costruita in
Messico, è lutilizzo di un solo humbuckers al ponte, un Invader HS8
della Seymour Duncan, (il cui prezzo di listino si aggira sulle 350mila)
montato su un bel batti penna tipo avorio, già utilizzato sulla Fender
Dodi ad esempio.
Ed è questo il punto di forza di questa chitarra, un sustain incredibile,
un attacco deciso ma non fastidioso, armonici a volontà, un pik up che non
innescherà mai, anche per gli amanti dei volumi veramente eccessivi. Mentre
lo si suona si ha la sicurezza di fornire al pre un segnale deciso, pur
essendo un pik up passivo, quindi con una dinamica ben sfruttabile, il
tutto con un look decisamente nuovo, presenta infatti delle vistose teste
metalliche nere sulla superficie (in questo caso bianca).
Lo strumento in questione, economico se vogliamo, è ideale per il genere
di musica per il quale questo modello è stato concepito, e questo ne è
forse il limite. Infatti è praticamente impossibile ottenere suoni puliti
anche con lampli a saturazione zero, sembra sempre di avere inserito un
over drive, questo succede anche con il potenziometro a regimi minimi . Il
suono, oltre tutto, non può nemmeno essere filtrato dal comando di tono,
lunico potenziometro esistente è quello del volume (con pomello metallico
zigrinato, lhumbucker non è utilizzabile come single).La leva del vibrato
non esiste ,il ponte è quindi fisso (come sulla più famosa Robert Cry
custom shop), e permette la regolazione dellaction per ogni singola
corda. La non presenza di un tremolo, rileva come Fender, cerchi nel modo
pIù assoluto di presentare un prodotto puramente commerciale e di immagine,
proponendo al cliente la chitarra del chitarrista famoso, e non magari una
buona chitarra in generale, quale potrebbe essere questa con un floyd ed
anche solo un singol coil al manico, che la renderebbero più versatile
sicuramente, ma forse non si sarebbe chiamata Tom Delonge.
La Stratocaster risulta essere una chitarra affidabile, ricca di armoniche
e di sustain, ottima dal punto di vista rapporto qualità / prezzo,
insufficiente se la si vuole utilizzare per qualsiasi altro genere che non
sia rock o punk. Nel complesso è esteticamente bella ed appariscente, con
la custodia semi rigida in dotazione, la consiglio a tutti gli amanti dei
suoni forti ed a tutti, apprendisti ma anche veterani, che adorano i BLINK
182 e simili. Continua... |
di Giancarlo Biancardi [user #32] |
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