Transacoustic ha rappresentato una piccola rivoluzione per il settore della chitarra acustica. Neanche tanto piccola, a ben vedere, perché le potenzialità regalate da una tecnologia capace di far vibrare nell’aria effetti di ambienti e modulazioni senza richiedere amplificazione esterna, ma solo con uno strumento sulle proprie ginocchia, sono assai appetitose. Non c’è da stupirsi, quindi, che la Transacoustic abbia dato vita nel tempo a un’intera serie di chitarre, con carattere e possibilità in continua evoluzione, che ora raggiungono il livello successivo con la TAG3 C.
La ricetta di Yamaha per le Transacoustic passa per le tecnologie più moderne, ma non mette da parte l’essenza della chitarra acustica propriamente detta, con le misure giuste e i materiali giusti per strizzare l’occhio anche ai tradizionalisti convinti.
Estetica e suonabilità classici, però, si miscelano qui con effetti di riverbero, delay, chorus, looper e connettività Bluetooth per avere un rig complesso letteralmente tra le braccia.
La TAG3 C tiene a battesimo la seconda generazione di chitarre Transacoustic, novità per l’autunno 2024. Per lei è stata scelta la forma di dreadnought con spalla mancante abbinata a una scala da 650mm, poco più lunga della comune 25,5 pollici, e con un raggio da 400mm per la tastiera, pari a 15,75 pollici.
La struttura è interamente in legno massello, con tavola armonica in abete su fasce e fondo in mogano. Tastiera e ponte sono in ebano.
Sul versante della liuteria ci si trova quindi davanti a una chitarra assai legata alla tradizione, con un sound prevedibilmente equilibrato, caldo, versatile. A spezzare di netto con la tradizione è l’elettronica a bordo con la grande novità di un looper e di un controllo totale via smartphone.
Chiave del looper è il sensore presente accanto alla buca. Evidenziato da un piccolo cerchio in legno intarsiato direttamente nel top, questo è sensibile al picchiettio delle dita e permette di gestire registrazioni e riproduzioni senza necessitare di controller a pedali come invece accade con le comuni loop station.
come da tradizione Transacoustic, i circuiti sono estremamente discreti alla vista, limitati a una rotella per il volume di linea accessibile dalla buca e ai controlli a incasso sagomati sulla fascia, dove si gestiscono volumi degli effetti e del loop, più l’accordatore integrato, gestibile attraverso i LED colorati tutto intorno.
Nel pieno della filosofia smart, il tutto è alimentato da una batteria ricaricabile con connettore magnetico sulla fascia, accanto all’attacco del manico.
Altra introduzione significativa è l’app per smartphone da cui controllare nel profondo ogni aspetto dei suoni e degli effetti, fino alle basi musicali su cui esibirsi, trasmesse alla chitarra via Bluetooth. Tutto sempre senza richiedere alcun dispositivo esterno né sistemi di amplificazione.
Ottimale quando ci si esercita in casa o ci si esibisce in un intimo unplugged, la Transacoustic si riconferma un’arma potente e versatile in studio di registrazione e sul palco, dove è comunque possibile sfruttarne a pieno tutte le sonorità grazie all’uscita jack incorporata nel reggi-tracolla in fondo alla cassa.
Sul sito Yamaha, tutte le novità della TAG3 C e della rinnovata serie Transacoustic sono . |