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Suono e diagnostica (COVID-19 e non solo)

di simonec78 [user #13803] - pubblicato il 29 ottobre 2020 ore 07:58

Questa mattina un articolo su Ansa ha decisamente catalizzato la mia attenzione.
Si parla di intelligenza artificiale applicata al riconscimento dei suoni in funzione della diagnostica. L'applicazione che più sembrerebbe appropriata in questo momento sarebbe quella naturalmente legata al Sars COVID-19, ma sembra che, dopo più di un decennio di studi, i ricercatori abbiano messo a punto degli algoritmi in grado di riconoscere in un paziente tutto un ventaglio di patologie con un'accuratezza tra il 95 e il 98% dei casi. Nel caso del coronavirus, quindi, addirittura con più accuratezza dei tamponi.

Cito dall'articolo, “nella voce umana sono riscontrabili oltre seimila parametri tra cui la frequenza fondamentale, le armoniche, il rapporto segnale rumore, jitter e shimmer, solo per citarne alcuni, e la cui modificazione (che l’orecchio umano non percepisce ma l’algoritmo sì) può indicare la presenza di più d’una malattia specifica”.

Trovo tutto questo molto affascinante.

Link articolo

https://www.ansa.it/osservatorio_intelligenza_artificiale/notizie/approfondimenti/2020/10/08/se-lia-riconosce-i-malati-di-covid-19-e-non-solo-dalla-loro-voce_db819ebd-a032-4778-9f17-fb6fe35b53f0.html

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di adriphoenix [user #11414]
commento del 29/10/2020 ore 09:58:43
Affascinante e utilissimo! se non erro esiste anche un app sviluppata da un tema di ricercatori finanziati da UE, con a capo una ricercatrice italiana (progetto EAR - Audio-based Mobile Health Diagnostics), vai al link

Altrettanto interessante lo studio/sperimentazione dei cani molecolari esperti, che verranno addestrati in laboratori specializzati e messi a contatto con il virus, in modo da insegnare loro a riconoscerlo nell'essere umano vai al link
Rispondi
di simonec78 utente non più registrato
commento del 29/10/2020 ore 13:38:59
Decisamente interessante.
Rispondi
di aldob [user #48924]
commento del 29/10/2020 ore 16:30:12
BAH, come diceva qualcuno 'ammme me pare na strunzata' :D conoscendo l'andamento dei fondi e di come lavorano le università sarei proprio stupito che la milionata base di euro spesi porti a risultati utilizzabili.
Mai visto una ricerca universitaria qui in Italia con un risultato utile a parte un mare di soldi buttati nel cesso e una dozzina di persone mantenute per qualche anno.

Da una prima lettura, a stento, forse, un applicativo del genere può notare il rallentamento della voce e la pausa tra le parole nell'identificare, comunque a posteriori, un problema già noto.
Rispondi
di simonec78 utente non più registrato
commento del 29/10/2020 ore 18:07:43
Guarda. Senza alcuna polemica. Personalmente la mano sul fuoco non la metto per nessuno. Detto questo, trovo difficile che nell'ambiente scientifico si possano falsificare palesemente dei dati, che evidentemente sono stati raccolti, affermarlo sarebbe un'accusa piuttosto forte. Poi io non so niente, di lavoro faccio tutt'altro e sono tutto meno che uno scienziato.

Fatta questa premessa viviamo in un'era nella quale non è così fuori portata prendere un amplificatore e clonarlo grazie ad un profiler catturando, e quindi riconoscendo, una forma d'onda in modo molto accurato. In definitiva una volta individuate determinate costanti, per un computer (magari computer ben più potenti dei nostri) non dev'essere così impossibile riconoscerle quando si presentano, e collegarle a certe situazioni (in questo caso determinate patologie).
Rispondi
di aldob [user #48924]
commento del 29/10/2020 ore 19:53:29
Ma no figurati, altro che polemica, si chiacchiera.
Ho bazzicato abbastanza questi ambienti, personalmente ho portato avanti dei progetti sulla sintesi vocale.

Diciamo che i media ci trasmettono un sentimento abbastanza fuorviante riguardo alla ricerca, ci si strapperebbe le vesti perché va super finanziata... quando la verità è che si dovrebbe chiedere pubblicamente se i miliardi di euro spesi hanno portato mai a un risultato, così per dire, e tagliare alla grande i fondi... piuttosto darne il doppio a chi in un decennio torna con qualcosa di utile (non si pretende certo un risultato dall'oggi al domani... ma aria fritta sempre è abbastanza ridicolo).

Non pensare alla potenza dei computer, non serve molto per fare le cose, fai conto che siamo arrivati sulla luna con processori ... boh... penso meno potenti di quelli che stavano sui 286 con ms-dos.

A grandi linee funziona che vengono buttati centinaia di milioni di euro nel calderone, poi si fanno proposte più o meno a minchia di segugio e si prendono i finanziamenti per metterle in pratica.

