di simonec78 [user #13803] - pubblicato il 29 ottobre 2020 ore 07:58
Questa mattina un articolo su Ansa ha decisamente catalizzato la mia attenzione.
Si parla di intelligenza artificiale applicata al riconscimento dei suoni in funzione della diagnostica. L'applicazione che più sembrerebbe appropriata in questo momento sarebbe quella naturalmente legata al Sars COVID-19, ma sembra che, dopo più di un decennio di studi, i ricercatori abbiano messo a punto degli algoritmi in grado di riconoscere in un paziente tutto un ventaglio di patologie con un'accuratezza tra il 95 e il 98% dei casi. Nel caso del coronavirus, quindi, addirittura con più accuratezza dei tamponi.
Cito dall'articolo, “nella voce umana sono riscontrabili oltre seimila parametri tra cui la frequenza fondamentale, le armoniche, il rapporto segnale rumore, jitter e shimmer, solo per citarne alcuni, e la cui modificazione (che l’orecchio umano non percepisce ma l’algoritmo sì) può indicare la presenza di più d’una malattia specifica”.