di Denis Buratto [user #16167] - pubblicato il 19 settembre 2014 ore 07:30
La V6MR è un vero e proprio tributo a uno degli show più sensazionali della storia del rock. Una Strat Monterey al prezzo di una messicana standard reggerà una sfilza di lick hendrixiani? L'abbiamo scoperto nel nuovo studio di Michele Quaini.
La V6MR è un vero e proprio tributo a uno degli show più sensazionali della storia del rock. Una Strat Monterey al prezzo di una messicana standard reggerà una sfilza di lick hendrixiani? L'abbiamo scoperto nel nuovo studio di Michele Quaini.
In casa Wilkinson, marchio che si occupa della realizzazione delle chitarre Vintage e Fret-King, non si sono inventati niente. Sotto la colorazione denominata Summer Of Love si cela una vera e propria copia della Stratocaster Monterey, almeno nell’estetica. Per chi non lo sapesse, la Stratocaster Monterey è una Fiesta Red "Transition" del ’65. Jimi in persona, armato di bomboletta e pennelli, l’ha trasformata in un celebrazione di pace amore e rock'n'roll per poi darla in pasto alle fiamme come sacrificio dopo aver suonato una splendida versione di "Wild Thing".
Quello che abbiamo dato a Michele oggi non è uno strumento leggendario, ma anzi un ottimo modo per avere tra le mani qualcosa che possa richiamare da vicino la Strat maltrattata e distrutta dal ragazzo di Seattle.
Le forme sono quelle di una Stratocaster e lo sono anche i materiali scelti: ontano per il body e acero e palissandro per il manico.
Hendrix, lo sappiamo, usava delle Strat rovesciate. Per sentirsi dei piccoli Jimi, quindi, alla Vintage hanno pensato di montare manici con paletta reverse. La replica quindi non è fedele, ma a colpo d’occhio il risultato è ottimo. Volendo parlare per esoterismo, in questa maniera si rispetta anche il fatto che i bassi percorrano più strada dei cantini superato il capotasto così come nelle chitarre di Hendrix. Inutile dire che questa cosa non trasforma un normale chitarrista in un guitar hero, così come non aiuta l’assumere della purple haze prima di un concerto, ma siamo nel campo delle repliche e il misticismo è d’ordinanza.
Inutile dilungarsi troppo, la V6MR è una Strat, realizzata seguendo i dettami di Leo, ma cercando di mantenere il prezzo ben al di sotto dei 500 euro. Per questo motivo collegandola a un amplificatore non possiamo aspettarci il sound e le performance di una costosa Custom Shop. Prima di inserire il jack però completiamo la panoramica citando i tre single coil Wilkinson e il vibrato sempre dello stesso marchio. Quest’ultimo ha dimostrato un’ottima resistenza e, grazie alla leva senza filetto, anche praticità e stabilità.
Fermiamo qui le ciance tecniche e sfoderiamo un po’ di lick di hendrixiana memoria, unico vero banco di test per una chitarra dipinta come la Monterey.
Visto che siamo ormai in pianta stabile nell’OUT Side Studio di Michele, abbiamo scelto di testare la V6 in un Fender Bassman 4x10 degli anni ’60. Lo abbiamo microfonato con un SM57 e un MD421. Il riverbero che sentite non è stato aggiunto in post produzione ma è lo splendido riverbero del Fender.
I pickup scelti per questo modello sono onesti, ma siamo onesti anche noi quindi avremmo preferito un po’ più di corpo nei puliti. In generale il suono non è mai squillante, anzi le basse sono sempre bene evidenti e non le si deve cercare con l’eq dell’ampli, però il clean è un po’ chiuso. Tra le cinque posizioni, sicuramente quella la manico è la più riuscita. Abbiamo giusto abbassato un po’ il pickup per renderlo un poco meno aggressivo a livello di volume e in un attimo abbiamo trovato quello che più si avvicinava al suono hendrixiano che avevamo in testa.
Un clean un po’ povero di corpo, però, può rivelarsi un aiuto nelle distorsioni. La presenza di meno armoniche aiuta non poco a contenere il sound in saturazione. Attivando un overdrive e poi un distorsore, infatti ci si accorge di come il suono resti compatto e definito. Anche alzando il gain oltre misura non si fatica a mantenere il controllo del proprio sound. Al ponte c’è la giusta potenza per lanciarsi in assolo anche dal sapore moderno, aiutati anche dalla buona ergonomia. Avremmo preferito delle 0.010 di serie anziché le morbidissime corde montate in stock. Sicuramente un bel cambio corde aiuterebbe anche la stabilità dell’accordatura messa un po’ in crisi quando si eccede con i bending.
La V6MR è un’onesta riedizione della Stratocaster Monterey, la leggendaria Fiesta Red distrutta da Jimi. Rispetto alle altre chitarre della stessa serie, vanta legni migliori e una cura più solerte nei dettagli. Con circa 400 euro ci si può portare a casa una chitarra con un look unico e un costo adeguato, reso ancora più appetibile dal rapporto con la qualità globale della chitarra. Se siete fan di Hendrix, un giro consigliamo di farcelo.
PS: prossimamente parleremo più approfonditamente della nuova location per i test e di come li realizziamo, non temente.