Ora nell'immaginario curano ogni malanno e fanno scoperte mirabolanti su materiali e tecnologie... no beh, fai conto che buona parte sono di stampo umanistico, gente che segue un filosofo che nemmeno in facoltà hanno mai sentito nominare e passa qualche anno in gironda a sedersi proprio sulla sua sedia, bon una volta bruciato qualche 100k euro ci fa un bell'articolo, lo pubblica e si fregia dell'articolo che fa tanto curriculum.

Nel mondo della scienza c'è di tutto ma non pensare che funzioni, una ricerca che ho seguito faceva studi su determinati marker tumorali (e qui sembra almeno utile) facendo valutazioni utilizzando dei laser... tutti bravi, articoli di qui e di là, morale uno della commissione prende la parola e dice una cosa tipo: va bene, l'idea non è male però con questa tecnica state usando la misura di un elefante per misurare una formica. Bon detto tutto. Bruciato qualche centinaio di k euro e ciao, chi doveva mangiare l'ha fatto e passiamo alla prossima trovata.

Googlo a caso per cercare qualcosa. Ecco ad esempio questa ricerca, di cui ci fregiamo nazionalmente, ha scoperto perché i panni stesi al sole profumano di 'sole' .

vai al link

Che dai, ha anche il suo fascino, diciamo che se chiedessero agli italiani, ok se spendiamo 100k euro per sapere che cosa dà il profumo di 'steso al sole'.... BEH non so gli altri ma li spenderei in qualcosa di meglio.

Chiudo con una nota simpatica della ricerca che più di tutte mi ha colpito, stavo finendo l'università e sul sito del miur trovo questo progettone per dare risposta a questa domanda: Come mai il pecorino viene così buono? Studio della filiera di produzione.

Ora spendere dei soldi a riguardo come accennavo è la norma, poi fa molto territorio, molto dop doc docg...ah l'italia! ma la delizia era che la pagina del miur riportava il titolo: Dalla pecora al pecorino... tradotto in inglese: From sheep to doggy style (non so se serve la traduzione ma se qualcuno è arrivato a leggere fin qui sta già ghignando) diciamo che o per scherzo o per genuina ignoranza hanno tradotto pecorino come l'audace posizione dell'amore che finisce con la 'a'. Roba uscita a livello mondiale.

Oh toh, in rete si trova ancora anche se è passato qualche anno con tanto di screenshot:
vai al link

Questo sproloquio per dire che... mi piacerebbe tanto che venisse fuori qualcosa di utile e funzionante ma per quello che visto sono mega pipponi in cui prendono i soldi per portare avanti idee che non funzioneranno, ci fanno articoli che leggono solo tra di loro, fanno conferenze, si complimentano l'un l'altro e poi tornano a casa soddisfatti. Il progetto no, niente, ovvio che non funziona, ma la ricerca è così.
Non mi sono documentato oltre l'articolo proposto ma dubito seriamente che sia qualcosa che possa funzionare realmente se non su campioni predisposti per far funzionare la cosa.

Spero di averti (avervi) strappato un sorriso. E ora contattate la vostra signora e fate un po' di ricerca come si deve anche voi ;)

Buona serata!

Rispondi
di simonec78 utente non più registrato
commento del 29/10/2020 ore 20:34:25
Che dire. Grazie della testimonianza.
Buona serata a te.

Ps. La cosa della pecorina è fenomenale.
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 30/10/2020 ore 19:28:14
Favolosa quella della pecorina!!! :-DDD

Hai ragione su come funziona gran parte del mondo della ricerca in Italia, ma segnalo che sul riconoscimento vocale dei sintomi del Covid si fanno progressi un pò ovunque, anche al MIT di Boston (vai al link), di solito più serio nel diffondere i risultati delle sue ricerche.
Sperèm...
Rispondi
di aldob [user #48924]
commento del 30/10/2020 ore 22:00:22
Ah ma guarda, gli ho dato una lettura volentieri, grazie.
Sembra proprio la stessa cosa spiegata decisamente meglio. Hanno pacioccato su un sistema che riconosceva qualche vocabolo chiave e inflessione della voce per provare a riconoscere sintomi dell'Alzheimer e usato questo sistema focalizzandolo sulla registrazione specifica di colpi di tosse forzati. Già su una cosa così specifica ci saranno un'infinità di parametri per fare una valutazione però almeno sembra applicabile! Visto che parlano dello stato muscolare delle corde vocali... a quel punto (e qui invento) data la registrazione del colpo di tosse, unita all'informazione si sesso età della persona si può andare ad analizzare rispetto ai valori medi (di non so che cosa prendono in esame) di quel soggetto tipo se c'è una variazione particolare rispetto allo standard. E' interessante.

Hmmmmm ora non so se però stiamo andando troppo off topic per accordo, aspetta che rimedio:
pickup splittabile, legno massello, è meglio fender, è meglio gibson, aiuto la chitarra non suona...1 - ma il cavo l'hai attaccato? 2 - se non usi il cavo da 100 euro è normale che non suoni.

Buona serata amici di accordo :)
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 30/10/2020 ore 22:27:5
:-)
Rispondi
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