The Half Dollar SG. Già, potrebbe essere il valore della chitarra nel suo insieme. Ma almeno vale circa mezzo milione di vecchie lire, cioè più o meno 250 eurozzi. Tanto è il totale dei ricambi e materiali utilizzati per questo progetto. Poi c’è il valore intrinseco, e su questo non transigo. Per me vale mezzo milione di dollari. Esagerato, direte voi...
Venni in possesso di questa chitarra nel lontano 1976, già usata, per circa 100mila lire, se non ricordo male (quindi a occhio e croce l’etá si aggira sui quaranta). Solo molti anni dopo, all’inizio del nuovo secolo, mi resi conto che avevo tra le mani uno dei (forse) non moltissimi esemplari ancora in circolazione di Ibanez Lawsuit SG, rigorosamente made in Japan. L’anzianità/autenticità della chitarra dovrebbe essere testimoniata dalla totale mancanza di serial number, e probabilmente qualche accordiano più esperto e meglio informato del sottoscritto sarà in grado di confermare o smentire. A causa degli anni e dei vari traslochi andò persa la leva del (falso) Bigsby (stranamente non la molla) e ricordo di aver effettuato negli anni: - cambio pickup al ponte con uno Schaller che pero’ non saprei definire (avrà almeno vent'anni!) - cambio ponte T-o-M (chissà perché lo cambiai) con uno in ottone. Il tutto come testimoniato dalla foto. Comunque sia, qualche settimana fa mi sono deciso a effettuare un refresh tecnico-estetico: sostituzione pickup, re-wiring completo, via il (falso) Bigsby, nuovo ponte e stop-tail e riverniciatura total black. Smontaggio rapido, sverniciatura non senza problemi (finitura e base spessissime a cui lo sverniciatore faceva un baffo e presenza di binding su manico e paletta), e mi ritrovo tra le mani una macedonia di legni: okumè (così mi ha detto l’amico falegname) in doppio strato per il body, acero (credo) per il manico e una impiallacciatura fronte/retro in acero. L’effetto risultante, anche per via della stondatura del body, è un binding naturale che mi è piaciuto subito moltissimo. E allora come la mettiamo con il total black? Stimolato dalle varie realizzazioni di tanti amici Accordiani, non ultimo il buon Valerio62, ho subito deciso per un natural con turapori alla nitro e finitura sempre nitro a tampone, la SA1000. E allora pronti, partenza via. Innumerevoli mani di vernice e tonnellate di carta vetrata, paglietta e quant’altro tra una mano e l’altra. Poi peró il risultato sul top non mi convinceva. Allora giù di nuovo a sverniciare, mentre la fretta di finire iniziava a serpeggiare. Uscito di casa per un caffè al bar con gli amici, il colorificio dall’altra parte della piazza mi faceva l’occhiolino. Per l’enorme somma di 1,60 euro ne sono uscito con due bustine di colorante all’anilina: un rosso scarlatto e un rosso palissandro. Ma che sará mai ‘sto rosso palissandro? Boh? Ho fatto alcune prove su un pezzo di legno simile, mescolando i due colori, e poi avanti con la verniciatura del top. Ecco qui sotto il risultato fronte/retro. Certo ci sono imperfezioni, un po' dovute all’imperizia, un po' all’anzianitá della signorina, ma per me va bene lo stesso.
Oh, ma che è quel bozzo o scasso li sul top, al fondo? Per chi lo avesse giá capito, zitti e mosca, diversamente continuate a leggere e lo saprete.
In attesa del pacco regalo dalla lontana Teutonia, mi metto sotto a lucidare meccaniche, pots, battipenna, coprivano elettrico (si chiama cosí?) e coperchietto truss-rod tutti originali. Il ponte T-o-M e lo stop-tail che derivano da un’altra Ibanez casalinga (una GAX70 ormai cannibalizzata e per la quale ho un progettino in mente.). Arriva finalmente il pacco e quindi via a inserire le boccole (nuove) per le meccaniche e le meccaniche stesse, il ponte e lo stop-tail, i pickup sul battipenna, il (nuovo) wiring.
Per chi fosse interessato, ecco le specifiche dei pickup e del wiring.
Pickup Classic Plus (CLP) Alnico2. Bridge resistenza 8.6K / induttanza 5,6H. Neck resistenza 8.0K / induttanza 5,9H.
Wiring composto da quattro CGE pot A300K NOS, due condensatori orange drop 715P 0.022mf e naturalmente lo switch e il jack.
Ho preparato il cablaggio a banco su una basetta in legno forata per poter lavorare meglio, con più spazio. Poi l’ho inserito nello scasso e saldato solo i cavi dei pickup.
E finalmente ecco il prodotto finito. Non mi resta che effettuare un setup completo (nell’ordine: corde nuove, curvatura manico/regolazione truss-rod, action, intonazione, regolazione assetto pickup, accordatura e check finale.
Quasi dimenticavo. Lo scasso alla base del body mi è servito per incastonare una moneta da mezzo dollaro, in quanto durante lo smontaggio del falso Bigsby ho trovato un foro enorme dentro cui passava il filo di massa. Non volendo usare lo stucco, ho optato per tale soluzione. A potete vedere gli album fotografici del lavoro, che restauro non è. |