Per quanto posso evito di "imbrattare" il mio diario su accordo scrivendo uno sfogo personale.
Oggi non posso non farlo, anche fosse solo per liberare il nervosismo che mi opprime.
Questa giornata è stata tra le più assurde di questi ultimi mesi, si è aperta con una domenica da dimenticare. Il nostro futuro cd è andato perduto per sempre, nonostante i tentativi di recupero via software i dati sono irrimediabilmente compromessi.
Tre mesi di divertimento (vedi post precedente) e di duro lavoro per ottenere ciò che siamo, sia timbricamente che come "resa" sonora persi per una leggerezza di chi ci stava registrando, seppur un lavoro fra amici, mi ha lasciato l'amaro in bocca.
C'era stato già un precedente dove i puntamenti non erano ottimali e si era optato (nonostante la mia opposizione) per rifare da capo.
Ma abbiamo perso anche quello.
E non ho nessuna voglia di ricaricare tutta l'attrezzatura, rifare i puntamenti perchè non si tratta solo di risuonare un disco, ma di ricostruire quell'entusiasmo su cui tanto si basa non solo il live ma soprattutto appunto un disco.
Certo, le note si possono risuonare ma la musica è un arte e come tale ci sono cose che si percepiscono al di fuori delle sole note.
Parlandone con gli altri si è raggiunto più o meno la stessa conclusione, ovvero se ne riparlerà da qui a un mese o due almeno, e molto probabilmente faremo tutt'altro e da tutt'altra parte.
E dire che un presentimento ce l'avevamo...
Il disco si doveva intitolare "Better luck next time" ovvero "Andrà meglio la prossima volta", a quanto pare così è stato....
p.s. non vi racconto ciò che mi è successo a lavoro perchè è ancora più triste