Che bello scrivere qualcosa di buono in mezzo a tante rogne della vita.
Per amicizia e per "sfida" con me stesso da luglio di quest'anno ho ripreso in mano il mio primo amore, cioè il basso. La cosa non è stata semplice ed ancora non lo è, come l'amico Plettrox ho la distonia focale alla mano destra e col basso ho sempre crisi.
Ma è successo qualcosa, mi si è riaperta la mente, la verità dietro questa mia difficoltà è stata palese e chiara.
Un documentario/intervista al mitico prof. Joaquin Fabra ha chiarito ciò che inutilmente cercavo di combattere col rischio di fare più danni.
Ma il bello di tutto è che nel frattempo non mi sono arreso e ho continuato a suonare (male).
La riscoperta dello strumento inoltre passa da un percorso, se vogliamo a ritroso, in cui il mio picco è stato diventare tecnicamente avanzato con uno strumento particolare come il basso a 6 corde che mi ha accompagnato per quasi 20 anni. Oggi sto riscoprendo il basso semplice, diretto a 4 corde (qualche volta 5) come il Precision. Un solo pickup, corde liscie e tanta musica sotto.
Il blues, ancora una volta, mi sta dando quell'adrenalina che avevo dimenticato per colpa della tecnica "spinta", e di gusti musicali a volte estremi dove osare sembrava routine.
Non rinnego ciò che ho fatto, anzi. Ma chiedere troppo a se stessi non è sempre costruttivo.
La musica è la nostra anima proiettata in vibrazioni emotive e colori che non possiamo vedere con gli occhi.
E con questo, riprendo il mio lavoro prima che mi cazziano!