MXR plasma freeze multipli, dinamici e modulati con il Layers
di redazione [user #116] - pubblicato il 07 settembre 2024 ore 12:15
Il Layers è un incontro tra un pedale di Freeze multiplo, con delay, modulazioni e octaver incorporati, capace di rispondere anche al tocco del musicista.
Senza timore di iperbole, la novità MXR per l’autunno 2024 potrebbe rappresentare uno dei pedali più originali dell’anno. Il Layers “congela” strati sonori su cui suonare per fare da pad, texture o droni, permette di registrarne molteplici anche da doppiare all’ottava inferiore e pronti da arricchire con modulazioni e ritardi. Il tutto con controlli estesi, manopole dai ruoli multipli e piena connettività stereo.
Come un triplo Freeze ampliato nelle possibilità espressive, il Layers incorpora effetti di delay e modulazione basati sul Joshua, con una voce rivista, più scura e densa per maggiore separazione degli strati che si vanno a sommare.
A dispetto dell’ampio spettro sonoro a disposizione, l’MXR Layers confeziona un’interfaccia compatta, basata su sole quattro manopole.
Mix dosa la quantità di effetto presente nel segnale finale. Attack imposta la durezza e la gradualità con cui ogni strato suonato entra in gioco. Decay fa lo stesso sulle code degli strati e Trig gestisce la sensibilità con cui il pedale legge la pennata per captare e riproporre in automatico nuovi strati suonati. Portato al minimo, la risposta al tocco è disattivata e l’attivazione degli strati avviene attraverso il footswitch.
Di base, il Layers genera tre strati sonori in successione e in sovrapposizione tra loro, ognuno indicato da uno dei LED al centro dello chassis. Così, azionando il pulsante Single, l’effetto di sustain si limita a un solo strato, mentre schiacciando Sub Oct si traspongono i nuovi strati all’ottava inferiore per veri muri sonori da drone music.
I controlli a disposizione celano molta più flessibilità di quanto ci si possa aspettare e, tenendo premuto uno dei due pulsanti mentre si ruota una delle manopole, questa varia di ruolo per regolare ancora più di fino al risposta dello stompbox.
Quando si tiene premuto il pulsante Single, Mix regola profondità e velocità della modulazione, Trig dosa il ritardo tra le ripetizioni, Attack trasforma la modulazione tra un chorus e un tremolo, Decay diffonde in maniera più ovattata gli strati sonori per una texture più elaborata. Se si preme il pulsante Sub Oct mentre si tiene premuto il Single, questo fa da tap tempo per l’ottava inferiore.
Quando invece si tiene premuto il pulsante Sub Oct, il Mix agisce sul segnale dry fino a riuscire a escluderlo del tutto, Trig regola la quantità di segnale diretto inviato al delay, Attack richiama la modalità Root Note Sub Octave che concentra l’effetto sulla nota più bassa dello strato suonato. Decay, infine, governa l’effetto stereofonico del pedale.
Sul fianco, una presa CTR consente un controllo esteso dell’effetto. Il relativo selettore permette di scegliere se collegarvi uno switch di tap tempo, un pedale d’espressione, un sustainer da tastiera o farne un’uscita audio per separare il segnale dry da quello wet.
Il pedale è in tutto e per tutto stereofonico e, collegando un jack TRS all’output, è possibile godere della massima spazialità sonora.
Il Layers è un pedale altamente espressivo, per certi versi non facile da governare senza una debita fase di studio. Così MXR ha preparato un tutorial approfondito per orientarsi al meglio tra le possibilità sonore previste.
Con il Layers, MXR non solo si riconferma un brand di riferimento per la creazione di effetti compatti, caratteristici e flessibili, ma dimostra di saper sfidare a testa alta i laboratori più eclettici con soluzioni sonore originali, ben congegnate e di sicuro promettenti per la creatività del musicista.
Sul sito ufficiale, il Layers è a questo link con approfondimenti, foto e manuale d’uso. In Italia, il pedale è distribuito da Algam Eko.