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Alessandro Cerboni
utente #73 - registrato il 11/02/2002
Stregato dal suono della chitarra da quando avevo 6 anni, non sono mai diventato un chitarrista serio ne ho mai fatto studi, anche se ho suonato per vari anni live, ho prodotto dei gruppi, ho lavorato nel settore audio e da alcuni anni sono diventato un "talebano" dell'inprovvisazione libera.
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Attività

Eventide dal rack alla pedalboard
di Alessandro Cerboni | 22 giugno 2012 ore 13:30
Il costo dei sistemi rack Eventide e la competenza richiesta per il loro utilizzo hanno tenuto spesso i chitarristi a debita distanza, eppure esistono innumerevoli produzioni musicali incentrate proprio sull'uso dei complicati processori. Da quando Eventide si è aperta anche al mercato dei pedali singoli la storia si è fatta ancora più interessante.
Emulazioni sì emulazioni no
di Alessandro Cerboni | 28 aprile 2012 ore 08:00
Dopo i miei articoli sulla mia esperienza con le chitarre Variax e le mie critiche alla nuove produzione Tyler Variax vorrei dare una risposta più generale di questo cammino che ho iniziato alcuni anni addietro e che oggi mi vede sempre più convinto delle scelte e delle possibilità di evoluzione che presenta.
Cosa penso delle nuove Tyler Variax
di Alessandro Cerboni | 18 giugno 2010 ore 15:00
Secondo quanto riportato nel sito, Line 6 continuerebbe a vendere i modelli tradizionali, escluso il più economico, la 300, ma con un accordo con un liutaio, famoso dalle loro parti, avrebbe lanciato dei modelli tradizionali a cui sarebbe stata inserita l'elettronica Variax con alcune migliorie tecniche.
Variax con Pod X3 Live come è andata due anni dopo
di Alessandro Cerboni | 12 marzo 2010 ore 08:00
Sono passati più di due anni da quando è arrivata la Variax 600 vintage white. Ormai è stata utilizzata nelle situazioni più svariate. Già da alcuni anni avevo iniziato il mio cammino verso gli emulatori a modelli fisici per quanto riguarda gli amplificatori. All'inizio sono stato mosso dalla curiosità, il primo oggetto è stato un fagiolone XT della Line6, poi sentite le potenzialità migrai alla versione xt live per avere la comodità della pedaliera. Allora lo usavo ancora le mie chitarre tradizionali che usavo con alcuni ottimi amplificatori, casse selezionate e vari altri "ansiolitici" .
Effetti creativi o chi ha detto che una chitarra debba suonare come una chitarra?
di Alessandro Cerboni | 15 giugno 2008 ore 22:29
In passato mi sono divertito a creare originali effetti ricavati da vecchi Lexicon LXP, Boss, e altri vecchi oggetti ignobili che avevano ad es un "coso" banale che ora non trovo nei nuovi super processori super sofisticati, complessi e avveniristici. In pratica i vecchi moduli effetti avevano tre manopoline preziose: la prima l'ovvio livello d'ingresso, la seconda era il livello di mix fra l'ingresso e il segnale effettato, la terza era il livello di uscita. Specie la seconda manopolina messa per mixare il segnale di ingresso sino ad eliminarlo se l'effetto era posto in un send-return di un mixer, si rivelava invece strategica per sviluppare giochetti molto creativi. I moderni sistemi invece hanno solo la prima o l'ultima, spesso come settaggio fisso in fase di parametri di collegamento. In pratica non è più prevista la possibilità di far uscire il solo segnale effettato privo di quello di ingresso.
DBX ProVocal per voce ma meglio per chitarra
di Alessandro Cerboni | 17 maggio 2006 ore 19:24
Alessandro Cerboni scrive: Salve a tutti voglio riferivi una mia esperienza e alcune scelte per la 6 corde: a differenza della maggior parte degli appasionati delle sei corde eletriche, ho sempre cercato un amplificatore che avessero un bel suono pulito, ottima dinalica (meglio se esagerata) , riccheza di armoniche bassissima distorsione, ricchezza tibrica.
Gibson 175 e L4 arch-top
di Alessandro Cerboni | 19 aprile 2001 ore 12:01
Devo confessare che, pur cresciuto a strato e marshall, sono sempre rimasto stregato dalle chitarre arched top. Vuoi la scoperta dei grandi come Wes, Joe Pass, Jim Hall ecc negli stessi anni in cui rincorrevo il Jimi in europa. Vuoi il suono che producono, le sfumature infinite che consentono solo variando il tocco, sono rimasto incantato. Le possibilità di interazione con questi strumenti arriva a livelli da paranoia. Spesso al primo incontro deludono il neofita e riesce difficile comprendere cosa possa esserci di interessante oltre tutto sono così prone al larsen! Oggi suono pochissimo e per mangiare mi sono dovuto dedicare ad altro lavoro che comunque mi ha consentito di avere buoni strumenti che altrimenti sarebbero rimasti nelle vetrine.
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