Disegnare un delay può andare in due direzioni: da una parte c’è la ricerca della ripetizione chirurgica, dal forte sapore ritmico, dall’altra la creazione di ambienti morbidi e retrò. L’ultimo arrivato nel catalogo Earthquaker si muove a metà strada con l’idea di cogliere il meglio dei due mondi.
Il Silos si muove tra sonorità vintage e moderne per scolpire ripetizioni rapide e incisive, che possono diventare melliflue e fumose al tocco di uno switch, o di un preset.
In uno chassis compatto, tipico di Earthquaker, il Silos include tre tipologie di delay con tap tempo e possibilità di preset per la massima flessibilità sul palco.
L’interfaccia ruota intorno a pochi parametri decisamente classici, rivisti per un’espressività originale.
La manopola Time non si limita a dosare la velocità delle ripetizioni, ma cambia il carattere stesso del delay. Nella prima metà, che da 0 arriva fino a 500ms, è modellato in modo da creare giochi ritmici definiti e intricati. Nella seconda parte, che si spinge fino a 1 secondo di ritardo massimo, si ammorbidisce al fine di creare effetti ambientali ottimali per inspessire un accompagnamento o una parte solista.
Repeats gestisce la quantità di ripetizioni, o il feedback, ed è pensato per gestire echo particolarmente fitti senza perdere intelligibilità, sfociando in un’oscillazione altamente musicale quando ci si spinge oltre le ore tre.
Mix, infine, miscela infine il livello del segnale diretto a quello prodotto dall’effetto.
Al centro, un selettore permette di accedere a tre modalità d’uso.
D genera un delay chiaro e pulito, senza degradazione nelle ripetizioni per giocare con alti livelli di feedback senza perdere definizione, con un timbro di chiara ispirazione digitale.
A si rifà al mondo analogico e scurisce le ripetizioni man mano che si accumulano sulla scia di un classico circuito bucket brigade.
T sta per tape, ovvero nastro, e riprende le caratteristiche ripetizioni calde, leggermente sporche e bagnate nella modulazione di un vecchio Echoplex.
L’ultimo controllo, in basso a destra, è un selettore rotativo per memorizzare e richiamare fino a sei preset.
Alla base della scatoletta verde, un footswitch per il bypass trova posto sulla destra - con funzione latch o momentary - e il tap tempo è a sinistra.
Sul fianco destro dello chassis, una presa per un pedale d’espressione permette di controllare in tempo reale qualsiasi parametro si desideri.
Il Silos si prefigge lo scopo di racchiudere le sonorità di tre delay classici in un solo contenitore, con la flessibilità di un sistema basato su preset e l’espressività di un effetto pensato per disegnare ambienti, creare texture morbide o cesellare suddivisioni nette e ipnotiche. Sul sito Earthquaker, è possibile vederlo , mentre in Italia è disponibile con la distribuzione di . |